Nei grandi comuni dove si è votato
Rincarate anche del 300% le tasse locali

Negli ultimi cinque anni nei circa 1.300 comuni, tra i quali grandi metropoli come Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Cagliari, in cui si è votato il 5 giugno, le tasse locali, da quelle sulla casa, ai rifiuti, all’addizionale Irpef, sono rincarate fino al 300% e il salasso complessivo nel corso degli ultimi tre anni è stato di ben 7 miliardi.
E' quanto emerge da uno studio pubblicato sul quotidiano “la Repubblica”, che ha chiesto alla Uil servizio politiche territoriali di valutare quanto e come sono aumentate le imposte nel corso degli ultimi 5 anni dal 2010 al 2015 nelle sei grandi città al voto prendendo come base una “famiglia tipo” composta da 4 componenti, con un reddito complessivo Irpef dei due coniugi di 42 mila euro, una casa di proprietà di 80 metri quadri e rendita catastale di 650 euro più una seconda casa ereditata con rendita catastale di 550 euro.
Dai dati emerge chiaramente che a causa della macelleria sociale imposta dal nuovo duce Renzi e perseguita da tutte le ammnistrazioni locali sia di centrodestra che di “centro-sinistra” che quasi ovunque hanno applicato le aliquote massime e spesso all'aumento delle imposte hanno aggiunto anche il taglio dei servizi essenziali a cominciare dalla sanità, trasporti e mense scolastiche, la pressione fiscale ha raggiunto livelli record ed è divenuta ormai insostenibile per le masse popolari.
A Napoli , ad esempio, guidata dal 2011 dalla giunta arancione di Luigi De Magistris che si vanta fra l'altro di aver “risolto il problema dei rifiuti a Napoli” ma si guarda bene dal dire sulla pelle di chi è stato raggiunto questo obiettivo: la tariffa sui rifiuti è tra le più alte d’Italia. Per la “famiglia tipo” presa in esame dallo studio della UIL il costo è pari a 436 euro all’anno; mentre l’addizionale comunale Irpef è stata rincarata per due volte fino a raggiungere il tetto dello 0,8 per cento. Il rincaro complessivo ammonta a ben il 60 per cento in cinque anni con un costo medio per famiglia di 336 euro all’anno. Aumenti record anche per le tasse sulla seconda casa dove si è passati a pagare da 404 euro del 2010 a 979 del 2015 con un incremento del 142,3 per cento.
Dunque, altro che “rivoluzione”! Grazie a De Magistris la “famiglia tipo” napoletana è oggi tra le più tartassate d’Italia e paga ben 2.011 euro all’anno di tasse comunali.
Analoga situazione si registra a Milano governata dalla giunta Pisapia dal 2011, dove la tassa sui rifiuti è cresciuta del 57,6 per cento passando dai 210 euro medi annui a famiglia ai 331 euro dello scorso anno. Per quanto riguarda l'addizionale Irpef locale dal 2011 le aliquote sono state ritoccate per tre volte e si è arrivati all’attuale 0,8 per cento. Mentre sul fronte delle seconde case il costo fiscale è quadruplicato arrivando a superare i 1.000 euro all’anno.
A Roma invece di far pagare i debiti del Campidoglio ai ladri di Mafia capitale la giunta dimissionaria di Marino ha applicato l’addizionale Irpef più alta d’Italia, pari allo 0,9 per cento e la “famiglia tipo” fra Irpef, rifiuti e seconda casa, arriva a pagare 1.962 euro all’anno. Infatti per quanto riguarda la tassa sui rifiuti negli ultimi cinque anni, sia con Alemanno che con Marino, l'incremento è lievitato costantemente e ha raggiunto il livello record del 12,4 per cento. Sul fronte della seconda casa le aliquote sono state sempre fissate al massimo consentito dalla legge e oggi sono all’11,4 per mille.
Lacrime amare anche per la “famiglia tipo” di Torino , guidata dal neopodestà piddino Piero Fassino, dove la tassazione locale è pari a 1.797 euro all’anno. L’incremento complessivo per famiglia è stato del 135,2 per cento in cinque anni. Nel 2012 l’addizionale Irpef è stata aumentanta allo 0,8 per cento e l'incrementando medio in cinque anni è stato di ben il 60 per cento. In forte crescita anche la tassa sui rifiuti : +26,6 per cento in cinque anni. Mentre la tassazione sulla seconda casa che nel 2010 era al 6 per mille (un punto sotto l’aliquota massima consentita) in seguito all'introduzione dell’Imu nel 2012 è cominciata a lievitare a dismisura fino a raggiungere il 10,6 per mille attuale.
Nella Bologna del renziano Merola la tassazione Irpef registra una crescita del 14,3 per cento con un esborso per famiglia di circa 336 euro all'anno. La tassa sui rifiuti in costante aumento anno per anno ha raggiunto la soglia record di 2,86 euro al metro quadrato con un incremento quinquennale del 15,7 per cento. Mentre sulle seconde case l’incremento è stato del 142,3 per cento e si arriva a pagare per una casa di modeste dimensioni fino a 979 euro annui contro i 404 del 2010.
A Cagliari , guidata dall'imbroglione politico di SEL, Massimo Zedda, il salasso per famiglia (tra rifiuti, addizionale locale Irpef e seconda casa) raggiunge i 1.772 euro all'anno. L’incremento delle tasse locali nel quinquennio è stato del 93,9 per cento. L’addizionale Irpef si paga per scaglioni a partire dallo 0,66 per i redditi fino a 15 mila euro fino allo 0,8 per quelli oltre i 75 mila. L'incremento record si è avuto sulla tariffa per i rifiuti ed è stato pari ad oltre il 100 per cento nel periodo che va dal 2010 al 2013.

8 giugno 2016