Cessare la guerra allo Stato islamico è l'unica via per evitare atti terroristici in Italia

Mentre i politicanti borghesi europei e il governo Renzi insieme ai suoi miliziani ideologici si affannano a cercare alleanze per la guerra e a giustificare con argomentazioni false e prive di fondamenti politici e scientifici la necessità di distruggere lo Stato islamico, innalzando il livello della tensione e militarizzando le città, nessuno di loro si pone in maniera concreta l'obbiettivo di evitare gli attacchi terroristici in Italia e in Europa.
Eppure, il modo sarebbe semplice. Basterebbe eliminarne le cause dirette procedendo con un approccio scientifico al problema, partendo cioè dai dati che ci sono. Come dice il comunicato dell'IS, che nessun mezzo di informazione della destra e della “sinistra” borghese ha pubblicato a riprova che l'oggettività, l'obiettività e il diritto di cronaca, nonché l'interesse per la sicurezza delle masse popolari sono pura favola quando per i governi si tratta di difendere la barbarie imperialista.
Un'iniziativa invece presa da “Il Bolscevico”, che fa della ricerca scientifica nel campo politico la base di ogni pubblicazione. Dal comunicato dell'IS che ha fatto conoscere qual è la vera motivazione dell'intervento armato dello Stato islamico a Parigi discende che la via per evitare atti terroristici in Italia è lì, sotto i nostri occhi.
Il comunicato dell'IS lo dice chiaramente: “Abbiamo bersagliato Parigi perché ha colpito i musulmani nella terra del Califfato con i loro aerei da guerra”. E continua: “La Francia e coloro che seguono la sua strada devono sapere che resteranno i principali bersagli dello Stato Islamico e continueranno a sentire l’odore della morte per avere condotto questa crociata, per avere insultato il nostro profeta, per sostenere la lotta all’islam in Francia e per avere colpito i musulmani nella terra del Califfato con i loro aerei da guerra, e che non hanno ottenuto nulla nelle maleodoranti strade di Parigi. Questo attacco è solo l’inizio della tempesta e un avvertimento per coloro che vogliono imparare dai loro errori”.
L'attacco a Parigi è, dunque, la diretta conseguenza della criminale guerra che la santa alleanza imperialista, della quale fa parte la Francia di Hollande, conduce contro lo Stato islamico. Finora quest'ultimo ha combattuto con le armi in pugno gli eserciti aggressori, che fossero americani o siriani, francesi o iraniani. Cosicché i paesi imperialisti potevano continuare a godere del privilegio di non essere toccati dalla guerra visto che il campo di battaglia si trova a migliaia di chilometri di distanza. Adesso non è più così. I combattenti antimperialisti dell'IS stanno portando le loro azioni militari nel cuore stesso dei paesi maggiormente impegnati nell'aggressione. Questi atti di guerra dell'IS noi li abbiamo definiti non condivisibili ma comprensibili.
Ecco perché se vogliamo che cessino gli attacchi terroristici in Europa bisogna allora che cessi la causa prima che li ha generati e li alimenta incessantemente, ossia i bombardamenti e l'aggressione allo Stato islamico.
Se invece non cesserà l'aggressione imperialista all'IS è facilmente prevedibile che gli attacchi armati in Europa continueranno, si intensificheranno e investiranno tutti i paesi della suddetta coalizione aggiungendo barbarie a barbarie.
I popoli europei, dunque, nei loro stessi interessi e sicurezza non hanno alcun motivo per appoggiare questa guerra di aggressione. Da un eventuale intervento militare aperto dell'Italia in questo macello imperialista otterremo solo svantaggi, finiremo per pagare sulla nostra pelle le conseguenze militari dei bombardamenti all'IS, subiremo la restrizione delle libertà borghesi, il perenne stato di emergenza, con l'aumento delle spese militari e la sottrazione di fondi ai servizi pubblici, alla sanità, alla scuola, ai trasporti, l'aumento della disoccupazione, la fame, la povertà.
Sono solo gli imperialisti che ne avranno il vantaggio, sperando di riprendersi la Siria, l'Iraq e la Libia, come se fosse il loro cortile di casa.
Il PMLI per amore delle masse italiane, vuole tenerle fuori dal macello imperialista. Ma sono esse che hanno in mano la chiave per impedire che vengano ridotte al silenzio, irregimentate e trascinate alla guerra. Accogliendo l'appello del PMLI, esse devono fare di tutto per impedire di essere spinte nel baratro della guerra imperialista e delle ritorsioni terroristiche. Nel loro interesse, devono mobilitarsi per richiedere l'abolizione dello stato di “Allerta2”, che già ora si ritorce contro di esse. Devono costringere il governo Renzi, presente in armi in Iraq e Afghanistan, e pronto a bombardare con i Tornado e i Droni lo Stato islamico nel territorio che questo ha strappato all'Iraq, a fermarsi. Deve mandare a casa questo governo che è una iattura per la sua politica interna ed estera.
E ciò facendo impediremo che il nostro Paese si macchi di un altro crimine imperialista, paragonabile con quelli di cui fu responsabile l'odiato regime mussoliniano e inoltre potrà sottrarre questo fiume di miliardi che alimenta la guerra per destinarlo al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro della popolazione.
 

25 novembre 2015