Missili cinesi nelle isole contese del Pacifico

 
Pechino ha dislocato batterie di missili nelle isole Paracel, nell'arcipelago del Mar Cinese meridionale sotto la sua giurisdizione dal 1974 rivendicato anche da Taiwan e Vietnam. La notizia è rimbalzata sui media dopo il lancio da parte della rete televisiva americana Fox che aveva mostrato le foto satellitari scattate sopra l'arcipelago. Nell'isola di Yongxing Dao dove erano già presenti una pista d’atterraggio e un radar di scoperta erano state dislocate due batterie con otto lanciatori e il sistema radar di guida di missili terra-aria HongQi HQ-9, con un raggio d'azione di 200 chilometri.
Gli Stati uniti protestavano ricordando che il presidente cinese Xi Jinping durante la sua visita nel settembre scorso aveva assicurato che la Cina non aveva intenzione di militarizzare il Mar Cinese Meridionale.
La protesta guidata dall'imperialismo americano continuava con le dichiarazioni del presidente Barack Obama che dal vertice dell'associazione dei paesi del sud est asiatico (Asean), convocato in California proprio sul tema principale della sicurezza del Mar Cinese Meridionale, sottolineava che "abbiamo discusso la necessità di passi tangibili nel Mar Cinese Meridionale per abbassare le tensioni, includendo lo stop a ulteriori rivendicazioni, nuove costruzioni e militarizzazione delle aree contese”. Il documento finale del vertice non menzionava la Cina ma era evidente che gli Usa imputavano a Pechino l'accelerazione dell militarizzazione dell'area, come se Washington non facesse altrettanto in altre parti dell'Asia.
A partire dall'avvio delle trattative con Seul per dislocare in Corea del Sud il sistema antimissili balistici THAAD, offerto dagli Usa per fronteggiare gli arsenali balistici nordcoreani ma schierati di fatto anche contro i vicini missili balistici cinesi.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese attraverso un comunicato affermava che la Cina ha il diritto di difendere il suo territorio nel Mar Cinese Meridionale mentre il ministro degli Esteri Wang Yi, senza smentire la presenza dei missili, sosteneva che “solo per limitata e necessaria autodifesa, la Cina ha realizzato strutture su isole e barriera corallina dove è stato dislocato personale cinese, in linea con autodifesa e autotutela che la Cina è autorizzata a perseguire sotto le leggi internazionali”.
Lo schieramento dei HongQi HQ-9 può essere certo una risposta anche alle "provocazioni" americane, alle operazioni navali condotte dagli Stati Uniti il 26 ottobre e il 30 gennaio scorsi quando le navi da guerra Lassen e Curtis Wilbur si sono avvicinate agli isolotti nell'arcipelago delle Paracel, ben dentro le 12 miglia nautiche del limite delle acque territoriali.
La militarizzazione delle Paracel è comunque soprattutto il naturale sviluppo della politica espansionista della superpotenza socialimperialista cinese nella regione.

9 marzo 2016