Contro le proibitive tasse universitarie e i selvaggi tagli agli studenti a basso reddito
Gli studenti in corteo a Londra per il diritto allo studio
La polizia carica e arresta una ventina di studenti

“Borse di studio, non debiti” era lo slogan principale del corteo studentesco che il 4 novembre è sfilato per le vie di Londra per protestare contro l’ennesimo aumento delle tasse universitarie e contro i tagli selvaggi alle misure di sostegno a circa un milione di studenti a basso reddito proposti dal governo di David Cameron.
La protesta, che riempiva le strade della capitale britannica in una delle più grandi manifestazioni studentesche dal 2010, era stata organizzata dalla Ncafc (National Campaign Against Fees and Cuts, Campagna Nazionale Contro Tasse e Tagli, ndr) che, come dice la sigla, è un’organizzazione nata appunto per contrastare la politica governativa su questi aspetti del diritto allo studio; molte altre organizzazioni studentesche avevano aderito e hanno partecipato alla giornata di lotta.
Giornata che si era aperta con un comizio fuori dalla University of London Student Union da dove partiva il colorito e combattivo corteo di più di 10.000 studenti che dal quartiere di Bloomsbury raggiungeva la sede del Department for Business Innovation and Skills (l’Ufficio per l’Economia, l’Innovazione e il Talento), l’organismo responsabile del sistema universitario nazionale. La manifestazione è stata varie volte caricata dalla polizia davanti la sede del Ministero degli Affari Interni, dove gli studenti hanno lanciato fumogeni, uova e vernice sulla barriera di agenti schierati a protezione dell'edificio e di fronte alla sede del dipartimento universitario governativo dove il corteo ha tentato di sfondare il cordone della polizia per entrare. Durante gli scontri sarebbero stati arrestati una ventina di studenti.
Secondo gli studenti la politica del governo colpisce il diritto allo studio già reso inapplicabile per molti studenti fra i più poveri dal vertiginoso aumento delle rette di iscrizione deciso dal governo che tra il 2010 e il 2012 sono triplicate nonostante la larga mobilitazione studentesca che allora si svolse in tutto il paese.
La nuova ondata di proteste è partita dopo che il cancelliere George Osborne ha presentato per conto del governo una proposta per sostituire le borse di studio a favore degli studenti a basso reddito con un sistema di prestiti che permetta loro di poter pagare le rette universitarie e di restituire successivamente il prestito; le tasse universitarie inglesi ammontano a circa 9 mila sterline l'anno, circa 13 mila euro, e secondo la denuncia delle organizzazioni studentesche il meccanismo studiato dal governo metterebbe il giovane costretto a ricorrere al prestito nella condizione di dove pagare una tassa complessiva di circa 40 mila sterline, sui 57 mila euro, più gli interessi che lo condannerebbe di fatto a un indebitamento a vita per potersi permettere il proseguimento degli studi.
La manifestazione di Londra del 4 novembre apre a una nuova stagione di lotte degli studenti inglesi che nel programma definito dalla Ncafc prevede per il prossimo 17 Novembre un’altra giornata di azioni e successivamente altre iniziative verso uno sciopero nazionale degli studenti da tenere nel prossimo mese di febbraio.

11 novembre 2015