Barbarie imperialista
La Francia bombarda la capitale dello Stato islamico
I caccia di Hollande guidati dall'intelligence di Obama

 
Il presidente Francois Hollande aveva annunciato che sarebbe stata “spietata” la vendetta della Francia per gli attentati del 13 novembre, “decisi e pianificati in Siria, organizzati in Belgio e condotti sul nostro territorio con complici francesi”. E così è stato.
Il 14 novembre almeno 30 raid aerei hanno colpito la città di Raqqa, la capitale dello Stato islamico (Is). Secondo il ministero della Difesa francese sarebbero stati colpiti depositi di munizioni, centri di comando, di addestramento e reclutamento.
“I raid - spiegava una nota della Difesa francese - sono stati condotti con 10 caccia partiti simultaneamente dagli Emirati arabi e dalla Giordania. Parigi sottolineava che l'operazione era stata pianificata contro obiettivi "identificati in precedenza" dalle missioni di ricognizione condotte dall'aeronautica militare francese e che il blitz era “stato condotto in coordinamento con le forze americane"; l'intelligence di Obama avrebbe contribuito a guidare i caccia sugli obiettivi.
Anche se un comunicato dell'Is, citato dalla Bbc, affermava che i raid della Francia avevano colpito “luoghi deserti” e non avevano causato nessuna vittima, solo l'erogazione dell'energia elettrica era saltata in molte zone della città, nulla toglie alla rabbiosa e barbara reazione dell'imperialismo francese. Che continuava nei giorni successivi appoggiato da quello americano che partecipava in prima persona ai raid aerei; la mattina del 16 novembre i caccia Usa distruggevano nella zona dei giacimenti petroliferi di Dei al-Zour, nell’est della Siria presso il confine con l'Iraq, più di 100 camion cisterna che i militanti dello Stato Islamico utilizzavano per il trasporto del greggio.
Obiettivo del raid sarebbe stato quello di colpire una delle principali fonti di finanziamento dell’Is, che dalla vendita del petrolio estratto nei territori sotto il suo controllo ricaverebbe ogni giorno 1,5 milioni di dollari. Uno dei bersagli indicati nel comunicato del G20 che si era svolto il giorno precedente a Antalya in Turchia.
Hollande non voleva essere da meno del collega imperialista Obama e per intensificare l'attacco militare all'Is disponeva l'invio della portaerei Charles De Gaulle nel Mediterraneo orientale per aumentare il numero dei cacciabombardieri disponibili per i raid presenti e futuri.

18 novembre 2015