Comunicato stampa
No alla criminalizzazione degli studenti
Contestare i professori è legittimo

Il PMLI respinge la criminalizzazione degli studenti bolognesi che hanno osato contestare il professore guerrafondaio Angelo Panebianco e difende il diritto degli studenti a contestare i docenti.
Le autorità accademiche, i politicanti borghesi di destra e “sinistra” e i media di regime si sono scagliati contro gli studenti, demonizzandoli e accusandoli addirittura di squadrismo, minacciando provvedimenti disciplinari. Proprio il sindaco Merola e il rettore Dionigi parlano di attentato alla democrazia, proprio loro che hanno più volte invocato il manganello contro proteste, centri sociali e collettivi studenteschi. Nessuno di loro comunque ha avuto nulla da dire sulle posizioni filo-imperialiste e guerrafondaie di Panebianco, promotore della guerra in Libia, che se avrà luogo metterà a rischio la sicurezza del nostro popolo. Nulla peraltro impediva a Panebianco di confrontarsi alla pari con gli studenti, anziché fuggire.
Evidentemente si trova a suo agio solo nel compiacente salotto borghese del “Corriere della Sera”, al quale gli studenti non hanno invece accesso.
Tutto questo è comunque un'ulteriore dimostrazione del fatto che ci troviamo sotto un regime neofascista e interventista che non tollera il minimo dissenso ai suoi piani di guerra imperialista contro lo Stato islamico per spartirsi il Medio Oriente. Adesso si tratta di non limitarsi ad azioni di questo tipo ma impegnarsi per lanciare una grande e unitaria mobilitazione studentesca, veramente di massa, che lotti per fare dell'università pubblica un baluardo di pace e amicizia fra i popoli. Ma perché ciò sia possibile, è necessario che l'università sia governata dalle studentesse e dagli studenti.
La Commissione Giovani del CC del PMLI
26 febbraio 2016

2 marzo 2016