Sicilia
Indagato Rizzotto deputato della Lega
È accusato di truffa

I caporioni fascisti e razzisti, Meloni e Salvini, non hanno fatto nemmeno in tempo a festeggiare la “storica elezione” del loro candidato Tony Rizzotto all'Assemblea regionale siciliana che dieci giorni dopo le elezioni del 5 novembre la procura di Palermo ha aperto un'inchiesta a suo carico per truffa.
Rizzotto, primo eletto con 4.016 voti a Palazzo dei Normanni con la lista unica di Fratelli d'Italia e Noi con Salvini, la costola meridionale della Lega, è coinvolto nello scandalo che riguarda la gestione dell'ente di formazione Irsfordd di cui fino a luglio scorso era presidente e legale rappresentante.
L’inchiesta sull’ente di formazione è stata avviata lo scorso febbraio ed è alle battute iniziali. Fino allo scorso settembre l’indagine risultava iscritta ancora a carico di ignoti, ma con specifica contestazione: il peculato. Un reato che secondo il codice viene commesso dal “pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio la disponibilità di danaro altrui se ne appropria”.
A far nascere l’inchiesta sono state le denunce dei dipendenti dell’ente al nucleo di Polizia tributaria lamentando il mancato versamento di alcuni stipendi e di aver fatto sparire il loro Tfr.
I finanzieri della tributaria stanno spulciando i conti dell’Isfordd e stanno controllando i movimenti bancari, non solo dell’ente. Nel caso del Tfr, i dipendenti ritengono che l’ente abbia incassato i soldi dalla compagnia assicurativa, che ne ha gestito l’accantonamento, e poi siano spariti. L’indagine penale si incrocia con l’azione amministrativa avviata dalla Regione lo scorso marzo per la revoca dei finanziamenti poiché l’ente non ha risposto alla richiesta di invio del rendiconto delle spese finanziate per l’accesso ai fondi comunitari. Inoltre le attività formative sarebbero state “realizzate da docenti con esperienza didattica e professionale inferiore a quella prevista dal progetto approvato”. Altra anomalia riguarda gli stage: “Le convenzioni – sostiene l’assessorato – non riportano la data di stipula e non si evidenziano le coperture assicurative Inail agli allievi; i registri di stage non sono completi in ogni sua parte; l’assenza di tutor aziendali, sostituiti da personale interno all’ente”. E “non si evidenzia l’adozione di una contabilità separata o di un sistema di codificazione contabile adeguato per tutte le transazioni relative all’operazione”.
L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis, lo stesso Pm che si occupa dell’inchiesta su un altro deputato: Edy Tamajo di Sicilia Futura, indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.
Insomma il “cavallo di Troia” con cui Salvini e Meloni promettevano di ripulire l'Ars dai ladri e dai corrotti è in realtà un ferro vecchio democristiano: ex dipendente del comune di Palermo, Rizzotto ha iniziato la sua carriera politica tra le file della Democrazia cristiana, poi un lungo periodo nell’Udc assieme a Totò Cuffaro, da cui si allontanò quando l’allora governatore fu travolto dalle inchieste giudiziarie che lo hanno portato in carcere per favoreggiamento alla mafia. Quindi passa all'Mps con cui viene eletto deputato per due legislature fino a quando il padre fondatore del Movimento autonomista, Raffaele Lombardo, è costretto a sciogliere il partito e uscire di scena travolto anche lui dai guai giudiziari.

6 dicembre 2017