Ancora una volta dalla Sicilia partiranno azioni militari contro la Libia
L'atlantista Bonino conferma l'arrivo di 200 marines a Sigonella

La ministra degli esteri, la radicale Emma Bonino, atlantista di ferro, interventista amica dei sionisti israeliani, iperliberista e antisindacale non si smentisce e, appena nominata nel governo Letta-Berlusconi, approfitta del riacutizzarsi della crisi libica per consolidare le posizioni dell'Italia imperialista a fianco dell'imperialismo Usa nello scenario mediterraneo. Così in un'audizione alle commissioni Esteri di Camera e Senato la ministra plaude allo sbarco di 200 marines in Sicilia pronti ad intervenire in Libia dalla base militare di Sigonella, Catania.
Che vi sia in preparazione un intervento militare lo confermerebbe, secondo alcune fonti, l'allerta diramata ai civili statunitensi, invitati a non viaggiare a Tripoli e ad evitare in assoluto Bengasi o altre importanti località in Libia.
I 200 marines sono stati trasferiti a Sigonella dalla base di Rota in Spagna e con loro sono arrivati in Sicilia otto velivoli da trasporto e assalto anfibio gli "Osprey" (falco pescatore).
In concomitanza a questo spostamento di truppe gli Usahanno decretato lo stato d'allerta per i gruppi speciali di stanza a Stoccarda (Germania), mentre i comandi delle forze navali Usa in Europa e Africa e della VI Flotta hanno di recente tenuto degli incontri con i responsabili della marina militare libica per discutere di "cooperazione strategica". Ciò nell'ambito di accordi che prevedono che i militari Usa siano impegnati come consiglieri e addestratori degli eserciti africani in Maghreb, nel Corno d'Africa.
Ciò che non dice la guerrafondaia Bonino è che dietro questo massiccio spiegamento di forze a Sigonella vi è la precisa strategia di fare della base Usa in Sicilia il più micidiale e qualificato centro militare di attacco imperialista verso il Nord Africa. Di fatto Sigonella diventerà a breve nel Mediterraneo la più grande base di droni. gli aerei comandati a distanza con i quali già oggi partendo dalla Sicilia gli Usa sorvolano non solo la Libia, ma anche la Siria.
In questo scenario di guerre d'aggressione a breve e medio termine si spiega l'assoluta necessità per gli Usa e il governo Italiano di imporre in Sicilia, a Niscemi, Caltanissetta, il sistema MUOS, con il quale i militari saranno in grado di pilotare droni su tutto il Mediterraneo e il Medio Oriente e gestire unitariamente ampie scene di conflitto nell'area.
Il governo Letta-Berlusconi, sostenuto dal governatore della Sicilia, il rinnegato Crocetta, PD, hanno delle indiscutibili responsabilità nell'imporre e fare avanzare tale progetto di guerre di aggressione, consentendo lo sbarco dei marines in Sicilia. Hanno la responsabilità di aver esposto ancora di più la Sicilia ad eventuali ritorsioni armate, hanno la responsabilità di aver aumentato la militarizzazione del territorio, il rischio per i trasporti, per la salute della popolazione, per la sicurezza del territorio.
Ecco, questa è un'evidentissima prova che il governo Letta-Berlusconi, come ha denunciato per tempo il PMLI, è un governo al servizio del capitalismo, della classe dominante borghese e dell'imperialismo che ufficializza il regime neofascista. Esso non merita alcun credito, consenso, appoggio diretto o indiretto. Esso invece va combattuto a viso aperto, attraverso una dura opposizione di classe e di massa che impedisca, l'installazione del MUOS e ottenga la smilitarizzazione di Sigonella e la sua trasformazione in aeroporto civile.

22 maggio 2013