E' nostro dovere assumere le indicazioni dell'Editoriale di Scuderi riguardo all'azione che dobbiamo svolgere nei confronti del proletariato

L’Editoriale redatto dal Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi in occasione del 38° Anniversario della fondazione del nostro amato Partito è, secondo me, un’arma efficace per arricchire la nostra cultura marxista-leninista e per potersi confrontare con le masse popolari.
Sintetico ed efficace, tale editoriale ci offre innanzitutto un’esaustiva analisi della situazione politica e sociale attuale. Quanto enunciato nella prima parte è evidente e davanti ai nostri occhi tutti i giorni, nei nostri ambienti di vita e di lavoro, ed è assolutamente inconfutabile che i governi borghesi, che si sono succeduti negli ultimi anni in Italia, hanno fatto di tutto per salvare il capitale e i capitalisti.
La disoccupazione crescente è un dato più che allarmante, anche in virtù del fatto che per i capitalisti avere un “serbatoio” di persone inattive è propedeutico al mantenimento dell’ordine esistente, in quanto tali persone inoccupate se prese dalla disperazione (in special modo i giovani e i giovanissimi) corrono il rischio concreto di finire nelle mani delle mafie. Un atto di spartizione che, secondo me, è reale in quanto tutti noi ben sappiamo come sia stretto in Italia il legame fra mafie, capitale e istituzioni borghesi.
Quanto fatto fino ad oggi dal governo del nuovo Berlusconi democristiano Renzi e dai suoi lacchè è veramente un attacco portato alla dignità di tante donne e di tanti uomini, lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, disoccupati e studenti. Si è proceduto a testa bassa senza ascoltare ragioni o, più semplicemente, fare tentativi di mediazione. Ciò è accaduto anche perché negli anni, soprattutto nel sindacato, si è agito più nella direzione di “reggere il sacco” ai vari governi piuttosto che mobilitare i lavoratori alla lotta per contrastare l’azione degli stessi governi.
E’ per questo che è nostro dovere assumere le indicazioni dell’editoriale riguardo all’azione che dobbiamo svolgere, da proletari, nei confronti del proletariato. Dobbiamo convincere con la dialettica (che è una delle armi che abbiamo a disposizione) incessantemente le masse popolari che l’unica via d'uscita dallo sfruttamento e dalla miseria imposte dal capitalismo non può che essere l’abbattimento di quest’ultimo e l’instaurazione del socialismo. Questo, solo questo e non altro!
In ultimo, desidero ancora una volta ringraziare il PMLI e il Segretario generale compagno Giovanni Scuderi per lo stile e la chiarezza con i quali esprime le nostre posizioni politiche. E un ringraziamento speciale al compagno che nella domanda di ammissione al Partito da poco apparsa su “Il Bolscevico” ha espresso quell’importante, significativo e fondamentale pensiero: “Mezzo secolo di battaglie e di lotte del Partito parlano da sole e sono il miglior metro di misura per giudicare il PMLI”. Concordo pienamente!
Con i Maestri e il PMLI vinceremo!

Andrea, operaio del Mugello - Firenze

29 aprile 2015