La corruzione dilaga anche a Pisa e in Toscana da sempre governate dal PD
Il “People mover” di Pisa nell'inchiesta sulle mazzette negli appalti

Dal nostro corrispondente della Toscana
 
"Un modello di mobilità per tutta la Toscana, un'opera strategica per la città di Pisa e per l'intera Toscana. Un'infrastruttura che mette in collegamento l'aeroporto con la stazione ferroviaria, con un parcheggio scambiatore e piste ciclabili, riuscendo quindi ad integrare trasporto su ferro, su gomma e su bicicletta. Si tratta di un esempio di quello che vogliamo che sia la mobilità Toscana". Era il gennaio 2016 quando l'assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli, ha effettuato un sopralluogo sul cantiere del “People Mover”, accompagnato dal sindaco di Pisa, Marco Filippeschi (PD), dall'assessore comunale ai Lavori pubblici, Andrea Serfogli, e dai vertici di Pisamo (la ditta privato-pubblico dei trasporti di Pisa).
È di questi giorni la notizia che anche i lavori al People Mover di Pisa sono finiti sotto inchiesta della Procura di Roma, come la Tav Milano-Genova e il 6° Macrolotto dell'A3 Salerno-Reggio Calabria.
L'importo per questo progetto è stimato in 71 milioni di euro e la Regione Toscana ha investito 21 milioni di euro (di fondi europei) su questa infrastruttura. La società concessionaria di progetto, Pisamover Spa, vede la partecipazione nel capitale di Leitner Spa, di Condotte d'Acqua Spa e di altre società (Inso Spa e Condotte Investimenti Infrastrutturali Srl) del Gruppo Condotte d'Acqua. Parte del progetto è finanziato da Mps Capital Services e Iccrea Bancaimpresa per oltre 40 milioni.
Il Peolple Mover è una navetta su rotaia che metterà in collegamento l'aeroporto Galileo Galilei con la stazione ferroviaria della città. I convogli sono composti da tre cabine e sono stati costruiti da Leitner, azienda di Vipiteno. Viaggeranno grazie a carrelli al cui sviluppo ha collaborato anche l'Università di Pisa, con il Dipartimento di ingegneria civile e industriale. Il progetto di collegamento People Mover funziona con un sistema con tecnologia a fune su rotaia, ossia un impianto dotato di due convogli composti da 3 moduli intercomunicanti, con funzionamento a "va e vieni" tra le due stazioni. Un progetto che ingrasserà anche Toscana aeroporti Spa che gestisce l'aeroporto di Pisa.
L'intreccio di nomi non facilita la comprensione dei soggetti coinvolti in questo affare di corruzione e di mangia mangia da parte dei pescecani capitalisti. Chi ha dato la commessa del progetto People mover è Pisamo, l'azienda di mobilità del Comune di Pisa. L'azienda che gestisce la commessa è Pisamover, un'associazione di imprese fra Leitner spa, Condotte d'Acqua, Inso e Agudio spa, tutte società che lavorano a livello internazionale.
L'ex direttore dei lavori del People mover di Pisa, Giampiero De Michelis con i vertici di Pisamover è accusato di corruzione, di aver violato i suoi doveri di imparzialità inserendo nello Stato di avanzamento lavori (Sal) dell'agosto 2015 opere non completamente ultimate o progettualmente carenti e di aver omesso, nel dicembre 2015, di applicare le penali previste per i ritardi nell'esecuzione dell'opera. Il tutto in cambio della promessa da parte del contraente Pisamover di affidare servizi di progettazione e assistenza agli impianti a società riconducibili a De Michelis e al suo socio Domenico Gallo. Sono agli arresti domiciliari per corruzione il presidente Mariano Aprea, il project manager, direttore del cantiere e direttore della sicurezza Michele Firpo e il funzionario Pacifico Belli, tutti di Condotte d'Acqua che ha numerose società controllate in tutto il mondo.
De Michelis, con una lettera indirizzata al sindaco di Pisa Filippeschi alla fine di dicembre 2015 gettava sospetti sulla gestione di appalti e subappalti ma anche ombre sullo svolgimento di alcune lavorazioni della metropolitana di superficie che collegherà l'aeroporto alla stazione ferroviaria.
Ma Comune e Pisamo respinsero le accuse e informarono subito la magistratura pisana cosa che invece non fece De Michelis che fu licenziato dalla sua ditta Sintel engineering (società che ha cantieri edili in tutta Italia). L'ex direttore dei lavori accusò la società di averlo “silurato” perché si era rifiutato di controfirmare la rendicontazione dei lavori "dopo la modifica delle schede contabili" per mascherare alcune inadempienze e non perdere i finanziamenti europei.
De Michelis è ora accusato anche di aver tentato di ricattare l'amministratore delegato della Sintel, Giandomenico Monorchio, figlio dell'ex ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio, minacciando di rivelare presunti illeciti compiuti da Monorchio e dai vertici di Condotte Spa e di Impregilo (altra holding nota per affari illeciti) ai magistrati di Firenze titolari dell'inchiesta “Sistema” sulle direzioni lavori di grandi opere.
Su tutta l'inchiesta non una parola da parte del rampante governatore della Toscana Enrico Rossi che anzi sul progetto aveva affermato: "un'opera di dimensione europea che non ha niente da invidiare a quelle delle città continentali più avanzate. È la dimostrazione che non scherzavamo quando abbiamo deciso di dirottare qui un finanziamento europeo straordinario di 21 milioni di euro, che sono stati ben allocati e ben spesi”. Eppure il PD da sempre governa la regione e la provincia e il comune di Pisa.
L'inchiesta è all'inizio, ma è l'ennesima conferma di quanto siano voraci i pescecani capitalisti per trarre il massimo profitto a discapito delle reali e urgenti necessità del proletariato e delle masse popolari.

2 novembre 2016