Carrai, braccio destro di Renzi, ha forti legami economici e politici con i sionisti-nazisti israeliani
Nel suo giro anche Ledeen, una spia del Mossad, secondo Washington

Di pari passo con la scalata del nuovo duce Renzi verso Palazzo Chigi, iniziata nel 2009 alla Provincia di Firenze, poi come sindaco della città, segretario del PD e quindi premier, anche il potere e il successo delle aziende del suo braccio destro Marco Carrai, che lo ha sempre sostenuto e finanziato fin dal primo “Big bang” alla Leopolda, sono cresciuti a dismisura.
In pochi anni il caro amico “Marchino” fedelissimo del “Giglio magico” renziano, grazie ai suoi forti legami politici ed economici con i sionisti-nazisti israeliani e coi circoli massonici e finanziari americani e inglesi, ha creato dal nulla società che fatturano milioni di euro all'anno ed è diventato in poco tempo uno dei lobbisti più potenti a livello internazionale.
Carrai ha collezionando una serie sterminata di partecipazioni azionarie, presidenze di municipalizzate, società, consigli di amministrazione. Da alcuni mesi ha cercato invano di nominarlo alla nuova struttura di cyber security formata da una ventina di 007 distaccati tra Guardia di Finanza e servizi segreti Aise e Aisi, col compito di vigilare sulla cyber sicurezza nazionale che non sarà più svolto dal Nucleo operativo fino ad oggi guidato dal generale Carmine Masiello, consigliere militare della presidenza del Consiglio.
La nomina di Carrai (che potrebbe diventare esecutiva in caso di vittoria del Sì al referendum costituzionale) per il momento è stata bloccata in seguito alle proteste da parte degli addetti ai lavori sulle reali competenze tecniche di “Marchino” e di coloro che, nel governo, temono che Carrai possa invadere il loro campo di competenza, prima fra tutti il sottosegretario Marco Minniti, che ha la delega ai servizi segreti, e Luca Lotti, lo specialista di 007 e barbe finte.
Carrai con Renzi è diventato anche uno dei lobbisti più potenti a livello internazionale al punto che fu proprio lui, con la scusa di essere presidente dell’aeroporto di Firenze, ad accogliere nell'agosto del 2015 il nazista-sionista premier israeliano Benjamin Netanyahu durante la sua visita nella città gigliata.
Particolarmente inquietante in tal senso è anche la partecipazione di Carrai nel consiglio di sorveglianza della lussemburghese Wadi Ventures Sca, omonima del fondo israeliano Wadi Ventures di cui è socio fondatore un veterano dell'unità spionistica 8200 dell'esercito israeliano, una sorta di Nsa americana.
Carrai è peraltro amico di Matt Browne, stretto collaboratore di Tony Blair e consigliere di Obama, e del famigerato neocon Michael Ledeen: indicato da Washington come una spia del Mossad, il potente servizio segreto israeliano; Ledeen inoltre, in qualità di ex consulente di Cia e Sismi ai tempi della crisi di Sigonella, è stato coinvolto a più riprese anche nelle trame golpiste e piduiste in Italia, è stato un collaboratore di Reagan e di Bush figlio ed è particolarmente noto per l'operazione segreta Iran-Contras e per essere stato al servizio del generale piduista Santovito, nonché amico di Craxi e di Cossiga.
Non a caso, quando agli inizi del 2011, Ledeen esortò dal suo blog a intervenire per bombardare la Libia, prontamente Carrai scrisse una lettera a “La Repubblica” invitando i lettori a sottoscrivere un “fondo di solidarietà” in favore dei rivoltosi libici.

16 novembre 2016