Appello alle studentesse e agli studenti marxisti-leninisti
Facciamo un corretto e continuo lavoro giovanile concentrandoci sul lavoro studentesco e la disoccupazione
Soffiamo sulla lotta di classe

Siamo alla vigilia di quello che potrebbe essere un autunno caldo. Alcune organizzazioni studentesche sono già sul piede di guerra contro la “riforma” di Renzi e Giannini sulla scuola, annunciando una mobilitazione degli studenti per il 10 ottobre. Mentre l'Unicobas ha proclamato lo sciopero dei lavoratori della scuola per il 17 settembre.
La disoccupazione alle stelle, il precariato reso ancora più dilagante e aggravato ulteriormente dal decreto Poletti e dalla “riforma” del servizio civile, la situazione di sfascio in cui versano la scuola e l'università pubbliche mentre Giannini promette nuovi fondi alle private e di inasprire la selezione universitaria. Noi marxisti-leninisti non dobbiamo lasciarci sfuggire l'occasione, dobbiamo soffiare sul fuoco della lotta di classe e sforzarci di mettere in atto un corretto e continuo lavoro giovanile.
Come è stato stabilito al recente incontro fra la Commissione giovani e il Segretario generale del Partito, compagno Giovanni Scuderi, tenutosi il 13 luglio, le nostre priorità sul fronte giovanile attualmente sono il lavoro studentesco e la disoccupazione, perché coinvolgono i problemi più urgenti e maggiormente sentiti dai giovani.
Su questi punti dobbiamo fare fuoco e fiamme. A livello centrale – anche se le condizioni di questa Commissione non sono le migliori, come già sapete - ce la metteremo tutta per tenere sotto tiro i provvedimenti governativi, produrre articoli e dare indicazioni di lavoro. Poi però la palla passa alle Istanze e ai compagni studenti di base, compresi i simpatizzanti sotto la guida dell'Istanza di riferimento.
Occorre tenere occhi e orecchie aperti sulle lotte giovanili e studentesche a livello locale, stabilire dei concreti piani di lavoro secondo le priorità e dividersi i compiti di conseguenza, lavorare nelle organizzazioni di massa più combattive delle masse giovanili, negli organismi di massa dei disoccupati e del proprio luogo di studio (all'interno delle quali legarsi agli elementi più avanzati), partecipare alle manifestazioni giovanili e studentesche per quanto possibile. In queste occasioni, come davanti alle fabbriche, alle scuole, alle università e nelle piazze, diffondiamo l'Appello ai giovani (nella versione rivista dalla quale sono tagliati i riferimenti a Letta, ormai superati). Come hanno fatto i compagni a Sesto S. Giovanni, rilanciamo anche il Documento sul precariato, specie quando entriamo a contatto con i precari o con le loro organizzazioni, coordinamenti, ecc. Su tale Documento, sollecitiamo la loro opinione.
Le studentesse e gli studenti marxisti-leninisti, militanti e simpatizzanti del Partito, devono considerare il lavoro nella loro scuola o università come la loro priorità assoluta. Solo radicandoci nelle scuole e nelle università, creandoci una base, venendo riconosciuti come leader studenteschi stimati e combattivi, noi potremo finalmente aprirci le porte del movimento studentesco. Basterebbe un'esperienza modello per smuovere le acque, attirare le attenzioni di altri studenti e avere un esempio concreto a cui riferirsi per far bene e con successo il lavoro studentesco. Le Istanze devono perciò dedicare molta attenzione alla formazione ideologica, politica e organizzativa dei militanti e simpatizzanti studenti. Qualora non fossero in grado di gestirli, per qualsiasi motivo, possono tranquillamente rivolgersi a questa Commissione, che è a loro disposizione.
Sarebbe utilissimo, lo ribadiamo, che le Istanze locali avessero un responsabile del lavoro giovanile che curasse questo lavoro in modo centralizzato.
Il lavoro giovanile del Partito, come ha detto il compagno Scuderi alla 4a Sessione plenaria del CC, ha finalmente riaperto le ali. Ma perché possa volare veramente è necessario avere a mente i tre elementi fondamentali: 1) la linea giovanile e studentesca; 2) il lavoro della Commissione centrale giovani rispettando e sviluppando tale linea; 3) l'impegno coerente e perseverante del Partito, a cominciare dai suoi giovani militanti, ad applicare la linea.
Proviamoci, mettiamocela tutta.
Lavoriamo perché le studentesse e gli studenti riconoscano che al PMLI sta a cuore il loro presente e il loro futuro!
Lavoriamo perché le ragazze e i ragazzi di sinistra appoggino e applichino la linea del PMLI sull'istruzione e sul movimento studentesco!
Lavoriamo affinché i giovani capiscano che possono dare le ali al loro futuro solo combattendo contro il capitalismo, per il socialismo!
Spazziamo via il governo del Berlusconi democristiano Renzi!
Con i Maestri e il PMLI vinceremo!
La Commissione giovani del CC del PMLI
 
 

17 settembre 2014