Espulsi dalla sala a Roma
Studenti protestano al convegno PD sulla scuola
“Contro l'alternanza scuola-lavoro, contro lo sfruttamento e contro la scuola delle multinazionali”

Ancora una volta il Partito Democratico ha dimostrato la sua natura anti studentesca e anti popolare.
Questa si è riversata con tutta la sua violenza su quegli studenti che nella giornata di sabato due dicembre hanno tentato di portare la loro protesta sulle politiche “della buona scuola” e della famigerata alternanza scuola/lavoro all'interno della conferenza organizzata dal PD sul diritto allo studio, alla quale ha preso parte anche la Ministra Fedeli.
Diverse decine di studenti si sono presentati in Piazza di Pietra chiedendo di entrare al convegno per confrontarsi con la Ministra. La risposta è stata quella oramai consueta della repressione. Prima gli studenti sono stati allontanati dall'entrata della conferenza da un nutrito schieramento di sgherri in divisa i quali sono poi passati ad una vera e propria aggressione fisica con schiaffi, spintoni e pugni atti a intimorire e disperdere gli studenti. Questi, nonostante la repressione hanno tenuto la posizione e hanno continuato la protesta di piazza con fumogeni striscioni e slogan.
Quello che gli studenti volevano contestare alla ministra Fedeli, è il criminale sistema di sfruttamento dell'alternanza/scuola lavoro che li vede obbligati a lavori dequalificati, supersfruttati, schiavizzati, che la “buona scuola” nella pratica si traduce con le aule fredde e prive di riscaldamento, coi soffitti che crollano, con le tasse scolastiche sempre più alte e gli spazi di democrazia all'interno degli istituti sempre più ridotti a lumicino. Ma ormai ci è ben chiaro, e questa né è l'ennesima dimostrazione, che la ministra così come il governo di cui fa parte non rispondono alle masse popolari e in questo caso studentesche e alle loro esigenze, ma agli interessi del padronato italiano e della grande borghesia internazionale che vedono nelle giovani generazioni di studenti e lavoratori manovalanza a basso costo per la loro sete di profitti.

13 dicembre 2017