Bombardamento mirato in Siria
Israele assassina leader Hezbollah con la complicità di Putin

Samir Kuntar, il libanese druso, ex militante del Fronte di Liberazione della Palestina e attuale leader di Hezbollah, è stato assassinato il 19 dicembre a Jaramana (Damasco), assieme ad altre otto persone, durante un attacco aereo mirato lanciato dai sionisti israeliani con la complicità degli imperialisti russi.
Kuntar era noto in tutto il mondo arabo. Aveva trascorso 29 anni in una prigione israeliana per aver preso parte, all’età di 16 anni, ad un attacco armato (nel 1979) a Naharia, nel nord di Israele, in cui erano state uccise quattro persone. Dopo la scarcerazione avvenuta nel 2008 in seguito a uno scambio di prigionieri tra Israele e Hezbollah, Kuntar era entrato a far parte della leadership del movimento sciita libanese.
Migliaia di sostenitori di Hezbollah e di altre organizzazioni libanesi e palestinesi hanno partecipato ai funerali di Samir Kuntar sepolto nel cimitero “militare” di al Rawdat Sayida Zeinab.
Israele non ha rivendicato ufficialmente il raid aereo su Damasco, tuttavia esponenti del governo Netanyahu, come il ministro delle costruzioni Yoav Gallant, e alcuni parlamentari hanno espresso soddisfazione per l’eliminazione di Kuntar.
“Gli israeliani si sbagliano se pensano di aver chiuso il conto con l’uccisione di Samir Kantar. Devono sapere che hanno aperto nuovi conti. Israele non ha ancora imparato la lezione, questa volta ha commesso la più grave delle stupidità”, ha avvertito Hashem Safieddine, dirigente di primo piano di Hezbollah che tra l'altro ha aggiunto: gli israeliani non possono aver lanciato i loro cacciabombardieri contro Damasco senza aver avvertito in anticipo il comando militare russo che opera in Siria. Mosca e Tel Aviv infatti hanno stabilito nelle scorse settimane un coordinamento per evitare “incidenti” nello spazio aereo siriano. Quando i russi cominciarono alla fine dell’estate i bombardamenti in Siria, il premier israeliano Netanyahu si precipitò a Mosca e ottenne da Putin il via libera a una intesa tra i due Paesi nei cieli della Siria. In sostanza i russi hanno garantito agli israeliani la continuazione dei loro raid contro Hezbollah e l’esercito siriano e così coprono con le loro formidabili difese antiaeree gli jet di Tel Aviv quando sorvolano la Siria e compiono i loro attacchi.

5 gennaio 2016