Fischi e slogan contro il berlusconiano ministro della Funzione Pubblica
Brunetta duramente contestato a Prato

Dal corrispondente della Cellula "G. Stalin" di Prato
Il 17 ottobre alcune centinaia di studenti medi e universitari, con alla testa le ragazze del Datini, insieme a insegnanti, personale Ata e lavoratori del Pubblico Impiego organizzati dalla funzione pubblica Cgil e dalla Flc-Cgil, hanno duramente contestato il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, ospite dell'assemblea programmatica provinciale del PdL di Prato presso l'Hotel Palace.
Il sit-in è durato circa due ore durante le quali i manifestanti, armati di striscioni e cartelli, hanno scandito slogan contro i feroci tagli alla scuola e al pubblico impiego contenuti nella legge 133 del 6 agosto scorso e la controriforma scolastica della gerarca di Viale Trastevere Mariastella Gelmini.
Per raggiungere la hall dove si svolgeva l'iniziativa dei neofascisti in doppiopetto, il ministro è stato costretto ad entrare in macchina dal garage dell'hotel. Al suo arrivo Brunetta è stato accolto da una pioggia di fischi, cori e slogan fra cui: "No alla 133", "Un solo licenziato, Brunetta Renato", "Banche salvate, scuole tagliate", "Brunetta vattene", "Giù le mani dalla scuola", "Il futuro dell'Italia siamo noi", "Brunetta ministro con l'accetta".
Alla manifestazione hanno preso parte anche alcuni agenti del Coisp (Coordinamento sindacale delle forze di polizia) che hanno esposto alcuni cartelli per denunciare i problemi della categoria.

22 ottobre 2008