Il sindaco di Milano Sala di nuovo indagato per l'Expo

Il 12 dicembre sul capo del sindaco piddino di Milano Giseppe Sala è piovuta una nuova tegola giudiziaria sempre nell'ambito del suo coinvolgimento nello scandalo degli appalti per l'Expo.
Oltre che di falso materiale e ideologico, ora Sala dovrà difendersi anche dall'accusa di abuso d'ufficio per le irregolarità che hanno caratterizzato il maxi appalto della cosiddetta "piastra dei servizi".
Lo hanno stabilito i magistrati della Procura generale di Milano che, dopo una serie di approfondimenti investigativi, hanno deciso di contestare questa ipotesi di reato a Sala in concorso con l'ex manager Expo Angelo Paris in relazione alla fornitura del "verde" di Expo. L'avviso di chiusura indagini è stato notificato contestualmente al nuovo avviso di garanzia.
In sostanza, all’allora commissario di Expo viene contestato di avere assegnato la fornitura degli alberi attraverso un affidamento diretto quando avrebbe dovuto farlo attraverso una gara.
Per Sala, che lo scorso 5 dicembre ha scelto di andare a processo con rito immediato per il primo capo di accusa, il nuovo capo di accusa, inerente l’appalto per la fornitura del verde e delle essenze arboree, era stato stralciato a fine settembre scorso dal filone principale di indagine e tutto lasciava supporre una probabile richiesta di archiviazione.
Invece la Procura generale di Milano, che nei mesi scorsi aveva sfilato di mano, avocandola, l’inchiesta (indagine che finì al centro dello scontro tra Edmondo Bruti Liberati e Alfredo Robledo) con al centro la Piastra dei Servizi, ha proseguito negli accertamenti e ha deciso di notificare a Sala, in concorso con l’ex manager di Expo Angelo Paris, un avviso di conclusione indagini, che prelude ad un’altra richiesta di processo, per l’accusa di abuso d’ufficio per il capitolo “verde”.
Intanto, il 14 dicembre si è aperta l’udienza nei confronti di altri indagati nell’inchiesta, tra cui l’ex manager Expo Paris, l’ex dg Ilspa Rognoni, l’ex presidente della Mantovani spa Piergiorgio Baita, il presidente di Coveco (Consorzio Veneto Cooperativo) Franco Morbiolo e un ex dipendente di Metropolitane Milanesi, Dario Comini. Imputate come enti anche Coveco e la stessa Mantovani. Quest’ultima risulta anche parte offesa come l’impresa Pizzarotti, MM e Expo 2015 spa. Le accuse, a vario titolo, in questo filone sono corruzione, turbativa d’asta, rivelazione del segreto d’ufficio, accesso abusivo a sistema informatico e ricettazione.
Per l’accusa di falso ideologico e materiale relativa a due verbali retrodatati, Sala verrà processato col rito immediato.

14 marzo 2018