Dopo il concerto della "Banda Bassotti"
Criminale aggressione fascista a Villa Ada a Roma
Catene, coltelli, bombe carta e cori "duce, duce". Un uomo ferito con 9 coltellate. Bastonate anche le ragazze.
Le "forze dell'ordine" lasciano fare. Le responsabilità di Veltroni. Solidarietà del PMLI agli aggrediti

Mettere al bando i gruppi fascisti!
Dal corrispondente della Cellula "Rivoluzione d'Ottobre" di Roma
Ancora "bullismo"? Ancora "fenomeni di violenza giovanile"? Questa volta neanche i mass-media borghesi hanno potuto dirlo.
Dopo il concerto della "Banda Bassotti" a Villa Ada a Roma, nella tarda serata di giovedì 28 giugno, una cinquantina di picchiatori squadristi sono arrivati alla Villa per colpire i giovani, ma anche intere famiglie, presenti al concerto, con coltelli, bastoni e bombe carta. In un primo tempo gli organizzatori hanno chiuso il cancello, costringendo i fascisti a rimanere fuori, ma dopo che questi se ne erano andati, i cancelli sono stati riaperti per far tornare a casa le centinaia di persone rimaste all'interno. Gli squadristi hanno atteso che una parte della folla defluisse e che l'ispettore di polizia se ne andasse e a questo punto l'orrida accozzaglia di teste rasate, con indosso caschi integrali e armate fino ai denti, è tornata iniziando a picchiare, lanciare bombe carta, accoltellare. Neanche donne e ragazze sono state risparmiate dagli infami e vili aggressori che hanno agito per circa mezz'ora.
Un uomo, accerchiato da una ventina di squadristi, si è preso nove coltellate nei glutei e sul busto e ha una prognosi di venti giorni (per un centimetro le lame non lo hanno ucciso), come ha raccontato un suo amico a Radio Onda Rossa. Ci sono stati altri due feriti, stando alle fonti ufficiali, almeno una ventina secondo altre più veritiere versioni.
Tardivamente, nonostante le richieste delle vittime, sono arrivate le "forze dell'ordine", che pure hanno avuto un contuso e due auto danneggiate. Il tutto mentre i fascisti gridavano slogan del tipo: "Duce! Duce!".
Il segretario nazionale di "Forza nuova" Roberto Fiore ha cercato di discolpare i suoi accoliti, dicendo che ad aggredire i partecipanti al concerto non erano suoi uomini, per non cadere in difficoltà anche penali e per non tirarsi contro l'opinione pubblica, ma le testimonianze dicono tutte la stessa cosa, e le ferite, anche gravi, parlano da sole. A proposito di testimonianze, l'Arci di Roma ha reso noto che almeno tre fascisti si erano infiltrati tra il pubblico del concerto e spingevano la folla in bocca ai picchiatori.
Il concerto si è svolto nell'ambito della manifestazione "Roma incontra il mondo", iniziata da una decina di giorni, in cui già si erano avuti episodi di auto danneggiate, vetri rotti, ecc. Ricordiamo altresì che alcuni componenti della "Banda Bassotti", circa due anni fa nell'ambito di un concerto a Biella, rilasciarono un'interessante intervista a Il Bolscevico sui temi dell'antifascismo e altro.
Tornando alla cronaca romana, come se non bastasse, oltre al fatto che il giorno stesso c'era stata un'altra aggressione (fallita) da parte di circa quaranta fascisti al quartiere storicamente antifascista della Magliana, c'è da dire che le "forze dell'ordine" hanno arrestato due aggrediti, non si capisce bene perché. Gli aggressori sono per il momento tutti a piede libero, forse c'è stata qualche identificazione. Di quest'ultimo fatto i mass-media hanno taciuto.
La mattina di sabato 30 giugno, a piazzale Clodio, si è svolto un sit-in di solidarietà mentre è in programma un'assemblea antifascista a carattere cittadino per stabilire come contrastare a livello di massa l'imperversare degli squadristi.
Questa vicenda ci impone di rinnovare con fermezza la nostra critica a Veltroni e alla sua giunta che stanno sottovalutando il problema delle aggressioni e delle organizzazioni apertamente fasciste come Forza nuova, Fiamma tricolore, Fronte nazionale, ecc., le quali scorrazzano in città e si rendono protagoniste in continuazione di gravi episodi e provocazioni di ogni tipo.
Gli amministratori romani stanno sottovalutando il problema non certo per mancanza di capacità politica, ma principalmente per convenienza. Difatti, ritengono troppo importante l'immagine borghese del "sindaco di tutti" e di "Roma-città spettacolo" per mettersi a contrastare le criminali azioni squadriste che rimandano con la memoria alle gesta delle camicie nere di Mussolini a inizio anni Venti, tanto che non sono mancati nei vari raid morti, feriti e danneggiamenti.
Va ricordato che Veltroni, che pure ha "tuonato" contro gli aggressori di Villa Ada, ha anche, stando solo agli ultimi tempi, fatto riaprire un centro "sociale" fascista (Foro 753) mentre ha fatto sgomberare il centro sociale di sinistra "Gatto Selvaggio". Inoltre ha partecipato all'inaugurazione dell'Associazione (fascista) "Fratelli Mattei" assieme a Roberto Fiore, parlando da una tribuna sulla quale troneggiava un'enorme fiamma tricolore e ricoprendo di vergogna, in questo modo, i tanti che lo hanno votato all'ultima tornata elettorale e ai quali si ripropone come segretario in pectore del Partito democratico.
Esprimiamo la solidarietà militante del PMLI alle vittime dell'aggressione squadrista di Villa Ada e torniamo a rivendicare con forza che tutti i gruppi dichiaratamente fascisti siano da subito messi al bando. Le loro azioni criminali devono essere fermate immediatamente e non devono essere loro concesse aule scolastiche e universitarie, sale pubbliche e piazze!
W l'antifascismo e i partigiani liberatori dell'Italia dal mostro nazi-fascista!

4 luglio 2007