Comunicato stampa dell'Organizzazione di Modena del PMLI
La destra e la “sinistra” borghese del Consiglio comunale di Modena si oppongono alla presa di potere del proletariato

 
Dopo l'intimidazione poliziesca di stampo fascista avvenuta a Modena il 30 novembre 2014 durante un banchino dell'Organizzazione di Modena del PMLI, la borghesia modenese è tornata di nuovo all'attacco con una nuova intimidazione, questa volta rinchiusa nel palazzo del Consiglio comunale di Modena, dove, durante la seduta del 22 gennaio 2015, è stato presentato un ordine del giorno dai consiglieri Adolfo Morandi, Andrea Galli e Giuseppe Pellacani appartenenti al partito del neoduce Berlusconi “Forza Italia” votato all'unanimità, compresi M5S e SEL, dal Consiglio comunale, presieduto dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli del PD, dove si stigmatizzano con forza le tesi sostenute dal PMLI riportate nel volantino “Il potere politico spetta di diritto al proletariato”, preso dalle forze dell'ordine mandate appositamente dalla borghesia reazionaria durante la normale attività di propaganda.
Il fascista Morandi definisce la nostra attività politica “terrorista”, “fondamentalista” ed “anticostituzionale”, noi ci discostiamo da tali calunnie nei nostri confronti poiché non fanno parte della nostra linea ideologica. Ribadiamo che la rivoluzione socialista è l'unica soluzione e l'unico strumento che ha il proletariato, quando ve ne saranno le condizione oggettive e soggettive, per liberarsi totalmente dall'oppressione della dittatura borghese e capitalista. Tra l'altro i reazionari si appellano alla Costituzione del 1948 che hanno distrutto con la seconda repubblica e che ora seppelliscono con le “riforme” costituzionali ed elettorali piduiste e neofasciste del governo del Berlusconi democristiano Renzi.
Di certo non siamo noi gli anticostituzionali, ricordiamo che il Comune di Modena ha permesso ai neofascisti di Forza Nuova di manifestare liberamente nel comune di Formigine il 12 Dicembre 2014 andando contro l'apologia di fascismo riportato nella XII disposizione transitoria elemento costituzionale, evento che è stato denunciato pubblicamente dall'Organizzazione di Modena del PMLI. L'intenzione dei reazionari modenesi era quella di negarci la libertà di espressione e di propaganda facendo in modo di non concederci più il suolo pubblico per le nostre attività, cosa che non è possibile in quanto noi siamo in piena regola con le leggi democratico borghesi. Il Consiglio comunale di Modena tenta in tutti modi di opporsi alla presa di potere del proletariato, biasimando, censurando e condannando il PMLI ma i marxisti-leninisti modenesi continueranno nella loro missione, continueranno a propagandare e a diffondere il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e a denunciare le istituzioni borghesi.
Tutto per il proletariato, contro il capitalismo, per il socialismo!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

L'Organizzazione di Modena del PMLI

11 febbraio 2015