Mao, Discorso di apertura al IX Congresso nazionale del PCC
1° aprile 1969

Compagni! Il IX Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese è ora in sessione. (Applausi prolungati ed entusiastici. I delegati gridano: "Viva il presidente Mao! Lunga, lunga vita al presidente Mao!")
Oggi eleggeremo l'ufficio di presidenza del Congresso, che si occuperà dell'organizzazione congressuale. I punti principali all'ordine del giorno del Congresso sono tre: primo, il rapporto politico tenuto dal compagno Lin Biao a nome del Comitato centrale; secondo, revisione dello Statuto del Partito Comunista Cinese; terzo, elezione del Comitato centrale del Partito.
Eleggiamo ora l'ufficio di presidenza. È il caso di leggere la lista dei candidati? Sapete già tutto. Siete d'accordo ad eleggere centosettantasei delegati membri dell'ufficio di presidenza? Ci sono Mao Zedong, Lin Biao, Zhou Enlai, Chen Boda e altri fra cui Dong Biwu, Liu Bocheng, Yu Huiyong, Wang Ti, Wang Zhen, in tutto centosettantasei delegati. Approveremo la lista per alzata di mano. Chi è d'accordo, alzi la mano. (Tutti i delegati alzano la mano). Direi proprio che è la maggioranza. Approvato.
Bisogna eleggere un presidente, un vicepresidente ed un segretario generale dell'ufficio di presidenza. Chi è adatto a ricoprire questi incarichi? Io penso che il presidente debba essere il compagno Lin Biao.
(Zhou Enlai: "Il presidente Mao è adatto". Lin Biao: "Dev'essere il presidente Mao a ricoprire l'incarico di presidente. Eleggiamo il nostro grande dirigente il presidente Mao." Applausi.)
Siete d'accordo ad eleggere il compagno Lin Biao presidente e me vicepresidente?
(Lin Biao: "Nient'affatto! Il nostro grande dirigente il presidente Mao deve essere eletto presidente! Viva il presidente Mao!" Chi è d'accordo, alzi la mano". Tutti i delegati alzano la mano. Lin Biao: "Bene. Approvato all'unanimità".)
Va bene, sarò presidente. Propongo che il compagno Lin Biao sia eletto vicepresidente, siete d'accordo? Si vota per alzata di mano. (Tutti i delegati alzano la mano.) Non ci sono state obiezioni, proposta approvata.
Ora va eletto il segretario generale. Propongo il compagno Zhou Enlai come segretario generale dell'ufficio di presidenza. Siete d'accordo? (Applausi.)
Auspico che il nostro IX Congresso nazionale sarà un buon Congresso, un Congresso di unità, un Congresso di vittoria. (Applausi entusiastici e ovazioni.)
Dalla fondazione del nostro Partito nel 1921 sono già passati quarantotto anni. Al I Congresso c'erano solo dodici delegati. Due di loro si trovano qui. Uno è lao Dong1 e l'altro sono io. (Applausi entusiastici.) Parecchi hanno sacrificato la propria vita: i delegati dello Shandong Wang Jinmei e Deng Enming, il delegato dello Hopei Chen Tanqiu, il delegato dello Hunan He Shuheng, il delegato di Shanghai Li Hanjun; tutti costoro hanno sacrificato la propria vita, mentre altri quattro divennero rinnegati e traditori: Chen Gongbo, Zhou Fohai, Zhang Guotao e Liu Renjing2. Gli ultimi due sono ancora vivi: Zhan Guotao è scappato in Canada, mentre Liu Renjing, un ex trotzkista, vive a Pechino e lavora in una scuola. C'era anche un altro delegato di nome Li Da3, che è morto due anni fa. A quell'epoca c'era solo qualche dozzina di membri del Partito in tutto il paese e in maggioranza erano intellettuali. Successivamente il Partito si sviluppò. Il numero dei delegati che presero parte al I, al II, al III e al IV Congresso era molto ridotto, dai dieci ai venti o dai venti ai trenta. Il V Congresso si tenne a Wuhan. Il numero dei delegati era relativamente superiore, qualche centinaio. Il VI Congresso si tenne a Mosca. C'erano svariate dozzine di delegati, fra i quali il compagno Enlai e il compagno Bocheng4. Il VII Congresso si tenne a Yan'an. Fu un congresso di unità, perché anche allora c'erano delle divisioni all'interno del Partito, provocate dagli errori di Qu Qiubai, Li Lisan e Wang Ming, specialmente dalla linea di Wang Ming. C'era chi era contro l'elezione nel Comitato centrale dei compagni che seguivano la linea di Wang Ming. Noi non eravamo d'accordo e facemmo opera di persuasione affinché potessero eleggere i propri rappresentanti. Conseguenza? La conseguenza fu che solo alcuni alla fine non si rivelarono buoni elementi. Wang Ming fuggì all'estero per combatterci. Anche Li Lisan non era buono. Zhang Wentian e Wang Jiaxiang commisero degli errori. Ecco quei pochi di cui parlavo. Per quel che riguarda gli altri, tipo Liu Shaoqi, Peng Zhen e Bo Yibo, non sapevamo che fossero cattivi elementi. Non avevamo ben chiara la loro storia politica.
Dall'VIII Congresso ad oggi ci siamo chiariti le idee sul loro conto. Ne sappiamo di più sulla loro linea politica, sulla loro linea organizzativa e sulla loro ideologia. Pertanto auspichiamo che questo Congresso sarà un congresso di unità. (Applausi entusiastici ed ovazioni.) Possiamo conquistare la vittoria sulla base di questa unità? Può questo Congresso essere un congresso di vittoria? Dopo il Congresso, potremo conquistare vittorie ancora più grandi in tutto il paese? Io penso che tutto ciò sia possibile. Penso che questo sarà un Congresso di unità e un Congresso di vittoria. (Applausi entusiastici.) Dopo il Congresso potremo conquistare vittorie ancora più grandi in tutto il paese. (Applausi entusiastici prolungati e grida di: "Viva il presidente Mao! Lunga, lunga vita al presidente Mao! Per sempre viva il presidente Mao")
 
NOTE
1. Dong Biwu (1886-1975), militante comunista di lungo corso, veterano del movimento antimperialista del 4 maggio 1919 e della Lunga Marcia, all'epoca del IX Congresso era membro dell'Ufficio politico del CC del PCC, vicepresidente della Repubblica popolare cinese e contemporaneamente presidente ad interim della Repubblica.
2. Dei traditori enumerati da Mao, Zhou Fohai (1897-1948) e Chen Gongbo (1892-1946) abbandonarono il PCC nel giro di pochi anni entrando nel Kuomintang, per poi divenire, nella seconda guerra mondiale, importanti burocrati del governo fantoccio filo-giapponese di Wang Jingwei. Zhang Guotao (1897-1979) mise a punto una sanguinosa scissione durante la Lunga Marcia, fu espulso dal PCC ed entrò nel Kuomintang; nel 1949 fuggì prima a Hong Kong e poi in Canada. Liu Renjing (1902-1987) divenne trotzkista e fu espulso dal PCC nel 1929; presentò una blanda autocritica nel 1950.
3. Li Da (1890-1966), presidente dell'Università di Wuhan dal 1952 alla morte. Membro del PCC dal 1921 al 1923 e nuovamente dal 1949, era una nota "autorità" presso i circoli filosofici; negli anni Sessanta criticò il Grande Balzo in Avanti come "idealista", ma successivamente non prese parte alla critica delle deviazioni di "sinistra".
4. Liu Bocheng (1892-1986) aveva ricoperto numerosi incarichi militari importanti durante la rivoluzione. All'epoca del IX Congresso era membro dell'Ufficio politico del CC del PCC, vicepresidente della Commissione militare del CC del PCC e vicepresidente del Comitato permanente dell'Assemblea popolare nazionale.