Comunicato stampa dell'Organizzazione isola di Ischia del PMLI sulla chiusura di cardiologia dell'Ospedale Rizzoli
Torneremo in piazza se De Luca continua a fare orecchie da mercante
Grandiosa e storica manifestazione tra Casamicciola e Lacco Ameno

La grandiosa manifestazione di piazza del 28 luglio, promossa dal CUDAS (Comitato Unitario per il Diritto alla Salute Isola d’Ischia), che ha visto circa cinquemila persone percorrere sotto un sole micidiale, la strada che unisce Casamicciola e l’Ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, resta impressa nella storia civile dell’isola.
Rivendicazioni chiare e precise sono state scandite dalle masse e dalle numerose associazioni che hanno aderito al Comitato, per sottolineare in particolare, il fallimento della politica di "centro-destra" e di "centro-sinistra” e l’incapacità dei sindaci che, tra l’altro, loro malgrado hanno sfilato dietro uno striscione con la scritta “siamo gestiti da cavolfiori”.
Quella protesta ha registrato un primo risultato: ha costretto il nuovo direttore dell’ASL Napoli 2, Antonio D’Amore, a sbarcare a Ischia. Una presenza che ha messo a nudo l’atteggiamento parolaio, arrogante e prepotente tipico di un personaggetto al seguito del governatore campano De Luca. Col silenzio squallido e vergognoso di oltre centoventicinque politici presenti nei sei comuni dell’isola, ha incontrato i sindaci dell’isola, non nella sala comunale del comune capoluogo, ma in una riunione dal sapore squisitamente balneare, nell’albergo di proprietà della famiglia di quel sindaco d’Ischia, reduce dall’esperienza vissuta a Poggioreale per l’affare Concordia.
Come si addice al più incallito esponente della politica reazionaria e fallimentare, D’Amore ha avuto parole sprezzanti per la manifestazione, ha bacchettato i sindaci che vi hanno partecipato, tra l’altro come “cavolfiori”, e ha venduto alla stampa locale, progetti e sogni per una sanità che in realtà, a Ischia, fa acqua da tutte le parti.
L’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI pretende dal presidente della giunta campana Vincenzo De Luca risposte concrete non solo per i cinquemila scesi in piazza, ma per le 300 mila persone che hanno affollato l’isola durante il periodo estivo e che chiedono a gran voce:
- il ripristino del PSAUT di Ischia
- una sistemazione decorosa del reparto oncologico
- la riapertura della SIR per evitare i gravissimi disagi dei malati mentali
- l’ampliamento e l’ammodernamento dell’Ospedale Rizzoli costruito negli anni 60 e ormai obsoleto, in preda ad una serie di criticità di cui sia D’Amore, che De Luca e gli imbelli sindaci dell’isola dovrebbero vergognarsi: impiantistica scadente, pavimentazioni inadeguate con infestazioni di topi, formiche e scarafaggi, ascensori in continua manutenzione, carenza di personale medico, mancanza di personale infermieristico, di anestesisti, assenza di medicherie decenti e adeguate, di box in alcuni reparti, di privacy, di sedie a rotelle e barelle; tutto questo mentre un progetto di ammodernamento dell’Ospedale è stato dimenticato da dieci anni e il governatore sbandiera la disponibilità di miliardi di euro per la sanità.
Se Vincenzo De Luca continua a fare orecchie da mercante, i marxisti-leninisti dell’isola d’Ischia invitano il CUDAS e la popolazione a ritornare in piazza con una presenza più imponente, che insegni a D’Amore & C. che il popolo è sovrano, che il diritto alla salute è costituzionale e che strumentali sono solo le chiacchiere fumose e di sapore elettorale di certi personaggetti.
L’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI
Ischia, 23 agosto 2016
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Il comunicato è stato rilanciato dal quotidiano locale Il Dispari
 
 
 
 

31 agosto 2016