L’ex governatore della Campania PCI-PDS-DS dovrà pagare 8 milioni di euro
Bassolino condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale

 
Redazione di Napoli
E’ una notizia poco diffusa dalla stampa di regime: l’ex neopodestà di Napoli ed ex governatore della Campania, il rinnegato Antonio Bassolino, è stato condannato lo scorso 8 gennaio al pagamento della cifra da capogiro di 8 milioni di euro. La condanna è arrivata dalla Corte dei Conti della Campania che ha configurato l’illecito di danno erariale in relazione al mancato adempimento di un'intesa del 2002 che prevedeva l'utilizzo di lavoratori socialmente utili per un massiccio piano di bonifiche sul territorio campano.
Con Bassolino - coinvolto nella sua veste di commissario straordinario alle bonifiche, incarico ricoperto all'epoca - sono stati condannati anche due ex subcommissari.
Senza pudore il suo commento: “Si tratta di un accordo sottoscritto con i ministeri del Lavoro e dell'Ambiente per l'utilizzazione di Lsu, poi non adeguatamente impiegati, secondo la Corte, per la mancata apertura di discariche. Tutti sanno che ho cercato in tutti i modi di aprirle, contro mille resistenze di tutti i tipi. Anche in questo caso non ho commesso nulla di illecito, come ha già sancito il giudice penale, e i miei avvocati presenteranno subito appello”. Dalle parole del rinnegato Bassolino emerge ancora una volta la volontà di non attivare, durante il suo mandato, la raccolta differenziata porta a porta, ma aprire, senza soluzione di continuità, le discariche infestando i territori campani.
Né a lui né al suo delfino Antonio Cozzolino si deve dare uno straccio di fiducia alle prossime elezioni regionali che si terranno in primavera o in autunno, disertando le urne, annullando la scheda o lasciandola in bianco.

21 gennaio 2015