A Bologna nell'anniversario della rivolta al campo di Birkenau
Rom e Sinti in piazza per definire i propri diritti
Contromanifestazioni di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia

E' di portata storica la manifestazione che lo scorso 16 maggio ha visto in corteo a Bologna per la prima volta in Italia - su iniziativa del musicista sinto di Bolzano Radames Gabrielli, presidente della Federazione Rom e Sinti Insieme - oltre cinquecento manifestanti di nazionalità rom e sinti e per lo più di cittadinanza italiana per commemorare la rivolta che vide quattromila appartenenti a queste popolazioni ribellarsi alla tirannide hitleriana nel campo di sterminio nazista di Birkenau il 16 maggio 1944. Uomini, donne e bambini che avevano compreso che il loro destino sarebbe stato quello di morire asfissiati dentro le camere a gas, armati con spranghe, bastoni, pietre e persino a mani nude si scagliarono coraggiosamente contro i loro aguzzini che sedarono la rivolta e isolarono il loro reparto senza rifornirli di viveri per settimane: coloro che non morirono di fame e di stenti varcarono così, piegati nel corpo e nell'animo, le porte della camera a gas, tanto che di oltre quattromila che entrarono nel campo di sterminio ne sopravvissero, solo perché riuscirono a nascondersi, appena 11 tra rom e sinti, quattro adulti e sette bambini.
Donne e uomini rom sinti provenienti da varie parti d'Italia hanno sfilato nel capoluogo emiliano non solo per commemorare questi martiri, ma anche per rivendicare pacificamente i loro diritti in quanto cittadini italiani, e a loro si sono uniti molti altri bolognesi per sostenerli nella loro battaglia di integrazione.
Hanno partecipato rappresentanti di varie associazioni e di partiti parlamentari.
Radames Gabrielli ha messo in luce che, nonostante i numerosi sforzi fatti da tali comunità in direzione dell'integrazione, si sta creando un clima xenofobo e razzista nei confronti delle comunità che egli rappresenta, ha denunciato che sempre più frequentemente è la politica delle istituzioni che costringe tanti rom e sinti a vivere in un clima di totale degrado ed emarginazione in campi fatiscenti e privi di ogni servizio, e che sono tali condizioni che poi generano le microcriminalità. Gabrielli ha infine messo in guardia dalla campagna di odio che partiti di destra come la Lega e Fratelli d'Italia stanno scatenando contro tali comunità le quali, oltre all'emarginazione dovuta alla latitanza delle istituzioni, devono subire anche la crescente ostilità sociale dovuta a tale asfissiante campagna di persecuzione, qualcosa di molto simile nell'Europa che precedette la seconda guerra mondiale.
Infatti a contestare la pacifica manifestazione c'erano, a debita distanza, Forza Italia, la Lega e Fratelli d'Italia in compagnia di esponenti dei fascisti Forza Nuova e di Casapound che hanno chiamato la cittadinanza a protestare contro la presenza in città di rom e sinti e hanno diffuso il loro veleno xenofobo e razzista fatto di luoghi comuni, come la richiesta di chiusura dei campi, peraltro senza spiegare dove dovrebbero andare gli abitanti una volta sgomberati. Forse perché segretamente sperano di vederli di nuovo scomparire nelle camere a gas.

27 maggio 2015