Il nuovo zar Putin istituisce un esercito personale
Il compito principale della Guardia nazionale è reprimere le manifestazioni non autorizzate

 
Il presidente russo Vladimir Putin ha personalmente annunciato lo scorso 5 aprile la creazione di un nuovo organo di sicurezza, la Guardia nazionale, alle sue dirette dipendenze col compito di partecipare al mantenimento della sicurezza pubblica e delle emergenze, oltre al contrasto del terrorismo internazionale, del narcotraffico e della criminalità organizzata; parteciperà alla difesa territoriale della Federazione, alla protezione di siti e cargo importanti e insieme all’Fsb, i servizi segreti, controllerà le frontiere della Federazione russa. Ma il suo compito principale, come ha precisato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, è reprimere le manifestazioni di protesta non autorizzate.
Il nuovo zar Putin, dopo un incontro con il ministro degli Interni, Vladimir Kolokoltsev, e altri responsabili della sicurezza nazionale ha spiegato che la nuova formazione nascerà dalla fusione delle truppe dipendenti dal ministero degli Interni, quelle dedicate agli interventi in caso di calamità e grandi rischi, con gli Omon, le squadre di polizia anti-sommosa e le Sobor, le squadre di intervento rapido. Nella struttura del minisero degli Interni saranno invece inglobate le forze dell’agenzia per la lotta alla droga, Fskn, e quelle del Servizio immigrazione, Fms.
La Guardia nazionale, guidata dall’ex capo della guardia presidenziale e vice ministro degli Interni Viktor Zolotov, sarà composta inizialmente da almeno 430 mila uomini, i 200 mila del ministero degli Interni e i 230 mila soldati delle unità speciali Omon e Sobor. Le forze degli Interni, impegnate attualmente in “un ruolo importante nel mantenimento dell’ordine e del rispetto della legge nel Nord del Caucaso”, portano in dotazione i loro mezzi corazzati, aerei, unità navali e genieri.
Nel testo della legge per la costituzione della nuova forza che il governo russo ha depositato in parlamento si afferma che i componenti della Guardia nazionale
potranno aprire il fuoco a vista e arrestare presunti colpevoli di reati, “ricorrere alla forza fisica, a strumenti speciali quali manganelli o lacrimogeni o alle armi senza preavviso se l’attesa a farlo costituisce una minaccia immediata per i russi o per gli agenti stessi”. Potranno usare “mezzi speciali”, dai cannoni ad acqua ai mezzi corazzati, contro proteste di massa o altre "azioni illegali" che disturbano il traffico o il normale svolgimento della vita quotidiana. Potranno entrare nelle abitazioni private, fermare sospetti o verificare documenti o veicoli, come peraltro già agiscono contro il "terrorismo" nella regione del Caucaso le Forze del ministero degli Interni. La Guardia nazionale sarà di fatto l'esercito personale di Putin contro oppositori e proteste di piazza.
 
 
 

25 maggio 2016