Un caso apparentemente inspiegabile

Certe cose apparentemente non sono spiegabili. Ma solo se stiamo in superficie e non ci domandiamo perché avvengono.
Prendiamo il caso di Marco Rizzo, segretario generale del sedicente partito comunista. Spesso lo vediamo nei salotti televisivi della destra e della “sinistra” borghese a pontificare sugli avvenimenti di attualità. In questo ultimo periodo è stato ospite, tra l'altro, della trasmissione “Omnibus” su La7 e a Natale “Dentro i fatti” di Tgcom 24. A concionare non per qualche secondo ma per ore, alle stesse condizioni degli altri invitati dei partiti del regime capitalista e neofascista. Un trattamento del tutto speciale, che non è concesso a nessun altro esponente dei partiti che si richiamano al comunismo, nemmeno a quelli che sono stati al governo centrale o che sono presenti nei governi regionali e locali.
Senza parlare del PMLI da sempre escluso dai media in video e in carta. E quelle rarissime volte, meno delle dita di una mano su scala nazionale in 38 anni, in cui gli è concesso l'accesso è solo per attaccarlo e denigrarlo. Come è successo il 7 novembre dell'anno scorso alla trasmissione di Rai 3 Agorà condotta da Gerardo Greco, in cui è stato utilizzato Rizzo, che era presente, per calunniare il nostro Partito (Cfr “Il Bolscevico” n. 42/2014).
Allora c'è da domandarsi che interesse hanno la classe dominante borghese e i suoi servi a dare tanto spazio sui media a Rizzo, nonostante che questi non disponga di un grosso partito e di una presenza significativa nelle istituzioni rappresentative borghesi? Tra l'altro vanno segnalate le sue frequenti interviste a quotidiani on-line di destra come “Intelligo” e all'inviato di “Striscia la notizia” (Canale 5), imitatore di Bruno Vespa, davanti a Montecitorio.
Viene spontaneo pensare che si voglia accreditare il partito del camaleontico Rizzo, all'inizio “ultrasinistro”, poi parlamentarista e riformista e oggi “comunista marxista leninista”, come l'autentico partito comunista, in contrapposizione al PMLI, allo scopo di attirare in esso, neutralizzandoli, i sinceri comunisti, sapendo bene che tale partito non metterà mai in pratica i principi rivoluzionari del marxismo-leninismo.
Sbagliamo? I fatti lo dimostreranno. Di certo non ci siamo sbagliati denunciando i partiti di Cossutta, Bertinotti, Diliberto e imbroglioni revisionisti simili non appena furono creati. Non sarebbe quindi opportuno che i compagni di base del PC facciano una serie indagine su Rizzo e si domandino come mai egli è tanto coccolato dai media borghesi e anticomunisti?

8 gennaio 2015