Al direttivo Filctem-Cgil di Pisa
Critiche al nuovo contratto dei chimici e alla propaganda dei governanti sui conflitti in corso
Cammilli: “Ritirarsi dalle guerre per far cessare gli attentati. La firma del contratto soddisfa solo la Confindustria”

Redazione di Fucecchio
Si è svolto martedì 17 novembre nei locali della Camera del Lavoro di Pisa il direttivo provinciale dei lavoratori del settore chimico-farmaceutico, tessile, abbigliamento e dell'energia (Filctem) della Cgil. La riunione è iniziata con un minuto di silenzio per ricordare i morti degli attentati di Parigi. Di quegli avvenimenti, nonostante non fossero all'ordine del giorno, inevitabilmente ne hanno parlato quasi tutti coloro che sono intervenuti al dibattito.
Il compagno Andrea Cammilli nel suo intervento ha sottolineato come quei morti, pur essendo vittime innocenti, sono la diretta conseguenza delle guerre fatte da Usa, Francia, Regno Unito, Italia e Russia in Medio Oriente e Africa: Siria, Iraq, Libia, Afghanistan e in tanti altri Paesi. L'unico modo per far cessare gli attentati è ritirarsi da queste guerre anche se, ha detto il compagno, difficilmente rinunceranno a salvaguardare i loro interessi economici, geopolitici e allo sfruttamento delle risorse di questi paesi. I popoli, i lavoratori, non hanno alcun interesse ad appoggiare questa guerra che fa unicamente gli interessi delle classi dominanti.
Dobbiamo dire che molti hanno lanciato accuse contro i governi europei e americano, respingendo la propaganda che vuol ridurre i conflitti internazionali a una lotta tra la democrazia e la barbarie ovvero i paesi islamici e tutti quelli che non accettano le regole imposte dagli occidentali.
Il resto della discussione si è incentrato sul rinnovo contrattuale della categoria. Cammilli ha esposto una critica circostanziata di una firma che ha soddisfatto soltanto i padroni e ha recepito in pieno il Jobs Act e il “nuovo modello contrattuale” voluto da Squinzi che riduce ai minimi termini il contratto nazionale e delega gli aumenti alla contrattazione e alla produttività aziendale. Federchimica e Farmindustria (le associazioni padronali) hanno ottenuto la restituzione dell'ultimo aumento del contratto in corso, risparmiato il pagamento della festività della Pasqua, la limitazione del diritto di sciopero attraverso le “clausole di raffreddamento dei conflitti”, mentre si dà sempre maggiore spazio agli enti bilaterali, alla previdenza e alla sanità integrativa, cioè privata.
Le critiche su questi e altri punti sono stati riprese da altri lavoratori. In particolare una delegata di un'azienda farmaceutica ha chiesto spiegazioni su questi cedimenti a Cardinali, lì presente a nome della Filctem nazionale. Costui, nelle sue lunghissime conclusioni, ha cercato di ribaltare l'impressione negativa generale espressa dalla sala cercando di farlo apparire come un “buon contratto approvato nelle assemblee con oltre il 90%”. Ci chiediamo dove sono state svolte queste assemblee, sicuramente non nella provincia di Pisa. Nonostante la sua filippica il dirigente sindacale non ha convinto i lavoratori.

2 dicembre 2015