Risoluzione dell'Organizzazione di Viggiù del PMLI sul discorso di Scuderi da “Marx a Mao”
Leggiamo, studiamo, applichiamo e diffondiamo il discorso di Scuderi per educare le nuove e vecchie generazioni al marxismo-leninismo-pensiero di Mao e alle battaglie attuali

Il Centro del PMLI ha invitato le istanze di base a redigere una Risoluzione sul discorso del compagno Giovanni Scuderi “Da Marx a Mao”. Lo stesso Centro ci ha trasmesso alcune Risoluzioni che danno una idea precisa della sintonia ideologica e politica che esiste tra la base del Partito e il Comitato centrale con alla testa il compagno Giovanni Scuderi.
 
Dopo aver attentamente letto e studiato il testo del discorso tenuto dal compagno Giovanni Scuderi alla Commemorazione di Mao nel 40° anniversario della scomparsa, i militanti dell'Organizzazione di Viggiù del PMLI esprimono il loro plauso a questo preziosissimo documento che in un sol colpo ci pone di fronte ad una analisi lucidissima della storia del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, della storia del nostro grande Partito e della strada che dobbiamo seguire per renderlo sempre più granitico e radicato.
Il compagno Scuderi con semplicità e passione ha saputo introdurci nella conoscenza della nostra storia, la storia di tutti i sinceri comunisti, che nasce con Marx ed Engels i fondatori del socialismo scientifico e della teoria della Rivoluzione Socialista e della dittatura del proletariato, un patrimonio, culturale e scientifico che anni dopo trovò la sua reale applicazione grazie ai bolscevichi di Lenin con la Rivoluzione d'Ottobre, e Stalin con l'edificazione dell'URSS il primo Stato socialista al mondo. Fu infine Mao che difendendo Stalin e il socialismo realizzato dagli attacchi dei revisionisti moderni ha saputo dare un ulteriore sviluppo scientifico al marxismo-leninismo regalandoci quello straordinario movimento di massa che fu la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, una rivoluzione nelle condizioni del socialismo e della dittatura del proletariato, che fece tremare i revisionisti cinesi e di tutto il mondo e che ancora oggi è vista, insieme a Mao, come fumo negli occhi dai revisionisti e falsi comunisti che osano, per ingannare le masse, addirittura spacciarsi per marxisti-leninisti alzando i vessilli di Lenin e Stalin, guardandosi bene però, come ci spiega argutamente Scuderi, dal prendere anche Mao come loro figura guida.
Scuderi traccia magistralmente il filo rosso che collega i cinque Maestri del proletariato internazionale l'uno all'altro ed essi al PMLI unico Partito in Italia che da quasi quarant'anni malgrado gli attacchi della borghesia dei fascisti e dei revisionisti non ha mai ammainato la bandiera dei Maestri e del socialismo. Ci fa comprendere che quelle battaglie che affrontiamo noi oggi contro i falsi amici del proletariato e del socialismo, sono le stesse battaglie che si protraggono da oltre un secolo all'interno del movimento operaio internazionale.
Proprio prendendo ad esempio gli insegnamenti dei cinque Maestri e applicandoli alla sua realtà concreta il PMLI ha saputo svilupparsi e crescere a livello nazionale su tutti i fronti della lotta, sia quella interna di formazione e consolidamento del Partito, sia esterna contro il capitalismo, l'imperialismo, il fascismo, la borghesia e i suoi governi, i revisionisti e i vari lacchè.
Seguendo questi insegnamenti il PMLI ha saputo apportare al marxismo-leninismo-pensiero di Mao contributi importanti, utilizzandolo in maniera scientifica e non dogmatica e adattandolo alle esigenze tattiche della lotta nel nostro Paese su vari fronti. Uno di questi, quello elettorale astensionista in chiave di indebolimento delle istituzioni borghesi, vede proprio nei falsi comunisti e nei revisionisti, sostenitori accaniti del parlamentarismo e della via italiana al socialismo, i più feroci accusatori del PMLI. Essi in maniera dogmatica strumentalizzano Lenin e le sue parole espresse nell'opera “L'estremismo malattia infantile del comunismo” dove il grande Maestro del proletariato sosteneva nella tattica dei bolscevichi l'utilizzo obbligatorio del parlamento. Il problema di fondo che allora aveva Lenin, e tutti gli autentici marxisti-leninisti del mondo, era quello di stabilire una tattica elettorale che fosse in grado di dimostrare alle masse arretrate la natura del parlamento borghese e di spingerle alla lotta rivoluzionaria per abbattere il parlamento e realizzare il socialismo, in Italia questo problema ora come ora non esiste più visto che sempre di più le masse spontaneamente si astengono alle elezioni delegittimando il parlamento, anche se ideologicamente non hanno ancora compreso la sua natura di classe.
Scuderi ci sollecita a vivere nella piazza, in quanto essa è il nostro ambiente naturale. Nelle piazze, nelle contrade, davanti alle fabbriche e alla scuole i marxisti-leninisti hanno la possibilità di entrare in contatto diretto con le masse, di ascoltarne le esigenze, le rivendicazioni, le difficoltà, hanno la possibilità di analizzare in presa diretta quali sono i bisogni del proletariato e del popolo e elaborare di conseguenza la sua piattaforma rivendicativa in base alle esigenze concrete. Indagare e documentarsi, questo dev'essere l'agire dei marxisti-leninisti, questo ci insegnano il compagno Scuderi e i Maestri del proletariato internazionale.
La battaglia per il NO alla controriforma del Senato, che Scuderi ha giustamente definito “una battaglia storica antifascista”, dovrà essere per noi marxisti-leninisti terreno di battaglia per mettere in pratica questi insegnamenti, immergerci tra le masse e propagandare tra di esse la nostra posizione antifascista e antigovernativa, chiamarle alla lotta per rovesciare il governo fascista e piduista del nuovo duce Renzi.
Leggiamo, studiamo, applichiamo e diffondiamo il discorso di Scuderi per educare le nuove e vecchie generazioni al marxismo-leninismo-pensiero di Mao e alle battaglie attuali.
Tutto per il PMLI, il proletariato e il socialismo.
Al servizio del Partito!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
 
 

19 ottobre 2016