Da parte degli organizzatori della Assemblea della Costituente comunista a Roma
Impedita la diffusione del volantino del PMLI sul proletariato

I falsi comunisti non sopportano nemmeno la vista dei marxisti-leninisti. Come i tori quando vedono il rosso. Ne abbiamo avuto un'altra prova in occasione dell'“Assemblea Costituente comunista, per la ricostituzione del Partito Comunista”, di stampo revisionista e trotzkista che si è svolta a Roma domenica 12 luglio e la Cellula “Rivoluzione d'Ottobre” aveva programmato una diffusione.
Dopo neanche un minuto dall'inizio della distribuzione dei volantini dal titolo "Il potere politico spetta di diritto al proletariato" sono arrivati alcuni organizzatori dell'assemblea dicendo che era fortemente irrispettosa la nostra presenza lì e sostenendo che quella fosse una riunione di quadri di Partito (cosa tra l'altro falsa, visto che era un assemblea pubblica propagandata dal “il manifesto” trotzkista. In una nota diffusa dagli stessi organizzatori si dice che “alla Costituente aderiscono il Partito Comunista d'Italia, militanti e dirigenti di Rifondazione comunista e molti aderenti senza tessera di partito.”). Costoro ci hanno quindi invitato ad andarcene. Decisi a rimanere abbiamo rimarcato le nostre ragioni, ossia che quella era una zona pubblica e come tale avevamo tutto il diritto a volantinare.
Davanti alla nostra intenzione di non andare via, costoro sono aumentati di numero all'ingresso dell'Assemblea e hanno cercato di dar vita ad un'interminabile e pretestuosa discussione per impedirci di fatto di diffondere i 300 volantini, dopo che ne avevamo diffusi solo alcuni.
Come finale di questo palese atto ostile nei confronti del PMLI, uno degli organizzatori ci ha strappato di mano i volantini e li ha sequestrati, giustificandosi che poi avremmo scritto un articolo di denuncia.
 
 
Nell'esprimere la solidarietà militante del PMLI e de “Il Bolscevico” ai compagni romani, denunciamo questo atto oggettivamente fascista che rimarrà nella storia della lotta tra i marxisti-leninisti italiani e i revisionisti.
Con l'iniziativa della cosiddetta “Costituente comunista” avremo così ben tre nuovi PCI: quello di Domenico Losurdo e di Fausto Sorini legato al socialimperialismo cinese, quello di Marco Rizzo legato al KKE revisionista e quello di Giuseppe Maj legato a forze ignote (servizi segreti?). Senza contare il PRC di Ferrero legato a SEL di Vendola e il PCL ufficialmente trotzkista legato alla cosiddetta “4ª internazionale”. Conoscendoli bene, nessuno di essi merita la minima fiducia da parte dei marxisti-leninisti. Vogliamo sperare che chi li esaminerà alla luce del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e all'esperienza dell'allora movimento comunista internazionale arriverà alle stesse conclusioni. Per il bene dello sviluppo della lotta di classe contro il capitalismo e per il socialismo.

15 luglio 2015