L'Italia di Renzi e Mattarella vigila sui cieli dei confini orientali della UE
Esercitazioni Nato per prepararsi a una eventuale guerra contro l'imperialismo russo

Gli sviluppi della crisi Ucraina e le crescenti tensioni interimperialistiche fra la Nato del guerrafondaio Obama e lo zar del Cremlino Putin rischiano di coinvolgere anche l'Italia di Renzi e Mattarella già da tempo schierata in prima fila sul fronte orientale europeo.
L'escalation interventista dell'imperialismo italiano sotto l'ombrello Nato ha avuto nel corso delle ultime settimane un ulteriore sussulto con il dislocamento di altri reparti d'élite dell'Aeronautica militare. Da gennaio infatti altri quattro caccia Eurofighter e 96 militari italiani appartenenti al 4° stormo di Grosseto, al 36° di Gioia del Colle e al 37° di Trapani, sono stati schierati nell'ambito della cosiddetta missione Nato “Air policing” tra le basi aeree di Siauliai (Lituania) Ämari (Estonia) Malbrok in Polonia per “garantire la sicurezza dei cieli dei Paesi Baltici che non hanno jet popri”.
I caccia in missione sono saliti quindi a 16 unità; mentre i piloti italiani sono 8 e fanno turni di 24 ore insieme ai top-gun spagnoli, belgi e polacchi.
“Se suona il corno, scattano come molle. Per il pilota, questa è una delle esperienze più belle e potenti: si scopre solo in volo qual è la missione”, afferma il colonnello Marco Bertoli, 44 anni, toscano. Gli ordini arrivano via radio, il centro di comando è a Uden, in Germania. E anche se tutti cercano di minimizzare e ripetono che non c’è nulla di straordinario e che si tratta di missioni di routine simili a quelle che si fanno in Italia, è ormai chiaro che la situazione potrebbe precipitare da un momento all'altro e l'Italia si troverebbe nel bel mezzo di un conflitto armato tra superpotenze nel cuore dell'Europa. Lo stesso Obama ha minacciato che, se i negoziati di Minsk dovessero fallire, le parole potrebbero presto lasciare il passo alle armi.
“Le sanzioni non hanno dissuaso Putin – ha tuonato Obama – In Ucraina continua a violare gli impegni presi. Perciò sto esaminando tutte le opzioni, inclusa la fornitura di armi letali all'Ucraina”.
Una vera e propria chiamata alle armi per tutti gli alleati anti Putin fra cui Italia, Spagna, Belgio, Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania già da tempo impegnate in una sorta di “guerra fredda” con Mosca che ora potrebbe precipitare.
Nel 2014 le intercettazioni sui Baltici sono state 150, dieci le violazioni dello spazio aereo, tutte di 5 o 6 secondi. I Mig russi volano lungo il Golfo finnico, da San Pietroburgo a Kaliningrad: un sottile gioco di intimidazione, di prepotenza. E tocca intervenire, mostrare i muscoli in risposta. «Lo spazio non è violabile - dicono gli italiani - Però non è un gioco da ragazzi. Occorre avvicinarsi così tanto all’aereo da poter leggere e fotografare i suoi numeri di identificazione. C’è poi la questione della sicurezza. Quel che fanno i russi è rischioso per il traffico civile, dice la Nato. Intanto volano senza i transponder , che consentono di individuare il codice del velivolo. Non comunicano i piani di volo, e semmai ne presentano di fuorvianti”. A ottobre un caccia spagnolo è andato a controllare quello che risultava un Iliushin 18 (trasporto truppe, ndr) - racconta un funzionario Nato canadese -. Ebbene, ha trovato un Iliushin 20 con tutti gli apparecchi di sorveglianza.
Scenari da guerra a cui l'Italia imperialista e interventista di Renzi e Mattarella partecipa in prima fila e scalda i muscoli per essere subito operativa in caso di conflitto armato, sulla pelle del popolo ucraino, dei popoli europei e del popolo italiano.

11 febbraio 2015