Alcuni interventi emblematici di istanze di base del PMLI

Alla Commemorazione di Mao dell'11 settembre 2011 sono intervenuti, ciascuno per due minuti, 28 delegati delle Istanze di base del PMLI (dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia e persino dalla Gran Bretagna, da Londra e Aberdeen) che hanno letto i saluti delle rispettive Istanze. Altre Istanze impossibilitate a parteciparvi hanno inviato comunque messaggi di saluto.
Fra i saluti delle Istanze intervenute alla commemorazione ne abbiamo selezionati otto che ci sembrano i più emblematici e rappresentativi del legame profondo fra il PMLI e il pensiero di Mao, della necessità di studiarlo per acquisire la concezione proletaria e applicarlo nella lotta contro il capitalismo, il governo del neoduce Berlusconi e nella realtà concreta in cui operiamo, per radicarci e rendere il PMLI un Gigante Rosso anche nel corpo. Tutti gli interventi hanno in genere sottolineato l'importanza di studiare il pensiero di Mao per sviluppare la lotta contro il revisionismo moderno, il frazionismo e l'individualismo e per assicurare che il Partito non cambi mai di colore.
Leggendo questi interventi le lettrici e i lettori de "Il Bolscevico" non membri del PMLI possono farsi un'idea più concreta dei militanti del Partito, e, magari prendere esempio da loro per diventare anch'essi dei marxisti-leninisti. Se ne gioverebbero la lotta di classe e la nobile causa del proletariato e del socialismo.
 
SALUTO DELL'ORGANIZZAZIONE DI VIGGIÙ (provincia di Varese)
Care compagne e cari compagni, l'organizzazione di Viggiù del PMLI è felice e onorata di essere qui oggi insieme a voi per ricordare la figura del grande maestro del proletariato internazionale Mao Zedong.
Nel ricordare Mao, viene alla mente la sconfinata fiducia che egli nutriva nei confronti delle masse, nella loro forza rivoluzionaria e nella vittoria finale del proletariato sulla borghesia e del comunismo sul capitalismo!
In particolar modo Mao guardava ai giovani, e oggi in questa sala c'è ne sono tanti. Giovani operai e giovani studenti che sotto le bandiere rosse con la falce e martello e l'effige di Mao del PMLI si uniscono oggi per combattere l'imperialismo e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo coscienti che solo militando e appoggiando in ogni modo, forma e maniera un partito dalla tempra bolscevica, saldo sui principi del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, si potranno vincere le battaglie immediate e marciare nel futuro verso la conquista dell'Italia unita, rossa e socialista!
Sì, compagni, il nostro Partito sta crescendo, e questo è sicuramente un bene, per il Partito e per la causa. Ma dobbiamo anche ricordare che più il Partito cresce, più dovremo mantenere alta la vigilanza rivoluzionaria sui possibili nemici di classe, agenti della borghesia che si infiltreranno nel PMLI per fargli cambiare colore e farlo diventare un partito riformista.
Dobbiamo studiare con costanza la scienza marxista-leninista e in particolar modo gli scritti di Mao sul revisionismo, armi ideologiche micidiali per individuare ed eliminare le idee errate nel Partito che se non combattute in tempo possono portare all'individualismo e al frazionismo.
Il Partito ha bisogno di unità e di una solida disciplina rivoluzionaria per assolvere i suoi compiti e diventare un Gigante Rosso non solo nella mente ma anche nel corpo. Per questo ha bisogno di nuovi militanti, che diano anima e corpo alla causa del socialismo e nel servire gli interessi della classe operaia e delle masse popolari. Ovunque si sviluppi la lotta di massa contro il regime neofascista e il sistema capitalista il Partito sarà presente.
Così il PMLI è stato a fianco degli operai della Fiat di Pomigliano e di tutta Italia contro il piano di fascistizzazione industriale portato avanti dal nuovo Valletta, Marchionne, col benestare del neoduce Berlusconi; così è stato al fianco dei valsusini del movimento No Tav e così sarà al fianco di tutte le forze popolari, democratiche e antifasciste che intendono spazzare via una volta per tutte il neoduce Berlusconi, il suo nero governo e il regime neofascista attraverso un nuovo 25 Aprile!
Per quanto riguarda il lavoro a livello locale l'Organizzazione di Viggiù è stata attiva in particolare sui due fronti più caldi della lotta politica nella primavera appena passata: l'elezione del neopodestà di Varese e i referendum sull'acqua, il nucleare e il legittimo impedimento. Entrambe le occasioni hanno visto una forte e laboriosa presenza del Partito sul territorio che malgrado il numero esiguo di militanti e le ristrette risorse economiche è riuscito ad effettuare una proficua propaganda tra le masse popolari con tutti mezzi a disposizione come volantinaggi, affissioni, banchini, battendo in maniera particolare i quartieri popolari e raccogliendo tra le masse una stima e una simpatia sempre più crescenti.
Due sono state in particolare le vittorie di rilievo per l'organizzazione di Viggiù e per tutto il Partito: la vendita del nostro settimanale di battaglia, "Il Bolscevico", presso un'edicola nel popolare quartiere di Biumo a Varese e la stesura avvenuta dopo un attento studio socio-politico del territorio di un corposo documento elettorale, trasformato poi in volantino per una più larga diffusione tra le masse, nel quale si denunciava la natura borghese e antipopolare dei partiti della destra e della "sinistra" borghese che si presentavano alle elezioni, in particolar modo mettendo a nudo le politiche antipopolari perseguite negli ultimi 5 anni dalla giunta del fascio-leghista Fontana, e proponendo in contrapposizione alle vuote e fumose promesse dei partiti borghesi, il programma del Partito marxista-leninista per una Varese governata dal popolo e al servizio del popolo.
Concludendo compagni, posso dire che c'è ancora molta strada da fare, e tante saranno ancora le battaglie che dovranno essere affrontate dalle masse popolari e dai marxisti-leninisti. Una cosa è certa: noi marxisti-leninisti non cederemo di un passo sul terreno della lotta di classe e prendendo a modello lo spirito di lotta rivoluzionaria dei nostri maestri Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao spianeremo le montagne piccole e grandi che si frappongono sulla strada del progresso sociale e del socialismo!
Con Mao per sempre!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

SALUTO DELLA CELLULA "STALIN" DI LONDRA
Carissime compagne e compagni presenti qui oggi,
è con estremo onore che le militanti e i militanti della Cellula "Stalin" di Londra del PMLI prendono parte a questo momento di unione rivoluzionaria. Siamo qui non solo per ricordare l'immensa opera di questo grandissimo dirigente marxista-leninista, ma anche per rapportare al presente i suoi scientifici insegnamenti. Mao ci ha insegnato che la lotta di classe è immutabile e che questo conflitto non avrà mai fine fino a quando non saranno abbattute le classi. Se esiste lotta di classe nello stesso socialismo, possiamo immaginare quanto essa sia acuta all'interno del capitalismo. Mao ci ha insegnato a sognare ma a occhi aperti, ci ha insegnato a essere scientifici e materialisti, quindi non idealisti o metafisici; ci ha insegnato a guardare in avanti senza mai perdere il contatto con il presente. Mao era uno scienziato sociale, un matematico della lotta di classe e della rivoluzione, è stato l'unico dopo Stalin ad oltrepassare i limiti che i revisionisti moderni avevano costruito al fine di frenare lo sviluppo del socialismo nel mondo.
In particolar modo occorre ricordare il suo ultimo decennio di vita in cui diede vita a quel capolavoro chiamato Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, dove per la prima volta nella storia del mondo un uomo riuscì a mobilitare masse di milioni di persone nel lavoro di sradicamento della borghesia nella società per il propulsivo avanzamento del socialismo nell'umanità che andava ben oltre i confini dell'economia e della politica. Mao aveva in mente di portare il socialismo nel profondo dell'animo umano. Questo è stato il significato di quella rivoluzione.
Noi del PMLI siamo eredi di quella tradizione bolscevica e non arresteremo di un solo passo la lotta di classe e il nostro lavoro tra le masse del nostro Paese.
Eterna memoria a Mao!
Sfruttiamo tutte le condizioni al fine di portare il Sole Rosso sull'Italia!
Abbattiamo il governo del neoduce Berlusconi!
Viva Mao e il Partito marxista-leninista italiano!

SALUTO DELL'ORGANIZZAZIONE DI ABERDEEN (Scozia)
Care compagne e cari compagni,
a nome dell'Organizzazione di Aberdeen del PMLI rivolgo calorosi saluti al Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, e a tutte le compagne e i compagni presenti oggi in occasione del 35° Anniversario della scomparsa del grande Maestro del proletariato internazionale, Mao Zedong.
Mao ha il merito storico di aver difeso e sviluppato la concezione proletaria del mondo, di aver arricchito il marxismo-leninismo e di averne salvaguardato la purezza smascherando gli inganni revisionisti.
Non stupiscono, dunque, gli innumerevoli attacchi a lui rivolti dalla borghesia e dai suoi lacchè revisionisti e riformisti, al fine di allontanare le masse dalla lotta di classe per il socialismo. Il proletariato per liberarsi dal giogo capitalista deve sviluppare fino in fondo la lotta di classe, facendo tesoro degli insegnamenti di Mao ma non può farlo da solo.
Insegna Mao: "Se si vuol fare la rivoluzione ci deve essere un partito rivoluzionario". Il PMLI è l'unico Partito in Italia autenticamente marxista-leninista, nato sulla base degli insegnamenti di Mao, che applica dialetticamente e creativamente alla situazione concreta del nostro Paese.
Oggi, la macelleria sociale scatenata dal governo del neoduce Berlusconi penalizza le masse e in particolar modo i giovani ai quali nega speranze e sicurezza per il futuro, spingendone un numero sempre maggiore a emigrare.
L'Organizzazione di Aberdeen del PMLI si muoverà in quest'ottica, impegnandosi in particolar modo sul fronte femminile, giovanile e studentesco dei migranti italiani in territorio scozzese, per trasmettere loro la linea proletaria rivoluzionaria del PMLI, tenendo presenti le parole di Mao: "Il risveglio politico del popolo non è una cosa facile. Per eliminare le idee errate diffuse fra il popolo, dobbiamo fare seri e considerevoli sforzi".
Uniamo le nostre forze proletarie rivoluzionare sotto la rossa bandiera con falce e martello e l'effige di Mao del PMLI, acquisendo la potente coscienza di classe che sbaraglierà il nostro avversario che da sempre ci sfrutta ed illude e conquistare così l'Italia unita, rossa e socialista!
Gloria eterna a Mao!
Con il PMLI e i Maestri vinceremo!

SALUTO DELL'ORGANIZZAZIONE DI SESTO SAN GIOVANNI (provincia di Milano)
Compagne e compagni,
anche quest'anno grazie agli encomiabili sforzi del Comitato centrale, puntualmente, siamo qui a commemorare il nostro grande Maestro Mao. Non certo per il semplice desiderio di compiere un rito, bensì perché il marxismo-leninismo-pensiero di Mao è la scienza che ci guida quotidianamente nella nostra azione politica.
Mao ha portato avanti lo sviluppo del marxismo-leninismo arricchendolo della fondamentale teoria della continuazione della rivoluzione sotto la dittatura del proletariato concretizzatasi poi nel suo capolavoro politico, la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria che costituisce il punto più avanzato finora raggiunto da una società socialista e che non potrà che essere un giorno il nostro modello di partenza nella costruzione dell'Italia unita, rossa e socialista.
La bussola del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, che il PMLI non ha mai abbandonato per un solo giorno, ha consentito al nostro amato Partito di vedere lontano, denunciando prima di tutti gli altri che era intenzione della borghesia restaurare il fascismo in Italia, sia pure sotto nuove forme e sotto nuovi vessilli. Oggi il vento rivoluzionario ha ricominciato a soffiare in tutto il mondo, vi sono state le rivoluzioni vittoriose dei popoli tunisino, egiziano e libico, ve ne sono altre ancora in corso ad esempio nello Yemen o nel Bahrain, vi sono i movimenti degli indignati in Spagna e Grecia, c'è stata la rivolta delle masse popolari inglesi. E nuove e importanti lotte si preannunciano anche nel nostro Paese per questo autunno che noi vogliamo sia non caldo ma rovente!
Le nuove sirene della "sinistra" borghese, uscite vittoriose dalle ultime elezioni amministrative, hanno già gettato la maschera adottando provvedimenti antipopolari che rivelano quali interessi intendano in realtà tutelare. Anche i recenti scandali che nella mia città hanno travolto l'ex neopodestà Filippo Penati e l'attuale giunta guidata da Giorgio Oldrini del PD e appoggiata dal PRC, rivelano che non vi è alcuna differenza fra la destra e la "sinistra" del regime neofascista perché tanto a livello nazionale quanto a livello locale esiste un tacito accordo delle cosche partitiche per la spartizione del potere, degli appalti e dei finanziamenti. Il nostro obiettivo è quindi far comprendere a tutti gli elementi più avanzati che occorre abbandonare subito ogni illusione elettoralistica e che non è possibile abbattere il neoduce Berlusconi e questo regime neofascista se non con la piazza, attraverso un nuovo 25 aprile!
Con Mao per sempre!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

SALUTO DELL'ORGANIZZAZIONE DI RAVENNA
Care compagne e cari compagni,
anche quest'anno siamo qui a Firenze per ricordare il grande Maestro del proletariato internazionale, fondatore della Repubblica Popolare Cinese, grande oppositore dell'imperialismo, critico contro il revisionismo dei partiti un tempo comunisti dell'Occidente e dell'Unione Sovietica dopo la morte di Stalin, Mao.
Egli aveva previsto da tempo che la strada del revisionismo avrebbe portato al disfacimento dell'Urss ed al suicidio dei partiti comunisti nel mondo. Uno dei primi documenti del PMLI che io lessi alcuni anni fa (all'epoca ero ancora in Rifondazione) è stato l'opuscolo "Sulla lotta contro il revisionismo moderno" di Mao; ma ciò che mi colpì fu la prefazione scritta dal nostro Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi: egli prevedeva con assoluta precisione la fine del PCI e dei partiti comunisti revisionisti. Considerato che questa prefazione è datata dicembre 1973, ne rimasi sbalordito e telefonai al compagno che mi aveva fornito l'opuscolo, chiedendogli se Scuderi (che ancora non conoscevo) fosse un mago e avesse letto il futuro nella sfera di cristallo; la risposta fu che egli aveva studiato a fondo Marx, Lenin ed il pensiero di Mao.
Noi marxisti-leninisti italiani abbiamo un grande dirigente alla guida del Partito; il nostro Segretario generale compagno Giovanni Scuderi è un vero grande capo rivoluzionario marxista-leninista. Noi militanti, i simpatizzanti, gli amici del Partito, abbiamo il dovere di leggere i suoi scritti, studiarli e di seguire i suoi insegnamenti!
Solo così potremo portare a compimento la lotta del proletariato fino alla vittoria per un'Italia unita, rossa e socialista.
Viva il nostro maestro, Segretario generale compagno Giovanni Scuderi!
Onore e Gloria ai cinque grandi Maestri del proletariato!
Viva il pensiero di Mao!

SALUTO DELLA CELLULA "RIVOLUZIONE D'OTTOBRE" DI ROMA
Compagni,
ricordare ogni anno con la stessa vivacità e la stessa intelligenza la scomparsa del grande Maestro del proletariato di tutto il mondo Mao è un obbligo. Ricordare i suoi insegnamenti, la sua pratica del marxismo-leninismo, tenere vivo il suo esempio e portare alta la sua bandiera ci forgia, ci prepara, ci rende sempre più consapevoli delle nostre azioni nelle questioni politiche di tutti i giorni, nella molteplicità di fattori oggettivi e soggettivi, dentro e fuori il PMLI. È perciò un dovere di ogni sincero marxista-leninista essere presenti qui oggi.
Il saluto di Roma sembrerà un po' diverso. Molte cose, infatti, in quest'ultimo anno, sono successe e cambiate, proprio quando avremmo dovuto fare il nostro balzo in avanti, quando era giunto il tempo di sostenere l'esame più grande. Di fronte all'esigenza di una nuova crescita qualitativa della Cellula sono diventate chiare - chiarissime - le sue contraddizioni interne, che hanno prima rallentato e infine complicato la sua stessa attività politica e di massa, mettendola d'innanzi ad una prova di sopravvivenza dalla quale è uscita modificata quasi completamente nella fisionomia. Ma la Cellula "Rivoluzione d'Ottobre" non è morta, come potete vedere; e, anzi, in questa sua sopravvivenza c'è dentro una nuova forza e la speranza di riprendere il lavoro lasciato in sospeso e recuperare centimetro per centimetro la posizione che ci compete tra i lavoratori e le larghe masse popolari.
Ma allora di quale teoria e quale pratica, se non quella di Mao, abbiamo la certezza storica e politica per poter proseguire nella nostra via rivoluzionaria, nella nostra via verso il socialismo?
Per tutti noi, Mao è stato un grandissimo Maestro, l'ultimo baluardo contro il revisionismo e contro il dogmatismo. I suoi insegnamenti sono precipui per preservare la salute e la vita del nostro Partito. Perciò sappiamo che ci tocca affrontare una cruda realtà: i veri nemici a volte si annidano all'interno del Partito, sono coloro che a parole si dicono marxisti-leninisti, lavorano insieme a noi, ma in verità non hanno mai appreso e fatta loro la concezione del mondo e la cultura socialista, rimanendo di fatto nelle mani della borghesia, vittime del proprio individualismo, e anche se in buona fede, quando si devono fare i conti, tutti i loro limiti vengono smascherati. Ma sappiamo anche che questa verità non deve demoralizzarci, anzi, ci fa sempre più coscienti, ci ricorda di tenere alta la guardia rivoluzionaria e ci rinforza.
Per questo, se non tenessimo conto del grande apporto di Mao, brancoleremmo nel buio, senza riconoscere la via percorsa e senza sapere quale sia la strada da percorrere, rinnegheremmo persino gli altri quattro grandi Maestri, Marx, Engels, Lenin e Stalin, ritrovandoci ad affrontare qualsiasi contingenza senza dialettica, senza una teoria, senza un pratica veramente rivoluzionaria.
È obbligo di noi veri marxisti-leninisti difendere Mao e porgere il suo pensiero alle generazioni future, per questo noi siamo qui.
Viva Mao!
Con i Maestri e il PMLI vinceremo!

SALUTO DELLA CELLULA "25 APRILE 1945" DI MELITO DI NAPOLI 
Care compagne e cari compagni,
innanzitutto desidero portarvi i saluti dei militanti, simpatizzanti e amici della Cellula "25 Aprile 1945" di Melito di Napoli del PMLI. Inoltre ringrazio vivamente i compagni che con grande sacrificio hanno reso possibile la realizzazione di questa importante iniziativa in ricordo del 35° Anniversario della scomparsa del grande Maestro del proletariato internazionale, Mao, artefice della grande Rivoluzione Culturale Proletaria, ultima grande sua opera.
Un saluto proletario rivoluzionario lo rivolgiamo al compagno Giovanni Scuderi, che oggi a nome del CC del PMLI commemora con la sua grande esperienza e coerenza di dirigente marxista-leninista il presidente Mao. Grazie di cuore compagno Scuderi. 
È doveroso e necessario commemorare Mao, in modo da far conoscere ai più giovani il suo poderoso pensiero rivoluzionario che fu capace di emancipare un miliardo di cinesi dalle catene del feudalesimo, del capitalismo e dell'imperialismo, ed inoltre mobilitare alla rivolta contro il sistema capitalista milioni di operai e studenti in ogni parte del mondo. Ed è ancor più importante per confutare le infime e subdole menzogne che i pennivendoli e i servi in Italia e all'estero, asserviti alla classe dominante borghese, riversano quotidianamente sulla sua figura. A questo proposito, la miglior risposta è quella del popolo cinese che ama ancora il grande Maestro del proletariato internazionale.
Gli insegnamenti di Mao sono incancellabili, egli ci ha insegnato ad essere sempre e comunque al servizio del popolo, ad imparare dalle masse e non staccarsi mai da esse. A combattere tenacemente il revisionismo moderno, strumento con cui la borghesia indebolì dall'interno il movimento comunista internazionale e con cui ritornò al potere nei primi Stati in cui il potere politico apparteneva al proletariato: l'Urss di Lenin e Stalin e la Cina di Mao.
Inoltre la vasta opera di Mao ha portato all'arricchimento della teoria marxista-leninista in tutti i campi, raggiungendo l'apice nella sua ultima grande opera: la grande Rivoluzione Culturale Proletaria, cioè la continuazione della rivoluzione sotto la dittatura del proletariato, che Mao definì "una grande rivoluzione che tocca l'uomo in quanto ha di più profondo, e tende a risolvere il problema della sua concezione del mondo" e che egli indicò come la giusta via per avanzare risolutamente nella costruzione del socialismo e difendere il potere politico del proletariato dagli attacchi della borghesia.
Applicare gli insegnamenti di Mao in modo creativo non considerandoli un dogma da applicare alla lettera senza tener conto del contesto in cui operiamo, come egli ha fatto sviluppando la teoria marxista-leninista sino a quel momento elaborata dai grandi Maestri Marx, Engels, Lenin e Stalin, è l'unica strada che può condurci risolutamente verso il radioso avvenire socialista che attende il proletariato italiano con alla testa la sua avanguardia: il PMLI.
Viva Mao!
Viva il PMLI!
Viva l'invincibile pensiero di Mao!
Coi Maestri e col PMLI vinceremo!

SALUTO DELLA CELLULA "STALIN" DELLA PROVINCIA DI CATANIA
Un saluto al compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, alle compagne, ai compagni tutti qui presenti.
Cari compagni, che dire di Mao Zedong? Come dice il compagno Giovanni Scuderi, non ci stancheremo mai di ringraziarlo!
Mao per prima cosa ha applicato creativamente il marxismo-leninismo nelle condizioni peculiari della Cina, colonizzata dall'imperialismo giapponese, un paese prevalentemente agricolo feudale, con un proletariato industriale poco numeroso rispetto ai 450 milioni di cinesi, con una borghesia arretrata e reazionaria, è in queste condizioni che Mao ha costruito un grande partito comunista marxista-leninista, ha costruito un grande fronte unito guidando la lotta di liberazione contro gli invasori giapponesi con la parola d'ordine "conquistare a milioni le masse nel fronte unito nazionale antigiapponese, le larghe masse del proletariato, dei contadini e della piccola borghesia urbana, e stringere alleanze con quella parte della borghesia che è contro il Giappone", dimostratasi anche una strategia militare.
Mao ha diretto e condotto con creatività in un fronte unito la tappa di nuova democrazia, marciando verso la rivoluzione socialista, instaurando la dittatura del proletariato. Mao aveva intuito, facendo tesoro dell'esperienza negativa dell'Unione sovietica di Krusciov e quello che serpeggiava in Cina, all'interno del Partito e fuori dove elementi revisionisti e borghesi minacciavano il partito e il socialismo, dando vita alla Grande Rivoluzione Culturale Proletaria contro gli elementi revisionisti borghesi. Un processo di proletarizzazione della concezione del mondo e dando un grande contributo alla lotta al revisionismo moderno a livello mondiale.
Oggi il PMLI è la continuazione del pensiero di Mao. È Mao che ci ha dato gli strumenti per comprendere il revisionismo moderno, gli opportunisti di ogni risma di destra e di "sinistra".
Oggi il PMLI è lo sviluppo massimo di tutta l'esperienza del movimento operaio in Italia ed a livello internazionale ed è la continuità dell'opera dei cinque Maestri, nel contesto storico delle crisi finanziarie dell'imperialismo.
Il PMLI applica la sua linea politica creativamente nel movimento di massa, partendo dai bisogni delle masse popolari, in loro difesa, creando le condizioni di fronte unito su obiettivi comuni per la conquista di vittorie parziali, perché quelle totali saranno nel socialismo.
Il PMLI è stato il primo e l'unico Partito a capire che con Berlusconi ci siamo trovati con un nuovo Mussolini, l'"uomo della provvidenza", della reazione neofascista, della P2, del "piano di rinascita democratica" di Licio Gelli, della massoneria, della borghesia più retriva, che fa comodo anche a quella borghesia più "democratica".
Nell'attuale contesto di crisi finanziaria e di mercato dell'imperialismo, di lotta fra imperialismi per l'affermazione di nuovi equilibri globali, di fronte alle direttive della Ue per far pagare la crisi del sistema capitalistico alle masse popolari attraverso privatizzazioni e tagli di tutto quello che è pubblico (dalla scuola alla sanità, alle pensioni, con licenziamenti e lavoro precario sottopagato) è evidente che la classe dominante borghese pretenda governi forti e "opposizioni" di regime.
Che dire dell'amministrazione comunale catanese dove c'è un dissesto finanziario di oltre un miliardo di euro, con a capo il podestà Stancanelli del PDL che segue la politica di regime del neoduce berlusconi, al servizio della borghesia catanese?
Per Stancanelli i problemi prioritari per la città di Catania è il centro storico, abbellire le strade principali, anche se le strade poco distanti sono dissestate, e il "pacchetto di sicurezza" contro i migranti e gli strati più deboli della società, mentre l'illegalità mafiosa imperversa con pizzo e tangenti di vario tipo; mentre vengono abbattuti palazzi storici per far posto a nuovi insediamenti più lucrosi. Nel frattempo l'edilizia è ferma, non si costruiscono edifici pubblici ed edifici popolari per i senzatetto che a Catania sono a migliaia.
Non si fa niente per l'occupazione. A Catania il tasso di disoccupazione è il più alto d'Italia; il precariato è norma per quel poco lavoro che c'è; le periferie sono abbandonate; le strade dissestate e quel poco verde pubblico è in abbandono; servizi sociali anch'essi pochi e in abbandono; la povertà reale è a livelli del Terzo mondo.
È in questa realtà che la cellula "Stalin" della provincia di Catania deve radicarsi e diffondere il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e la linea politica del Partito per costruire il Gigante Rosso anche nel corpo che è il PMLI. L'unica alternativa al capitalismo, non esistono altre vie che l'Italia unita, rossa e socialista .
Viva il marxismo-leninismopensiero di Mao!
Con i Maestri e il PMLI vinceremo!

14 settembre 2011