Volantino del PMLI.Piemonte per la manifestazione dei metalmeccanici del 9 giugno
Viva lo sciopero generale degli operai metalmeccanici
Che la classe operaia si ponga alla guida delle masse popolari contro il capitalismo per il socialismo

Il Partito marxista-leninista italiano saluta le operaie e gli operai metalmeccanici in sciopero per il rinnovo del contratto nazionale. Mai come in questo momento la classe operaia è stata sotto attacco da parte del capitalismo, sostenuto e foraggiato dal nero governo del neoduce Renzi. Federmeccanica e Assistel non intendono concedere alcun incremento salariale per tutto il 2016 – a loro dire – per recuperare gli aumenti del dicembre 2012, considerati dai padroni eccessivi in quanto definiti in base a una previsione di crescita dell’inflazione che è poi risultata, nei fatti, superiore all’inflazione effettivamente realizzatasi. I capitalisti e le loro associazioni padronali in realtà non si stanno limitando a negare ogni tipo di aumento salariale. Forti della sponda loro offerta dal governo del Berlusconi democristiano Renzi si stanno spingendo ben oltre.
La vera posta in gioco è la stessa esistenza o meno del contratto nazionale! I padroni stanno spudoratamente sabotando ogni forma di accordo così da giustificare l’intervento diretto del governo Renzi che ha più volte annunciato un decreto che riguarda i livelli di contrattazione, eliminando di fatto il livello nazionale. A essere messo in discussione è quindi lo stesso modello contrattuale, fondato sui due livelli di contratto, e lo stesso valore del contratto nazionale quale reale strumento di tutela dei salari e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori nei posti di lavoro.
I capitalisti stanno cercando di sottrarre al proletariato tutti i diritti che ha conquistato sul campo in anni di lotte e, nel fare ciò, intendono dare piena applicazione al Jobs Act del neoduce Renzi. Come del resto ebbe ad affermare il grande maestro del proletariato internazionale Engels: “Chi sfrutta i lavoratori non s'arresta fino a che rimane un muscolo, un nervo, una goccia di sangue da sfruttare ".
La mobilitazione deve proseguire fino a quando non si sarà ottenuto il rinnovo – e con esso la piena legittimazione – del contratto. Questo però non basta, è necessario alzare il tiro. In luogo a semplici manifestazioni regionali, frammentate e poco incisive, le organizzazioni sindacali devono immediatamente proclamare un grande sciopero generale con una manifestazione nazionale direttamente sotto palazzo Chigi. Nel fuoco della lotta, la classe operaia italiana – e le operaie e gli operai metalmeccanici ne sono la parte più avanzata – deve porsi alla guida delle masse popolari italiane. Il capitalismo, la causa di tutte le sciagure, deve essere spazzato via e l’unico mezzo per farlo è la rivoluzione proletaria, l’unica che possa assicurare alla classe operaia il socialismo e il potere politico. Le sole rivendicazioni salariali e contrattuali non bastano. Il proletariato deve conquistare il potere politico che gli spetta di diritto in quanto è la classe che produce l’intera ricchezza del Paese.
Per fare questo occorre un partito rivoluzionario che sappia attrarre a sé tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori. In Italia questo partito esiste ed è il PMLI che ha al suo attivo quasi mezzo secolo di lotte al servizio del proletariato. Gli operai e i lavoratori che ancora non lo conoscono, oppure che lo conoscono solo superficialmente, devono studiarlo attentamente e devono confrontarsi con esso. Dopo avere verificato che ha le carte in regola di vero Partito marxista-leninista, di unica vera alternativa al degenerato sistema capitalistico, devono dargli tutta la loro forza così da fare divampare la lotta di classe contro il capitalismo per il socialismo!
Partito marxista-leninista italiano - Piemonte
9 giugno 2016

8 giugno 2016