Intervento di Enrico Chiavacci a nome del Comitato provinciale di Firenze del PMLI all'assemblea promossa dal Comitato provinciale dell'ANPI della provincia di Firenze a Scandicci
Sosteniamo il fronte unitario antifascista di Scandicci e auspichiamo che si allarghi. Uniamoci per la messa fuorilegge dei gruppi neofascisti

 
Care compagne e cari compagni,
è con grande piacere che porto il saluto del Comitato provinciale di Firenze del Partito marxista-leninista italiano a questa assemblea.
Ci preme ringraziare innanzitutto l'Anpi provinciale, organizzatrice di questa importante iniziativa, che quest'anno trova giustamente sede in questa Casa del Popolo di San Giusto, gratificando così l'impegno degli antifascisti di Scandicci nella nostra battaglia comune contro il fascismo e il neofascismo.
In forma indiretta, anche il nostro Partito si sente gratificato poiché profonde sempre il massimo impegno attraverso le sue compagne e i suoi compagni, lavorando nell’ANPI e nei Comitati antifascisti, a cominciare da quello di Scandicci.
Siamo ben felici di assistere alla buona riuscita delle iniziative unitarie che il Comitato Antifascista di Scandicci ha svolto contro l’apertura della sede di Casapound; le abbiamo sostenute con tutte le nostre forze e continueremo a farlo con lo stesso spirito unitario di sempre poiché, solo uniti, è possibile respingere la fascistizzazione del nostro quartiere e, più in generale, del nostro Paese.
L’apertura della sede di Casapound in via Chianesi è un affronto a tutti i partigiani e alla Resistenza ed è un fatto davvero negativo; di contro la reazione della popolazione ed il crearsi di un fronte di opposizione così largo e pieno di giovani è invece un fatto molto positivo, dal quale dobbiamo trarre forza e fiducia per affrontare tutte le battaglie che ci attendono, con l’auspicio che questo fronte si allarghi ulteriormente ad altri organismi, partiti o singoli che hanno fra i loro punti di riferimento proprio il valore dell’antifascismo.
Esistono molte differenze fra tutti noi, lo sappiamo, ma esse non devono influenzare il grande obiettivo comune che ci unisce a doppio filo; respingiamo pertanto il frazionismo, continuiamo a rispettarci considerandoci reciprocamente compagni di questa lotta e andiamo avanti su questa strada affinché, oltre a vincere la battaglia di via Chianesi, il Comitato Antifascista di Scandicci sia d’esempio per le popolazioni di tutte quelle città, e comuni, che si trovano o che si troveranno di fronte a problematiche del genere.
È inutile dilungarsi sulla pericolosità di Casapound; qui tutti la conosciamo bene.
Una breve riflessione è forse opportuno farla per cercare di capire come siamo arrivati a questo punto; proviamo a capire quali sono gli errori che noi antifascisti non dobbiamo più commettere.
Ben identifichiamo il fascismo storico di Mussolini, così come identifichiamo bene coloro che ad esso si rifanno nella terminologia, nei simboli e nei contenuti che Forza Nuova, Casaggì o Casapound (tanto per citare quelli che abbiamo intorno); più difficile è capire come e perché esso non sia mai stato estirpato dalla vita politica e sociale italiana, finendo anzi per tirarne spesso le fila.
Perché poco più di un anno dopo il 1945, per la precisione il 3 dicembre del 1946, si ricostituì il Movimento Sociale Italiano del fucilatore di partigiani Almirante, appoggiato dal criminale fascista Rodolfo Graziani, che nel settembre del 1947 partecipò alle elezioni comunali di Roma e nell’aprile del 1948, a soli 3 anni dalla Liberazione, fu ammesso alle politiche nazionali?
Per gli stessi motivi, purtroppo presenti nel nostro scenario politico istituzionale, oggi i movimenti neofascisti sono non soltanto sdoganati, ma anche ben foraggiati, sostenuti ed appoggiati dai partiti maggiori della destra, ai quali fanno elettorato e lavoro sporco.
Ne sono un esempio i continui rapporti della Lega di Salvini con la galassia neofascista italiana ed europea, in primis proprio con Casapound, poi con il Front National francese, con i neonazisti greci di Alba Dorata e con Orban in Ungheria, solo per citarne alcuni; rapporti messi alla berlina anche da una recente inchiesta dell’Espresso, assieme a quelli che smascheravano la vicinanza della Lega con le cosche calabresi.
Sullo sfondo di questo inquietante scenario, sono note le provenienze dai settori dell’estrema destra di gran parte dei politici di spicco sia della Lega “salviniana”, sia dei 5 Stelle che hanno infatti formato un mostro governativo senza precedenti, che trasuda fascismo, razzismo e xenofobia che ben si legge fra le righe dei 30 punti del cosiddetto “contratto di governo” a partire dalla “sicurezza” per giungere alle questioni economiche e sociali.
Le azioni di questo governo, in particolare la chiusura dei porti, il censimento dei rom, la licenza di uccidere per “legittima” difesa e la pistola elettrica, hanno già confermato le nostre peggiori preoccupazioni.
In sostanza in Italia, nessuno ha mai messo con decisione il dito nella piaga” applicando la XII Disposizione transitoria della Costituzione e le leggi esistenti sul tema che sono sempre state disattese, ignorate o aggirate da ogni governo che fino ad oggi si è succeduto nel nostro Paese, nessuno escluso.
È mai possibile osservare amministrazioni comunali che autorizzano iniziative di piazza, la presentazione di liste o le affissioni in campagna elettorale di questi organismi senza indignarsi e reagire?
Alle scorse elezioni politiche alcuni comuni – pochissimi a dire il vero – lo hanno impedito e di ciò ci compiaciamo. È però ancora poco.
Gli antifascisti oggi hanno il compito di premere fino a costringere, con la piazza, i governi centrale, regionali e comunali e le istituzioni ad applicare le leggi che ci sono (la XII Disposizione transitoria della Costituzione e la legge Scelba-Mancino). Questo è il primo obiettivo che dobbiamo porci anche a Scandicci.
Il PMLI propone di promuovere una manifestazione provinciale da svolgersi a Scandicci per la chiusura del covo di Casapound e di chiedere alla giunta comunale di Scandicci di emettere una delibera per la sua chiusura.
Un ringraziamento particolare va all’ANPI di Scandicci che si sta dando tanto da fare e alla sede della Casa del popolo di San Giusto che ospita il Comitato antifascista per la chiusura del covo di Casapound.
Restiamo uniti contro il fascismo che è ritornato al potere col governo Salvini-Di Maio!
E chiudiamo il covo di Casapound a Scandicci.
Buon lavoro a tutti.
 

4 luglio 2018