È il braccio destro di Guerini
Arrestato il sindaco PD di Lodi
Uggetti è accusato di turbativa di asta

A una settimana esatta dalla raffica di arresti e avvisi di garanzia che ha investito il presidente campano del PD Stefano Graziano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, il 3 maggio è finito in galera il sindaco di Lodi, Simone Uggetti, braccio destro del vicesegretario del PD Guerini con l’accusa di turbativa d’asta.
Secondo gli inquirenti della procura di Lodi, Uggetti ha aggiustato una gara d’appalto per la gestione delle piscine comunali per favorire una società “amica”, la Sporting Lodi.
Per la stessa inchiesta è finito agli arresti anche il rappresentante legale della Sporting di Lodi, Cristiano Marini.
Il sindaco di Lodi è una vecchissima conoscenza di Guerini. A vent’anni era un esponente di spicco della “sinistra” giovanile lodigiana. Tra l'altro è stato per dieci anni consigliere comunale (capogruppo dei Ds) e poi assessore all'Ambiente, Urbanistica, Mobilità Sostenibile e Attività Produttive durante i due mandati di Guerini sindaco (2006-2013). Ex bersaniano, ha fatto il suo ingresso nel “giglio magico” renziano tre anni fa quando il nuovo duce è salito fino al capoluogo lombardo per sostenere la sua candidatura a sindaco quando Guerini è diventato parlamentare.
"Pur davanti alla consapevolezza di realizzare degli illeciti - ha commentato il Gip di Lodi Isabella Ciriaco - gli indagati manifestano apertamente il fastidio derivante da chi denuncia a gran voce le loro condotte nefaste e contrarie alla legge e al primario interesse pubblico". Il motivo per cui la procura ha richiesto e il Tribunale ha riconosciuto la custodia cautelare in carcere per entrambi gli indagati è duplice. C'è il rischio di reiterazione dei reati, sia per il sindaco che per l'avvocato, ma soprattutto il pericolo di inquinamento probatorio. "L'inquinamento probatorio è stato già verificato nel corso delle indagini - hanno spiegato i Pubblici ministeri (Pm) di Lodi, Laura Siano e Sara Mantovani, durante la conferenza stampa - non ultima ma rilevante tra le condotte accertate c'era la formattazione di alcuni computer in uso agli indagati e allo stesso Comune".
L’inchiesta è partita nel marzo scorso in seguito alla denuncia della funzionaria comunale che stava predisponendo il bando. Il sindaco, a suo dire, più volte avrebbe interferito per far vincere la società rappresentata da Marini (le due piscine all’aperto, aggiudicate in gestione per 7mila e 500 euro, nel periodo estivo registrano 100 mila euro di utile). Secondo il gip di Lodi, Isabella Ciriaco, i due hanno "alterato il libero svolgimento della gara". La turbativa si è realizzata "attraverso il confezionamento del bando con l'espresso riconoscimento di punteggi che potessero in concreto favorire la Sporting Lodi e garantirle il buon esito dell'appalto".
Per quanto riguarda Uggetti, prosegue il Gip, si tratta di "un soggetto autoritario che riesce a imporsi sui soggetti intorno a lui" ed è in grado "di subordinare e intimidire i testimoni". Non solo: egli “Ha tradito l’alta funzione e l’incarico attribuitogli dai cittadini gestendo la cosa pubblica in maniera arbitraria e prepotente” e "Il ruolo pubblico gli ha consentito di intessere rapporti privilegiati con vertici politici e anche delle forze dell'ordine".
Per quanto riguarda la Sporting – hanno chiarito ancora i Pm - si trattava di una società di facciata che aveva dietro di sé la Wasken Boys, società più nota che i due indagati avrebbero preferito non comparisse nella vicenda "in quanto più nota al pubblico e quindi suscettibile di attirare maggiori critiche e controlli". Oltre a essere accusato di "inquinamento di prove", Uggetti ha fissato un incontro con il colonnello Benassi, comandante provinciale della Finanza: "finalizzato certamente a carpire - sono le parole del Gip - informazioni sulle indagini in corso". Ma anche con l'intento di "screditare il possibile concorrente escluso che sapeva essere un suo possibile denunciante".
Alla fine il sindaco ottiene il suo obiettivo. Col bando preconfenzionato per la Sporting Lodi, partecipa alla gara solo un'altra società. La base d'asta, di 5000 euro, si alza di pochissimo, solo fino a 7500, per un appalto che garantisce ricavi anni da circa 300 mila euro.
E mentre Guerini con faccia tosta si arrampica sugli specchi per difendere il suo compare di partito definendo Uggetti “persona corretta e limpida", le cronache giudiziarie invece confermano che, da Mafia capitale, allo scandalo del petrolio, dal voto di scambio in Campania, Calabria e Sicilia, agli appalti truccati, il governo Renzi e i vertici del PD sono dentro fino al collo nel verminaio di mafiopoli e tangentopoli.

11 maggio 2016