Combattiva iniziativa congiunta della Cellula “Stalin” e dell'Organizzazione di Caltagirone
I marxisti-leninisti in piazza a Catania per il lavoro
Il banchino suscita grande interesse e perfino entusiasmo tra giovani, studenti, disoccupati, precari, pensionati, migranti
Schembri: “Organizziamo i Comitati di disoccupati!”

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Nel pomeriggio di sabato 7 febbraio, la Cellula "Stalin" della provincia di Catania e l'Organizzazione di Caltagirone del PMLI hanno organizzato congiuntamente un rosso banchino nella centrale piazza Stesicoro nel capoluogo etneo. Le compagne e i compagni presenti hanno diffuso il volantino “Catania, città afflitta dalla disoccupazione, dal precariato e dall'emigrazione”, prodotto per l'occasione dai marxisti-leninisti della Cellula. (Vedi testo a parte).
Le rosse bandiere dei Maestri e del PMLI e i manifesti del Partito – la 1ª pagina de “Il Bolscevico” n. 6, “Lavoro; sciopero generale di 8 ore”, “Per vincere spazziamo via il governo del Berlusconi democristiano Renzi”, “Sottoscrivi per il PMLI per il trionfo della causa del socialismo in Italia” – hanno attirato giovani, studenti, disoccupati, precari, pensionati, migranti che per tutta la durata dell'iniziativa si sono intrattenuti con i compagni, ai quali hanno espresso le loro opinioni circa le pessime condizioni politiche, sociali ed economiche in cui versa la città. Mentre diffondevano il volantino e le pubblicazioni del Partito le compagne ed i compagni trattavano con i passanti le tematiche critiche delle masse popolari catanesi, costrette loro malgrado a non avere lavoro, a subire la cassa integrazione in deroga, a vivere il disagio e la paura che al termine di essa l'unica realtà saranno i licenziamenti.
Sul banchino erano presenti le pubblicazioni e gli ultimi volantini del Partito, varie copie de “Il Bolscevico” e dell'editoriale “Mattarella, già membro della bicamerale golpista di D'Alema, nuovo presidente della Repubblica”.
I catanesi presenti in piazza hanno accolto con entusiasmo il volantino e si sono uniti alle critiche mosse dalla Cellula “Stalin” nei confronti dell'amministrazione antipopolare e del grande capitale, del democristiano Bianco, PD. L'attuale giunta catanese taglia i servizi sociali, impone sacrifici ai lavoratori – quando non ne causa il licenziamento, come nel caso della questione legata agli asili nido comunali –, svende tre società partecipate, infischiandosene dei futuro dei dipendenti di queste, e “promette” di salvarne altre due, lascia in mano alla criminalità organizzata quartieri popolari e periferie e non si cura delle necessità dei senza casa. Inoltre, si permette di sperperare migliaia di euro per il seminario Nato del 2-4 ottobre 2014 (8 mila euro) e il concerto di capodanno 2015 (151 mila euro), mentre Catania sprofonda sempre più nella disoccupazione, nella precarietà e nell'illegalità.
Tutte denunce mosse dai marxisti-leninisti catanesi e calatini sono state pienamente condivise dai passanti. Particolarmente apprezzato il comizio del Segretario della Cellula “Stalin”, compagno Sesto Schembri, il quale ha ripreso le critiche nei confronti della giunta antipopolare del neopodestà Bianco e ha ricordato come tutte le amministrazioni locali e i tutti governi nazionali di “centro-destra” e “centro-sinistra” che si sono susseguiti non hanno fatto altro che usare la masse popolari in funzione della borghesia locale, compresa quella mafiosa, del capitalismo e della grande finanza europea. Le catanesi e i catanesi sono stati dunque invitati ad unirsi e ad organizzarsi col Partito in un vasto movimento di lotta e un largo fronte unito di operai, lavoratori, disoccupati, cassintegrati, giovani, donne, pensionati, forze politiche, sindacali e sociali che metta al primo posto la rivendicazione della piena occupazione, del lavoro per tutti, che assedi il governo locale e gli imprenditori privati e pubblici e li costringa ad assumere i disoccupati secondo un piano e dei tempi concordati. Lo sviluppo di un forte movimento di lotta per il lavoro costituisce per Catania un'esigenza non più rinviabile.
In questa direzione si muoveranno le marxiste-leniniste e i marxisti-leninisti della provincia di Catania.

11 febbraio 2015