Celebrata la giornata europea sull'olocausto dei Rom
Durante la seconda guerra mondiale furono sterminati dai nazisti 500 mila Rom

 
“Il Pharrajimos, l’olocausto dei Rom, è la tragedia che ha causato il maggior numero di vittime nella storia dei rom. Oggi, commemoriamo coloro che furono assassinati nelle ore più cupe della storia e siamo uniti nella nostra determinazione a combattere l’antiziganismo, l’antisemitismo, l’omofobia, l’islamofobia e altre forme di discriminazione e pregiudizio”, affermava Gheorghe Raducanu, Presidente del Forum europeo di rom e Sinti, prima di depositare dei fiori ai piedi della lapide commemorativa dell’olocausto a Strasburgo, davanti al Palais de l’Europe del Consiglio d’Europa lo scorso 2 agosto. E aggiungeva: “commemorare l’olocausto non è sufficiente: è necessario adottare leggi che tutelino i diritti umani e la dignità umana e applicare le norme con strumenti efficaci per prevenire e sanzionare ogni manifestazione di ideologia estremista, compreso l’antiziganismo”. Anche il Consiglio d’Europa osservava un minuto di silenzio per rendere omaggio alle vittime del genocidio commesso contro i Rom durante la Seconda Guerra mondiale.
La ricorrenza del 2 agosto era stata decisa dal Parlamento europeo che in una risoluzione approvata lo scorso 15 aprile decideva di riconoscere solennemente il fatto storico del genocidio dei rom avvenuto durante la Seconda guerra mondiale e di commemorarlo in quella data.
Affermava la risoluzione che "secondo le stime, almeno 500.000 rom sono stati sterminati dai nazisti e da altri regimi e dai loro alleati durante la Seconda guerra mondiale, e che in alcuni paesi oltre l'80% della popolazione rom è stata sterminata; che almeno 23.000 rom sono stati uccisi nelle camere a gas nello Zigeunerlager (campo degli zingari) di Auschwitz-Birkenau durante la Seconda guerra mondiale e in una notte, tra il 2 e il 3 agosto 1944, 2.897 rom, principalmente donne, bambini e anziani, sono stati uccisi nello stesso campo; che, pertanto, il 2 agosto è stato scelto dalle organizzazioni rom come la giornata di commemorazione di tutte le vittime rom di tale genocidio”.
Secondo le stime di varie organizzazioni morirono 15.000 dei 20.000 zingari tedeschi, in Croazia ne sopravvissero solo 500 dei 28.000 presenti, in Belgio 100 su 600 e in Lituania, Lussemburgo e Olanda sterminio totale. Storici hanno denunciato che la maggior parte dei rom polacchi fu trucidata sul posto dalla Gestapo e dalle milizie fasciste ucraine, quelle oggi celebrate come eroiche e patriottiche dal regime reazionario di Kiev.
I nazisti classsificarono i rom in quattro categorie in base al loro grado di "purezza" o "incrocio" razziale con i non rom e alla fine li ritennero tutti "asociali", da eliminare.
I fascisti in Italia li rinchiusero in 23 campi di concentramento e dal 1943 al 1945 deportati nei campi di sterminio nazisti.
“Considerando che il genocidio dei rom ad opera dei nazisti e di altri regimi e dei loro alleati durante la Seconda guerra mondiale è un fatto ancora ampiamente ignorato ed è pertanto sconosciuto al grande pubblico e spesso non riconosciuto né insegnato nelle scuole, il che colloca i rom tra le vittime 'ignorate' del genocidio perpetrato durante la Seconda guerra mondiale”, denunciava la risoluzione dell'europarlamento.
La risoluzione sottolineava che "i rom, con una popolazione stimata a 10-12 milioni, sono la più grande minoranza etnica in Europa" che "comprende diversi gruppi affini in tutta Europa, sedentari o meno, come rom, travellers, sinti, manouches, kalé, romanichals, boyash, ashkali, egiziani, jenisch, dom e lom, che possono avere culture e stili di vita diversi". Ricordava che "l'antiziganismo, la specifica forma di razzismo nei confronti dei rom, è un'ideologia basata sulla superiorità razziale, una forma di disumanizzazione e razzismo istituzionale nutrita da discriminazioni storiche, che si esprime, tra l'altro, attraverso la violenza, l'incitazione all'odio, lo sfruttamento, la stigmatizzazione e la più evidente forma di discriminazione" e esprimeva "profonda preoccupazione per la recrudescenza dell'antiziganismo, che si manifesta tra l'altro attraverso una retorica ostile ai rom e violenti attacchi contro i rom in Europa, inclusi assassinii"; perciò condannava "totalmente ed inequivocabilmente tutte le forme di razzismo e discriminazione di cui sono vittima i rom" e invitava "la Commissione a monitorare e valutare efficacemente l'osservanza da parte degli Stati membri dei valori fondamentali dell'Unione europea" e a "garantire che i diritti fondamentali, la democrazia e lo Stato di diritto siano rispettati in tutti gli Stati membri, a monitorare e valutare in modo efficace la conformità degli Stati membri con tali valori, e ad assicurare che reagirà ad eventuali violazioni sistematiche". Poche settimane dopo il filo spinato al confine ungherese e le deportazioni in lager dei profughi siriani dimostrano che l'Unione europea imperialista va in un altro senso.
 
 
 
 

23 settembre 2015