Anche se il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha successivamente escluso che a Roma venga dedicata una via a Giorgio Almirante - che, ricordiamo, fu tra i promotori delle leggi razziali e tra i più feroci persecutori del movimento partigiano, firmando anche numerose condanne a morte - rimane il fatto gravissimo che il M5S, nella seduta del Consiglio comunale dello scorso 14 giugno, ha appoggiato la mozione di Fratelli d'Italia (FdI) volta a intitolare una via del Comune di Roma al politico fascista.

La Raggi - in seguito all'indignazione espressa soprattutto dall'ANPI e dalla Comunità ebraica di Roma, oltre che associazioni e partiti anfifascisti - ha dovuto necessariamente fare un passo indietro, disconoscendo l'operato dei suoi stessi compari di partito e assicurando pubblicamente che la sua amministrazione non compirà tale misfatto, perché dedicare una via a chi si è reso autore di simili crimini è innanzi tutto un oltraggio agli ebrei perseguitati e assassinati dai nazifascisti, oltre che ai martiri della Resistenza, sul cui sacrificio comune è nata l'Italia antifascista.

Ciononostante, è semplicemente vergognoso che la Giunta Raggi abbia, dovuto fare dietrofront davanti alle montanti proteste verso quel voto in comune con FdI per dedicare una via a un boia fascista e razzista come Almirante. Il che la dice lunga sulla nera natura del M5S.