Indagato il sottosegretario De Filippo (PD) per aver favorito un imprenditore

Per la seconda volta in pochi mesi il sottosegretario al ministero della Salute Vito De Filippo (Pd), ex presidente della Regione Basilicata, già condannato nel 2015 dalla Corte dei Conti di Potenza a risarcire 2.641 euro alla Regione per l’uso indebito dei fondi di rappresentanza, è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Potenza.
Dopo il suo coinvolgimento nello scandalo del petrolio in Basilicata, questa volta il boss piddino è accusato di induzione indebita nei confronti di Vito Bochicchio, veterinario del servizio pubblico, per lo sblocco di una pratica da 800 mila euro, relativa all'indennità per l'abbattimento di 1.921 maiali del suo amico Donato Curcio, imprenditore e titolare di un allevamento di suini.
"Solo tu - dice Curcio a De Filippo nel corso di una intercettazione - puoi cercare di mediare su una situazione molto, molto importante... con il comune amico... voglio dire... il servizio veterinario, insomma tu sai che è successo un grosso casino... Prima che si proceda, denunce personali... queste cose, io penso che tu puoi dare una valutazione alla cosa (...) perché tu sei l'unico all'altezza del co... sia come persona, sia come conoscenza della materia...".
Una richiesta a cui De Filippo dà immediato seguito e fissa un appuntamento col Bochicchio. Il colloquio viene intercettato e acquisito agli atti dell'inchiesta dagli inquirenti che annotano: “a seguito dell'ascolto della predetta conversazione la polizia giudiziaria organizzava un servizio di osservazione, controllo e pedinamento nei pressi del bar". Si scopre che De Filippo dice a Curcio: "Ci dobbiamo incontrare con Bochicchio, tutti e tre, nel fine settimana...".
Insomma il recidivo De Filippo è sempre pronto a dare una mano agli “amici”. Si tratti dell'allevatore di maiali o dell'assunzione all'Eni del figlio dell’ex sindaco di Corleto Perticara Rosaria Vicino, anche lei del PD, arrestata il 31 marzo insieme a cinque funzionari del centro oli dell’Eni di Viggiano.

12 ottobre 2016