Rapporto 2014 della Guardia di finanza
Un appalto su tre è truccato
8 mila evasori totali. Sequestrate 1310 discariche abusive
I reati accertati ci costano 4 miliardi

Un paese illegale, popolato da migliaia di evasori totali, disseminato di discariche abusive e dove spadroneggiano gli appalti pubblici assegnati in modo irregolare: è questa l'Italia che emerge dal rapporto 2014 della Guardia di Finanza (GdF).
Un Paese dove la frode, il ladrocinio, la truffa, la speculazione e il raggiro delle norme sono all'ordine del giorno e interessano tutti i gangli centrali e periferici delle istituzioni e dello Stato borghesi.
Sul fronte degli appalti la GdF ha accertato che una gara su tre è irregolare con un costo totale di quasi 1,8 miliardi per l'Erario.
La frode è una consuetudine non solo sul fronte fiscale ma sull'energia, sulla previdenza e la sanità, sui fondi comunitari e sugli incentivi alle imprese.
L'Italia è la patria dello smaltimento illegale dei rifiuti. 178 mila sono le tonnellate scoperte dalle Fiamme gialle nel 2014 e stoccate in ben 1300 discariche rigorosamente clandestine.
É il Paese dove dilaga il gioco d'azzardo e l'usura; che commercia in prodotti contraffatti (290 milioni di merci sequestrate) e in cibo altrettanto tarocco, ma anche in armi, droga e traffico di immigrati.
Sul fronte fiscale il rapporto sottolinea che nel 2014 sono state concluse 18.124 indagini su evasione, 22 mila verifiche sull'Iva, 54.280 controlli fiscali, e addirittura mezzo milione di controlli su strada. Sono stati scoperti oltre 17.800 reati tributari, 7.800 evasori totali e 13 mila denunciati.
Cifre certamente importanti che però rappresentano solo la punta dell'iceberg specie se messe a confronto coi dati sulle dichiarazioni dei redditi 2013 forniti agli inizi di aprile dal ministero dell'Economia e Finanza da cui emerge che il 46% dei contribuenti dichiara meno di 15 mila euro, che appena il 5% va oltre i 50 mila, e che addirittura solo lo 0,07% (30 mila persone!) supera i 300 mila euro annui. E ancora: gli imprenditori di ditte individuali dichiarano un reddito medio pari a 17 mila euro, più o meno come i pensionati (16 mila) e molto sotto i dipendenti (20 mila).
Lo stesso discorso vale per i quasi 25 mila tra lavoratori in nero e irregolari tracciati dal rapporto della GdF che rappresentano una goccia nel mare degli oltre due milioni di lavoratori non in regola tracciati dall'Istat.
Poi c'è la montagna di miliardi di finanziamenti pubblici europei e nazionali sottratti alle masse popolari attraverso le varie pratiche illegali. Basti pensare che su un miliardo di contributi europei controllati nel corso del 2014 dalla GdF, due terzi, cioè 666 milioni, sono relativi a frodi; lo stesso discorso vale per gli incentivi nazionali: su 1,1 miliardi controllati dai finanzieri, oltre 618 milioni sono andati a chi non ne aveva diritto. E ancora: 1,7 miliardi per appalti assegnati irregolarmente. Due miliardi 600 milioni di sprechi di denaro pubblico. Un miliardo di violazioni accertate su reati fallimentari. Duecentocinquanta milioni truffati complessivamente alla sanità e alla previdenza. Su quest'ultimo punto, emerge che rispetto a controlli effettuati su 120 milioni di euro di contributi, esattamente la metà della somma va sotto la voce "frode". Quanto alla sanità: le truffe, nel 2014, ci sono costate 141 milioni, un furto tanto più grave in tempi in cui si parla di tagliare la spesa per la salute. Tirando le somme: tra sprechi, frodi ai finanziamenti pubblici e al welfare, dal rapporto della Finanza emergono danni per lo Stato per oltre 4 miliardi.
Ma la cosa più scandalosa è che i grandi evasori e i truffatori anche quando vengono presi con le mani nel sacco riescono quasi sempre a farla franca. Infatti dal rapporto emerge che su 13 mila denunciati per reati fiscali, solo in 146 sono finiti in manette. Su 4.500 denunciati per frodi agli incentivi Ue e nazionali, si contano solo 57 arrestati. Sugli appalti irregolari: 933 denunciati, 44 arrestati. Su 3.745 denunciati per reati contro la Pubblica amministrazione: arrestati 229.

10 giugno 2015