I cinque ostacoli che rallentano lo sviluppo del PMLI

di Giovanni Scuderi


Più di quello che è stato fatto sul piano organizzativo e del proselitismo non sarebbe stato possibile fare. Perché abbiamo dovuto fare i conti con 5 grossi ostacoli che tutt'oggi rallentano e rendono difficoltoso lo sviluppo del PMLI. Questi 5 ostacoli sono: l'intossicazione parlamentarista, elettoralista, riformista e pacifista della classe operaia e delle masse, in conseguenza della predicazione di oltre cento anni da parte dei falsi comunisti; il forte indebolimento dell'attrazione del socialismo a causa dello sfascio operato dai revisionisti; l'esistenza di un falso partito comunista, il PRC, creato apposta dalla borghesia, dai neorevisionisti e dai trotzkisti per contenderci lo spazio e cancellarci; la nostra povertà di mezzi e di risorse economiche; il ferreo black-out stampa che vige da sempre su di noi.
Naturalmente se la coscienza del proletariato e delle masse fosse già rivoluzionaria, se il terreno fosse sgombro dai partiti e gruppi sedicenti comunisti, se la stella del socialismo brillasse alta nel cielo, se i mass media ci dessero lo spazio che meritiamo e se avessimo le risorse adeguate alle nostre necessità, certamente la situazione organizzativa e numerica del Partito sarebbe di gran lunga migliore di quella attuale.
La realtà però è quella già detta, e dobbiamo quindi sudare ancora sette camicie per raggiungere il grande obiettivo storico di essere presenti in tutte le 20 regioni d'Italia e in più città possibili. L'impresa è tremendamente difficile ma non impossibile. Basta non stancarsi e continuare un passo dietro l'altro la nostra Lunga Marcia politica e organizzativa. Se noi, come nel passato, abbiamo fiducia nel marxismo-leninismo-pensiero di Mao, nel socialismo, nel Partito, nelle masse e in noi stessi, sicuramente riusciremo a rimuovere i 5 ostacoli che ci rallentano e ci rendono più difficoltoso il cammino.
Ci vorrà però del tempo e non tutto dipenderà dai nostri sforzi. Occorre anche che le masse facciano esperienza da sé e che gli avvenimenti aiutino a chiarire la situazione. Noi comunque dobbiamo fare la nostra parte, senza la quale non arriveremo mai a raggiungere i nostri obiettivi.
Attualmente l'ostacolo che ci impedisce di affrontare nelle migliori condizioni gli altri ostacoli è quello economico. Mancandoci i mezzi economici infatti è impossibile avere dei rivoluzionari di professione, assicurare la presenza dei dirigenti nazionali nelle città dove è il Partito, anche solo attraverso dei simpatizzanti, rafforzare "Il Bolscevico'' e la nostra propaganda, aprire nuove sedi, convocare spesso il Comitato centrale, organizzare dibattiti e manifestazioni di massa. Privi di ciò tutto diventa più difficile e i tempi del decollo organizzativo del Partito si allungano.
Bisogna, pertanto, studiare a tutti i livelli, compreso quello di Cellula, delle iniziative, anche commerciali e paracommerciali, raccogliere nuovi abbonamenti ordinari e sostenitori de ``Il Bolscevico'', fare delle sottoscrizioni locali oltre che nazionali, per avere nuovi finanziamenti, coinvolgendo i simpatizzanti e gli amici del Partito. Con gli attuali fondi a stento riusciamo a coprire le spese correnti e non è più sufficiente fare affidamento solo sulle quote e sui contributi straordinari dei militanti che peraltro, in molti casi, non hanno più nulla da raschiare nel fondo del barile.
Naturalmente noi dobbiamo continuare ad autofinanziarci e a contare sulle nostre forze per salvaguardare la nostra autonomia e indipendenza, ma ciò non significa non ricercare altre fonti di finanziamento, un aiuto da coloro che, non membri di Partito, sono interessati come noi alla causa.
Raggiungere l'autosufficienza economica di tutte le Cellule sarebbe già un bel successo, un passo importante per aiutare il Comitato centrale a finanziare le iniziative nazionali del Partito.
(Dal Rapporto dell'Ufficio politico al 4° Congresso nazionale del PMLI presentato dal compagno Giovanni Scuderi il 26 Dicembre 1998 dal titolo "Costruiamo un grande, forte e radicato Partito marxista-leninista per combattere la seconda repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista e federalista e realizzare l'Italia unita, rossa e socialista", in Documenti del 4° Congresso nazionale del PMLI, pagg. 57-59)

27 febbraio 2013