Piena intesa tra la destra e la "sinistra" borghese
Il parlamento francese approva lo stato d'emergenza
Varate leggi speciali fasciste

 
Il presidente francese François Hollande subito dopo gli attentati a Parigi del 13 novembre aveva proclamato lo stato d’emergenza che entro 12 giorni doveva essere confermato dal parlamento. Camera e Senato senza neanche attendere la scadenza prevista lo hanno approvato a larghissima magioranza il 19 e 20 novembre e lo hanno esteso per tre mesi.
Solo alcuni parlamentari socialisti e verdi hanno votato contro il documento che prevede misure speciali fasciste fatte passare dal governo di Manuel Valls sull'onda della fanfara patriottarda suonata per primo da Hollande nella "guerra al terrorismo".
La legge sullo stato d'emergenza risale al 1955, emanata per applicare misure repressive interne per contrastare la guerra di liberazione d’Algeria, attribuisce poteri eccezionali alla polizia fra i quali la regolamentazione della circolazione e del soggiorno delle persone, la chiusura di luoghi aperti al pubblico; i Prefetti possono imporre il coprifuoco nelle zone di loro competenza e applicare particolari controlli e censure sulla stampa, sottoporre a limitazioni le riunioni e le manifestazioni.
 
Così come avvenne nel novembre del 2005 con la legge n. 2005-1425 che decretava lo stato d'emergenza per la repressione della rivolta delle banlieues, la nuova legge varata dal parlamento conferma tra le altre la possibilità del Prefetto di proibire le manifestazioni e prevede per la polizia la possibilità di applicare il domicilio coatto extragiudiziario non solo "per attività pericolose provate - spiegava il premier Valls - ma anche per minacce fondate su elementi seri, oppure basate su comportamenti o frequentazioni, affermazioni o progetti”. Si potrà cioè essere fermati anche solo sulla base del semplice sospetto. Come i 118 messi in "domicilio coatto" il 14 novembre.
Fra le altre misure liberticide votate dal parlamento di Parigi vi sono quelle che permettono agli agenti di girare armati anche se fuori servizio, che consentono alla polizia di imporre il braccialetto elettronico senza il permesso finora necessario da parte del magistrato inquirente. Se la censura sulla stampa prevista dalla vecchia legge è soppressa viene introdotta la possibilità di bloccare i siti Internet e sciogliere gruppi o associazioni giudicati pericolosi.
Lo stato d’emergenza è stato modificato per “adattare il suo contenuto all’evoluzione delle tecnologie e delle minacce”, come aveva chiesto Hollande nel suo discorso alle camere riunite congiuntamente a Versailles. Uno stato d'emergenza in versione moderna, che non ne cambia la natura repressiva e fascista, e che comunque non è ancora quello che vorrebbe Hollande.
Il presidente francese intenderebbe inserirlo persino nel testo costituzionale del 1958 inserendo un articolo su un “regime civile di stato di crisi” che sia una via di mezzo tra stato d’emergenza e stato d’assedio, regolati dagli articoli 16 e 36. Il percorso di modifica della Costituzione non è né breve né semplice ma il governo socialista pensa di poter viaggiare spedito dopo aver avviato lo studio della riforma riprendendo proposte fatte dal Comitato presieduto dall’ex primo ministro di destra Eduard Balladur nel 2007.

25 novembre 2015