Roberto Casaleggio, fondatore insieme a Beppe Brillo del Movimento 5 Stelle, ha fatto pressioni, tramite una lettera scritta dal suo avvocato, sul presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e sul suo assessore all’Immigrazione Monica Cerutti affinché desistano dal programma di alloggiamento di un gruppo di profughi provenienti dall'Africa settentrionale presso la località di Settimo Vittone in un albergo in località Caney, luogo dove abita lo stesso Casaleggio.

Il pretesto accampato dal politicante borghese è che tale albergo sarebbe, a suo dire, in condizione di fatiscenza e quindi inadatto a ospitare persone, e tale testi è stata sostenuta anche in ulteriori lettere inviate dal suo legale al sindaco di Settimo Vittone, alla Asl e alla prefettura di Torino, ma la risposta fornita dalla prefettura di Torino è che non si è ancora deciso per quell'albergo che comunque, precisa la Asl, ha tutti i requisiti ricettivi previsti dalla legge.

E' chiaro che quello di Casaleggio è un pretesto per far pressione, avvalendosi della sua posizione politica, sulle autorità locali al fine di indurle a dirottare i profughi in altra sede, ed è altrettanto evidente che la mossa è stata dettata dal desiderio, tutto razzista e xenofobo, di non avere i profughi – che, ricordiamo, sono vittime dell'imperialismo che stanno fuggendo da situazioni di guerra, persecuzioni e condizioni economiche disperate - a poche centinaia di metri da casa sua.

Già Grillo aveva in più di un'occasione manifestato sentimenti xenofobi e razzisti, come quando si era detto contrario, e in questo non fu seguito dal suo movimento, all'abrogazione del reato di immigrazione clandestina, e come si vede anche il suo compagno di merende Casaleggio non si smentisce in tale vocazione razzista. Ne prendano atto e consapevolezza quei sostenitori del M5S più avveduti e abbandonino al loro destino questi due inguaribili razzisti.