Lo scandalo si allarga
Arrestato in Vaticano il vescovo pedofilo
Altri quattro vescovi sono sotto inchiesta e 5 mila sacerdoti sono stati denunciati

di Eugen Galasso
L'ex-nunzio apostolico a Santo Domingo Jozef Wesolowski, polacco, ordinato prete da Karol Woytila, è stato arrestato in Vaticano per pedofilia. L'arresto è stato ordinato da Bergoglio, alias papa Francesco.
Un breve cenno ai fatti: tramite il suo amante e assistente, il diacono Francisco Occi Reyes, dominicano, adescava i minori per l'arcivescovo, "reclutandoli" tra i più poveri, quelli che lavorano quasi sempre come lustrascarpe. Santo Domingo, paese sfruttatore di manodopera haitiana (è notorio) è però a sua volta un paese che contiene non solo "sacche" ma ampi strati di proletariato e sottoproletario più che sfruttato, ridotto ai limiti della sopravvivenza; insomma un vero specchio della/e società capitalistica/delle società capitalistiche. L'arresto di Francisco, avvenuto già più di un anno fa, ha innescato un processo che ha portato all'arresto di Wesolowski, dopo che il diacono confessava, in una lettera al prelato che "abbiamo abusato di bambini e adolescenti per pochi spiccioli" (uno di loro epilettico, era stato comprato con l'acquisto di medicine...).
Certo, a differenza di altri papi (in particolare di Woytila e Ratzinger, suoi predecessori e l'ultimo ancora "papa emerito") Bergoglio ha avuto il coraggio di far arrestare Wesolowski e questo gli va riconosciuto, mentre altri 4 vescovi sono sotto inchiesta e 5.000 sacerdoti sono stati denunciati. E tuttavia lo scandalo della pedofilia assume dimensioni enormi nella chiesa cattolica e soprattutto coinvolge le più alte gerarchie.
Ma, nonostante il "pugno di ferro", la morale sessuale della chiesa cattolica non cambia; già 4 decenni fa il giurista Franco Cordero aveva parlato di morale "sessuofobica" (cioè che teme il sesso, ne ha paura e ribrezzo) e l'affermazione gli era immediatamente costata la rimozione da docente alla "Cattolica" di Milano... Ma Cordero aveva pienamente ragione: il cattolicesimo ufficiale (quello dei documenti papali, ossia encicliche, lettere pastorali etc. e di libri come quello del teologo Peschke, tuttora in uso in varie facoltà teologiche, nei seminari e negli istituti superiori di scienze religiose) è ancora dell'avviso che la pratica sessuale prematrimoniale sia peccato, condanna masturbazione e omosessualità come "comportamenti indiscriminatamente disordinati" e finalizza il sesso (solo all'interno del matrimonio) alla generazione di figli; come dire "Non lo fo per piacer mio, ma per far piacere a Dio".
Nonostante qualche timida apertura, soprattutto sull'omosessualità e nell'invito ai confessori ad "essere più comprensivi" il papa attuale (già in carica da 1 anno e mezzo) e la chiesa non hanno cambiato né dottrina né atteggiamento (ciò che teologicamente si chiama “pastorale").
 

1 ottobre 2014