I ricchi redditi dei parlamentari
Grillo ha un reddito di oltre 400 mila euro

Appena eletto, il neopresidente della Camera Roberto Fico ha confermato ai cronisti che “La lotta alla povertà è una priorità del nostro Paese” e che essa verrà affrontata con l'istituzione del cosiddetto “reddito di cittadinanza”: dichiarazioni truffaldine, che di fatto tendono a barattare il sacrosanto diritto al lavoro con una elemosina, tra l'altro subito smentite dalla pratica nel giro di pochi minuti dagli stessi uffici di presidenza Camera e Senato che, proprio mentre Fico gongolava sugli schermi televisivi per l'ambita poltrona conquistata, hanno pubblicato i dati sulle dichiarazioni dei redditi di deputati e senatori relativi ai guadagni realizzati nel corso del 2017 da cui emerge che gli eletti del M5S, nonostante la clamorosa campagna sui costi della politica e i paventati tagli ai privilegi dei parlamentari, guadagnano più del quadruplo del salario medio di un lavoratore dipendente.
In cima a questa speciale classifica c'è proprio il padre padrone, Beppe Grillo, fondatore politico del Movimento, il quale, anche se va considerato tecnicamente fuori dal parlamento, nel 2017 ha accumulato un reddito sei volte superiore all'anno precedente passando dagli “appena” 50 mila euro del 2016 agli oltre 400mila euro attuali e un saldo annuale di quasi 350mila euro in più. Più dell'ex presidente del Senato e leader di LeU, Pietro Grasso, che nel 2017 ha accumulato un reddito imponibile di 321.195 euro e più dell'ex presidente della Camera, Laura Boldrini, anch'essa esponente di Leu, che ha dichiarato 137.337 euro.
Mentre il candidato premier Luigi Di Maio addirittura si vanta perché il suo reddito non è aumentato nel corso degli ultimi tre anni, ma poi si scopre che nel 2017 ha guadagnato ben 98.471,04, esattamente la stessa cifra di Fico e poco meno di quella dell'ex premier e segretario dimissionario del PD, Matteo Renzi, che ha dichiarato per il 2017 un reddito imponibile di 107.100 euro, e addirittura più della fascista doc Giorgia Meloni la quale ha accresciuto leggermente il suo reddito rispetto all'anno precedente, dichiarando 98mila e 421euro.
Per quanto riguarda la compagine governativa in testa si piazza la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli che nel 2017 ha dichiarato un reddito imponibile di 182.016 (era di 180.921 nel 2016); al secondo posto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, con un imponibile pari a 166.264 (anche il suo reddito è cresciuto, nel 2016 aveva dichiarato 102.058); al terzo posto Dario Franceschini, che però risulta un po' più “povero” rispetto all'anno precedente: nel 2017 aveva un reddito imponibile pari a 145.044 a fronte dei 148.692 del 2016. Quindi la ministra Anna Finocchiaro, con 151.672 mila euro dichiarati nel 2017; il titolare dell'Economia Pier Carlo Padoan, con 122.457 che triplica il proprio reddito rispetto al 2016 quando aveva dichiarato 49.958; il premier Paolo Gentiloni con 107.401 di reddito imponibile; il ministro del Lavoro Giuliano Poletti con 104.435; il titolare delle Infrastrutture Graziano Delrio con 102.890; il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti con 101.006. A seguire gli altri ministri tutti intorno ai 110 mila euro con Marco Minniti (92.260); Andrea Orlando (94.709); Roberta Pinotti (96.548); la Sottosegretaria Maria Elena Boschi (95.971); Claudio De Vincenti (97.607); Marianna Madia (99.519); Luca Lotti (98.471); Angelino Alfano (98.478); Enrico Costa, ministro fino al 20 luglio 2017 (99.583); Maurizio Martina (98.441).
Tra i senatori a vita la spunta Mario Monti che ha dichiarato nel 2017 un reddito di 421.611 euro, dimezzato rispetto ai 862.333 euro dell'anno precedente, seguito dal “presidente emerito” della repubblica Giorgio Napolitano con 121.372 rispetto ai 130.022 dell'anno precedente.
Il più ricco in assoluto risulta essere ancora una volta l'inarrivabile Giulio Tremonti che si conferma tra il parlamentari con il più alto reddito in assoluto: nel 2017 ha dichiarato 2.111.533 euro, in calo rispetto ai 2.540.288 euro del 2016. Ma è pur sempre un milionario.

28 marzo 2018