Comunicato stampa
Il PMLI condanna la repressione degli studenti a Bologna

 
Il Partito marxista-leninista italiano (PMLI) condanna con la massima decisione le cariche poliziesche contro il corteo studentesco di questa mattina a Bologna. Un'ulteriore prova che il partito del nuovo duce Renzi, cui appartiene anche il neopodestà di Bologna Virginio Merola, risponde al dissenso con la repressione e il manganello come facevano Mussolini, Craxi e Berlusconi.
Le studentesse e gli studenti bolognesi, ai quali esprimiamo la nostra solidarietà militante, hanno tutte le ragioni di opporsi alla fascistizzazione, privatizzazione e aziendalizzazione della scuola pubblica sancita dalla legge 107: la “Buona scuola”. Era quello che stavano cercando di fare portando la protesta sotto la sede di Unindustria, che già ha allungato i suoi tentacoli economici su alcune classi medie del bolognese.
Certi che le studentesse e gli studenti non si faranno intimorire dalla repressione neofascista, li sproniamo ad andare fino in fondo nella loro giusta lotta, ricorrendo a tutte le forme che decideranno di intraprendere, fino all'occupazione delle scuole e delle università per chiedere il ritiro della cosiddetta “riforma”. Siamo sicuri che il movimento studentesco bolognese farà risentire con ancora più forza la sua voce contro la “Buona scuola” in occasione della mobilitazione programmata per il 9 ottobre.
Cacciamo Renzi, Giannini e Merola! Bocciamo la “Buona scuola”!
 
La Commissione giovani del Comitato centrale del PMLI
2 ottobre 2015