Intervento di Luca Chierico a nome del Comitato provinciale di Firenze del PMLI al congresso provinciale ANPI
Teniamo alta la bandiera dell'antifascismo e dell'antimperialismo
Se si vogliamo evitare rappresaglie terroristiche, bisogna smetterla di ingerirsi, bombardare e invadere. Se si vuole la pace, occorre riconoscere tutte le parti in causa e trattare con tutti

Ai partecipanti al Congresso provinciale di Firenze dell'ANPI
Care compagne e compagni, amiche e amici,
il Comitato provinciale di Firenze del Partito marxista-leninista italiano vi porge un caloroso saluto antifascista con l'invito a proseguire l’importante attività che svolgete nella nostra provincia per mantenere vivi gli ideali, gli insegnamenti e le tradizioni della Resistenza e dell’antifascismo.
Nella nostra città, conseguenti alle sue tradizioni antifasciste che le hanno fatto meritare la Medaglia d'Oro della Resistenza, occorre rilanciare in ogni occasione la lotta contro l'attuale dilagare di organizzazioni dichiaratamente fasciste, xenofobe e razziste, come Casapound, Casaggì e Forza nuova. Una problematica che deve spronarci a mantenere saldo il fronte unito antifascista contro chi non perde occasione per attaccarlo insieme al comunismo e agli ideali di progresso sociale e libertà.
Oggi tuttavia c'è anche un pericolo più subdolo e più difficile da riconoscere e combattere, ed è quello che muove dall'interno delle cosiddette istituzioni democratiche, e in particolare dalla “riforma” della Costituzione che abolisce il Senato e il bicameralismo perfetto e dalla legge elettorale ultramaggioritaria Italicum, imposte al parlamento con piglio e metodi autoritari dal governo Renzi, e che noi non esitiamo a definire controriforme di stampo neofascista e piduista.
Occorre opporsi con fermezza a questa restaurazione che di fatto dimostra come la Costituzione del '48 sia stata ormai fatta a pezzi dai governi e dai partiti borghesi.
Perciò prendiamo atto con soddisfazione che il Comitato nazionale dell'ANPI si sia schierato a favore del “No” al referendum popolare contro la legge elettorale Italicum.
Il nostro auspicio è che l'ANPI si schieri anche per il Sì al referendum contro le trivellazioni in mare. Le trivellazioni fanno parte di scelte energetiche sbagliate, che mettono a rischio la salute, la natura e l'ambiente pur di garantire profitti a alle multinazionali del settore.
Un altro dei tanti articoli già cancellati di fatto dalla Costituzione è l'articolo 11, quello che dice che l'Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Poco tempo fa ricorreva il 25° anniversario della prima guerra del Golfo, una guerra promossa dall'imperialismo americano a cui partecipò anche l'Italia di Andreotti, stracciando appunto per la prima volta l'articolo 11.
Quella guerra terrificante, i successivi 12 anni di embargo costati un milione di morti al popolo iracheno, e la nuova invasione imperialista di Bush figlio del 2003, con i governi fantoccio e le divisioni politico-religiose tra sciiti e sunniti fomentate dagli invasori per dominare meglio quel popolo, sono le cause che hanno portato alla nascita dello Stato islamico e all'incendio di tutta la regione.
Bisogna capire questo: è la barbarie dell'imperialismo che genera barbarie.
Di fatto l'Italia di Renzi sta preparando un altro intervento militare in Libia, dopo quello disastroso del 2011, insieme alle altre potenze imperialiste come USA, Gran Bretagna e Francia. Bisogna opporsi risolutamente a questa logica guerrafondaia e interventista, anche se viene contrabbandata per “guerra santa” allo Stato islamico.
Se si vuole la pace, se si vogliono evitare le rappresaglie terroristiche, non c'è altra strada che smetterla di ingerirsi, bombardare e invadere. Occorre lasciare che i popoli risolvano da soli i loro conflitti interni. Se li si vuole aiutare ci sono le Ong, come Emergency e altre, e l'accoglienza per i profughi e i migranti. Se si vuole la pace occorre riconoscere tutte le parti in causa e trattare con tutti, senza demonizzare pregiudizialmente nessuno. Altrimenti si alimenta solo la spirale guerra imperialista-terrorismo. Una terza via non esiste.
Teniamo alta la bandiera dell'antifascismo e dell'antimperialismo, stringiamoci intorno ai valori dell'Anpi, affinché siano di giusto orientamento per gli antifascisti e i democratici specie delle nuove generazioni.
Viva i partigiani e l'antifascismo!
 

30 marzo 2016