Al 14° congresso del sindacato
L'Unione inquilini denuncia la politica fallimentare del governo Renzi sulla casa
Lanciato un “vero” piano casa e un nuovo “canone equo”. Auguri del PMLI al Congresso
Proposta una coalizione per il diritto alla casa

Dal 17 al 19 aprile 2015 si è tenuto a Livorno il XIV° congresso Nazionale dell'Unione inquilini intitolato “Per una nuova politica sociale della casa”.
Durante l'assise del più importante sindacato inquilini di base, nato nel 1968, tra i fondatori della CUB e dell'Iternational Alliance of Inhabitants, è stata fortemente e ripetutamente denunciata la fallimentare politica abitativa adottata sia dai governi di centro destra che di “centro-sinistra” con particolare riferimento all'attuale governo Renzi, nei confronti del quale è stata rivendicata l'adozione di un “vero piano casa, finanziato a livello locale, nazionale e anche dell'Unione Europea, nonché un nuovo 'canone equo', per contenere i prezzi degli affitti e combattere gli sfratti”. Obiettivi che si possono raggiungere – è stato ribadito durante gli interventi e nei tantissimi messaggi di artisti, intellettuali e esponenti dell'associazionismo inviati al Congresso – con la “mobilitazione e in particolare con la resistenza contro gli sfratti, e l'azione politica unitaria di una 'coalizione per il diritto alla casa' collegata a una coalizione sociale alternativa”.
Nell'ordine del giorno conclusivo del Congresso, approvato all'unanimità, si evidenzia inoltre che: “La nostra critica al governo sulle politiche per la casa è radicale. Questo giudizio parte dalla valutazione concreta delle misure che il governo ha assunto nel comparto abitativo, a partire dalla legge 80 del 2014 (il cosiddetto Piano Casa Lupi), per giungere al progetto di vendere all’asta le case popolari e all’ultima vergognosa decisione di rifiutare la sospensione degli sfratti per finita locazione ai danni delle famiglie con redditi bassi e pesantissime fragilità per il 2015... Per i suddetti motivi, non rimpiangiamo il Ministro Lupi, costretto alle dimissioni da Ministro delle Infrastrutture e giudichiamo in maniera pessima la sua gestione”.
Sul fronte delle proposte il documento sottolinea fra l'altro la necessità di adottare “un vero piano casa, che affronti in modo strutturale la questione della carenza di alloggi a canone sociale e calmierato (a partire dalle 700 mila istanze per una casa popolare oggi inevase dai comuni). Serve realizzare, in un arco temporale adeguato, 1 milione di alloggi sociali. Ciò è possibile senza ulteriore cementificazione e fermando la corsa scellerata al consumo di suolo, attraverso il recupero e il riuso del patrimonio immobiliare vuoto e in disuso, spesso lasciato al degrado, in particolare quello pubblico, a partire dal demanio civile e militare”.
Sul piano della lotta il Congresso ritiene necessario che: “Per battere gli sfratti vanno abbassati gli affitti, sconfiggendo così la piaga crescente della morosità, responsabile ormai del 90% dei nuovi sfratti che si emettono (400 mila negli ultimi 6 anni). Il libero mercato ha fallito: non solo ha creato fortissime disuguaglianze, ha aggravato tutte le contraddizioni che causano la sofferenza abitativa. Chiediamo l’abolizione del libero mercato degli affitti per un nuovo “canone equo” e la fissazione del livello dei canoni attraverso un parametro oggettivo che li renda compatibili con i redditi popolari. Per l’immediato lanciamo una vertenza nazionale, articolata nei territori, per una rivisitazione degli accordi territoriali che abbassino gli affitti in relazione alla recessione di questi anni e agli interventi che hanno ridotto la cedolare secca sul canale contrattuale cosiddetto agevolato. La politica di vantaggio fiscale a favore della proprietà, infatti, deve essere sempre legata ad una effettiva riduzione dei canoni”.
Ai lavori congressuali sono stati invitati per la prima volta sia il PMLI “Il Bolscevico”. Impossibilitato a organizzare una delegazione per prendere parte all'assise e a causa di altri impegni assunti in precedenza, il Partito ha comunque inviato un messaggio di ringraziamento per l'invito augurando pieno successo al Congresso.

10 giugno 2015