Per contrastare il dilagare degli scioperi generali in Grecia
La famigerata "Eurogendfor", il braccio armato al servizio della Ue imperialista
Il quartiere generale è a Vicenza

Mentre in Europa divampano le proteste contro la crisi del capitalismo con scioperi ad oltranza come sta accadendo in Spagna e Irlanda, per arginare l'ondata di rivolta che in Grecia ha raggiunto vette importanti con il quinto sciopero generale di 48 ore in un anno, l'UE imperialista ha pensato bene di correre ai 'ripari'. Nell'ultima manifestazione che ha visto protagoniste le masse popolari greche e la ritirata di Papandreu e dei parlamentari greci che non riuscivano neanche ad accogliere in visita ufficiale il presidente ucraino, è stato sperimentato per la prima volta il corpo dell' "Eurogendfor" (EGF), la cosiddetta "gendarmeria europea". Si tratta in realtà del braccio armato al servizio dell'UE imperialista che, nato per appoggiare in secondo o terzo piano missioni di ONU, NATO, OSCE con compiti di polizia e addestramento della polizia locale nella fase del ritiro della componente militare, è divenuto da qualche tempo una vera e propria forza speciale tesa a reprimere le rivolte che stanno incendiando il vecchio continente. In Grecia si tratta della prima missione che viene fatta ufficialmente e direttamente dalla gendarmeria Europea, e non più di supporto ad altre missioni: il Quartiere Generale si trova a Vicenza nella Caserma "Generale Chinotto"; dal 28 Giugno 2011 il comando è stato preso da Cornelis Kujis della Royal Marechaussee der Niederlande, la "Polizia Militare Reale" d'Olanda. Motto imperialista di questa famigerata Gendarmeria è il sinistro e inquietante "lex paciferat" che significa "la legge porterà pace".
Secondo testimonianze attendibili di diversi giornalisti freelance, tra l'8 e il 10 Ottobre, una brigata della EGF è sbarcata da un traghetto nella città greca di Igoumenitsa, tutti vestiti da civili, tutti con gli stessi zaini e altre borse con le iniziali della Eurogendfor. Il giorno dopo sono stati caricati su mezzi militari camuffati da civili e trasportati a Larissa dove si trova un aeroporto militare chiuso da poco tempo ma usato per le truppe di terra: queste informazioni sono state confermate sia a Igoumenitsa che a Larissa, anche da una Radio locale.
Un'ulteriore conferma che l'UE imperialista comincia ad avere seriamente paura della dilagante ribellione che sta investendo i suoi paesi membri: dalla Grecia all'Irlanda, dal Portogallo alla Spagna, fino all'Italia. Né la Francia né la Germania dei destri Sarkozy e Merkel, che hanno preso le redini in mano dell'UE, vogliono assolutamente cedere alle popolazioni in rivolta e da qualche tempo stanno accentuando la repressione non solo economica, ma anche armata; il nuovo corpo speciale utilizzato in Grecia va proprio in questa direzione.

26 ottobre 2011