Guidi, applauditissimo, denuncia il pericolo di una terza guerra mondiale a causa delle contraddizioni interimperialistiche
Il PMLI rinnova solennemente il giuramento a Mao di far trionfare il socialismo in Italia
Monica Martenghi invita, tra gli applausi, a ispirarsi alla determinazione e allo spirito di lotta di Mao per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso e per risvegliare il proletariato alla lotta rivoluzionaria contro l'imperialismo per il socialismo. Forti interventi delle Istanze di base del Partito contro il governo nero fascista e razzista Salvini-Di Maio, contro il razzismo e in difesa dei migranti. Incoraggianti e apprezzati saluti di simpatizzanti e di amici del PMLI.
Scuderi: "Le compagne sono le prime, le più generose e altruiste nel tirare la carretta del partito e della rivoluzione"

Anche quest'anno, nel 42° Anniversario della sua scomparsa, il PMLI ha ricordato degnamente e solennemente Mao, con una memorabile Commemorazione pubblica tenutasi domenica 9 settembre nella sala delle ex Leopoldine nella storica piazza Tasso a Firenze. Un'iniziativa che ha avuto pieno successo e con la quale il Partito non soltanto ha dimostrato concretamente che Mao è e sarà sempre vivo e attuale per noi marxisti-leninisti e per il proletariato italiano, ma ha anche rinnovato solennemente il suo giuramento a Mao di lottare per far trionfare il socialismo in Italia preso all'indomani della sua scomparsa.
Questa per noi è anche un'occasione d'oro per trarre dal suo inesauribile pensiero le indicazioni necessarie ad orientare tutto il Partito nelle lotte politiche, sindacali, studentesche e sociali che si annunciano col nuovo anno politico. Per questo ogni Commemorazione di Mao è un evento speciale, che non ha niente a che vedere con le vuote e ripetitive celebrazioni borghesi, bensì è un appuntamento militante, che impegna tutto il Partito, dai dirigenti, alle istanze di base fino ai simpatizzanti attivi, a fare uno sforzo creativo, sia individuale che collettivo, per aggiornare e arricchire in base al tema scelto per l'occasione e alla luce del pensiero di Mao, la linea politica, strategica e tattica del PMLI.
E anche stavolta il PMLI ha centrato pienamente l'obiettivo, grazie al tema scelto di grandissima importanza e attualità, "Mao, l'imperialismo e la lotta per il socialismo", un tema che Mao ha ripreso da Lenin e sviluppato in tutti i suoi più complessi aspetti, arricchendone e aggiornandone lo studio e l'analisi ininterrottamente fino alla sua morte, avvenuta il 9 settembre 1976; e quindi consegnandoci un lavoro ancora pienamente attuale nelle sue linee e principi fondamentali, che noi marxisti-leninisti dobbiamo applicare, non meccanicamente ma intelligentemente, ai nuovi mutamenti della situazione internazionale odierna. Ed è quello che ha fatto il PMLI con lo splendido e magistrale discorso tenuto dal compagno Erne Guidi a nome del Comitato centrale del PMLI.
Ad accogliere dirigenti, militanti, simpatizzanti e amici del Partito provenienti da ogni parte d'Italia era una sala addobbata magnificamente di rosso a cura delle commissioni di Organizzazione e di Stampa e propaganda del Comitato centrale del PMLI e del Comitato provinciale di Firenze del PMLI. Sul davanti della sala spiccava il grande tavolo rosso della Presidenza, con una bandiera del PMLI al centro e con alle spalle il grande pannello riportante il tema della Commemorazione e lo splendido manifesto con Mao. Ai due lati del tavolo le bandiere rosse dei Maestri e del PMLI, che si univano in un unico ideale percorso ai manifesti del Partito disposti lungo le due pareti laterali. Tra questi il manifesto "Fermare il fascismo e il razzismo", quello con Salvini in camicia nera e Di Maio in divisa da Balilla e la parola d'ordine "Buttiamo giù il governo razzista e fascista Salvini-Di Maio", e quello sul proselitismo.
Sul lato della sala vicino all'ingresso i partecipanti erano accolti dal bel tavolo rosso con i libri, gli opuscoli di Scuderi e le altre pubblicazioni del Partito e le spille dei Maestri. Spiccavano tra questi alcune copie a colori del n. 31 de “Il Bolscevico” stampate per l'occasione, e il bel dvd dedicato a Marx per il Bicentenario della nascita. Un sottofondo musicale con canzoni partigiane e del lavoro e i tre Inni del Partito completava la calorosa accoglienza dei partecipanti.
Quest'anno la partecipazione di persone sconosciute al Partito è stata particolarmente significativa, segno che era stata fatta una buona propaganda alla Commemorazione, tanto che si sono dovute aggiungere via via nuove sedie. Una di queste persone ha acquistato la maglietta di Marx. I canti degli Inni del Partito hanno attirato l'attenzione di turisti di passaggio, tra cui due donne equadoregne, madre e figlia, che si sono dichiarate militanti del Partito comunista e si sono unite al canto de L'Internazionale.

Il saluto di Monica Martenghi ai partecipanti
Puntualmente alle ore10, i compagni dirigenti hanno preso posto al tavolo della presidenza, con il Segretario generale Giovanni Scuderi al centro e Erne Guidi al suo fianco. Monica Martenghi, a nome del Comitato centrale del Partito, ha aperto la Commemorazione per salutare e ringraziare gli intervenuti e per tenere un importante e applauditissimo discorso, pubblicato integralmente su questo numero del giornale, che ha ben messo a fuoco l'attuale situazione e le problematiche attraversate dal Partito e introdotto i successivi interventi dei delegati delle istanze di base e dei simpatizzanti e il tema della Commemorazione poi illustrato da Guidi.
La compagna ha salutato e ringraziato tutte le compagne e i compagni provenienti da tutta Italia affrontando lunghi, disagevoli e costosi viaggi, chi partecipava per la prima volta alla nostra iniziativa e chi pur non potendo partecipare aveva inviato messaggi di saluto, che sarebbero stati comunque pubblicati su questo numero. Ha salutato con molto calore tutti i compagni con gravi problemi di salute, inviando in particolare l'affettuoso saluto del Partito al compagno Federico della provincia di Milano che si trova in ospedale in gravissime condizioni. Ha poi ricordato i nostri compagni deceduti, i cui nomi ha scandito tra gli applausi commossi della sala, invitando a trarre forza dal loro esempio per restare fedeli per tutta la vita al Partito e alla causa del socialismo.
Dopo aver ricordato le vittime di Genova e del Pollino, i morti sul lavoro e le vittime del femminicidio, la compagna ha rivolto il calorosissimo elogio del Partito ad alcune istanze di base del Partito, altrettanto calorosamente applaudite dalla sala, che si sono particolarmente distinte nel partecipare alle lotte di massa antifasciste e antirazziste, nel lavoro di fronte unito, nel lavoro sindacale e nel celebrare pubblicamente il Bicentenario della nascita di Marx. Alla fine dell'elenco il compagno Scuderi ha esclamato che "questo è un servizio molto, molto importante,
bravi compagni"!
Martenghi ha ringraziato tutte le compagne e i compagni, militanti e simpatizzanti, delle istanze e delle Commissioni che hanno propagandato la Commemorazione e addobbato la sala, e ha denunciato i media borghesi che ancora una volta hanno completamente ignorato la nostra iniziativa, confermando la volontà di oscurare il nostro Partito per non farlo conoscere alle masse. Ha fatto eccezione solo una tv locale, 7Gold/TVR-Teleitalia, che ha svolto delle riprese della nostra iniziativa e anche una breve intervista al compagno Loris Sottoscritti incaricato per i rapporti con la stampa, mandando poi in onda il servizio, sostanzialmente corretto, sui suoi tg della sera.
La compagna ha fatto poi una sintetica biografia politica del relatore ufficiale, dai suoi primi contatti, da giovanissimo, col Partito, alle lotte studentesche della Pantera degli anni '90 a cui ha partecipato guadagnandosi a Firenze un ruolo dirigente, e ricordando la sua importante missione di un anno fa alla casa natale di Lenin per rendergli l'omaggio del Partito in occasione del Centenario della Rivoluzione d'Ottobre.
Martenghi ha quindi introdotto magnificamente il tema della Commemorazione, con un discorso pieno di forza e di incitamento rivoluzionari che ha subito alzato il calore della manifestazione trascinando ed entusiasmando i partecipanti, che non a caso lo hanno scandito con numerosi e calorosi applausi. La compagna ha sottolineato l'importanza di conoscere il pensiero e l'esperienza di Mao per capire e combattere l'imperialismo e i pericoli di guerra, e ha fatto una sintetica ma bruciante denuncia del governo nero Salvini-Di Maio, in particolare della sua politica fascista e razzista contro i migranti, incitando tra gli applausi a buttarlo giù al più presto.
Infine, nel concludere il suo intervento tra gli applausi scroscianti e prolungati dei partecipanti, Martenghi ha invitato i sinceri fautori del socialismo e tutti i veri rivoluzionari ad unirsi al PMLI, esortando tutti a ispirarsi alla determinazione e allo spirito di lotta di Mao per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso e risvegliare il proletariato alla lotta rivoluzionaria contro l'imperialismo e per il socialismo, chiudendo con il lancio delle parole d'ordine "Mao, Mao, Mao" e "PMLI, PMLI, PMLI", scandite per due volte a pugno chiuso insieme a tutta la sala. Il compagno Scuderi l'ha applaudita e abbracciata.
Subito dopo, quasi senza soluzione di continuità, un intervento del Segretario generale ha prolungato gli applausi entusiasti della sala, quando rivolgendo un caloroso elogio alla compagna Monica Martenghi per il suo intervento ha detto: "Le compagne del Partito sono fondamentali. Sono le prime, le più generose e le più altruiste nel tirare la carretta del Partito e la carretta della rivoluzione. Viva le compagne del Partito, militanti e simpatizzanti"!

Il saluto delle Istanze di base e dei simpatizzanti
La manifestazione è proseguita con l'invito alla delegazione ad hoc del Partito ad andare a deporre nell'adiacente piazza Tasso un omaggio floreale ai martiri trucidati dai fascisti 74 anni fa. La partenza della delegazione è stata salutata con un lungo applauso. Prima di aprire i saluti alla Commemorazione dei 10 delegati delle istanze di base e dei simpatizzanti del PMLI, selezionati dalla Commissione per il lavoro di Organizzazione del CC del PMLI, tenuti presenti i contenuti, le necessità del momento del Partito e la rappresentatività, Martenghi ha letto l'elenco delle Istanze di base a cui non è stato possibile dare la parola per mancanza di tempo, ringraziandole e proponendo un applauso per tutte loro. Ha letto poi la lista delle Istanze di base assenti per motivi di salute, professionali o economici, che hanno inviato un messaggio di saluto, ringraziandole e proponendo un applauso per tutte loro.
La compagna ha letto infine la lista dei simpatizzanti e degli amici del Partito non presenti alla Commemorazione che hanno inviato un messaggio di saluto, ringraziandoli e proponendo un applauso per tutti loro. Intervenendo su questo punto il compagno Scuderi ha proposto "un saluto e un applauso particolare" alla compagna simpatizzante Liliana di Cuneo, di 93 anni, la quale pur avendo annunciato la sua presenza come ogni anno ha dovuto invece rinunciare per motivi di salute: "Quindi io credo che si meriti un caloroso applauso", ha concluso Scuderi tra gli applausi affettuosi della sala rivolti a questa valorosa e fedele compagna.
I messaggi di saluto dei simpatizzanti e degli amici del Partito sono pubblicati su questo numero de "Il Bolscevico", ma data la loro importanza Martenghi ha dato lettura di brani di alcuni di questi interventi, tutti accolti con applausi dal pubblico, e del messaggio di saluto inviato dal circolo PRC di Borgo San Lorenzo (Fi) alla Commemorazione di Mao. Dopo la cui applaudita lettura Scuderi ha commentato: "Viva l'unità d'azione di tutti i partiti con la bandiera rossa e con la falce e martello"!
La parola è stata quindi data ai dieci delegati delle Istanze di base e dei simpatizzanti, che si sono avvicendati al microfono per leggere i saluti alla Commemorazione, quasi tutti pubblicati integralmente su questo numero de "Il Bolscevico", aprendo e chiudendo gli interventi con due delle tre compagne delegate, a sottolineare l'importanza della componente femminile per il Partito. Nonostante il tempo forzatamente stringato a disposizione, tre minuti a testa, tutti gli interventi sono stati di un altissimo livello politico, marcando un evidente progresso delle capacità di analizzare e comprendere la situazione sia generale, nazionale e internazionale, che quella particolare della propria regione, città o Paese di appartenenza, nonché delle rispettive esperienze di lotta e di lavoro di fronte unito.
Tutti si sono ispirati e riferiti a Mao nel denunciare i crimini dell'imperialismo odierno e i pericoli di guerra, sottolineando come sia l'imperialismo e lo sfruttamento dei popoli e delle nazioni oppresse che genera le migrazioni bibliche, e che crea il vento di destra, fascista e razzista, che spira forte anche nel nostro paese. Vento che ha portato alla formazione del governo nero, fascista e razzista Salvini-Di Maio che bisogna buttare giù al più presto.
Ciascun intervento, ascoltato con grande attenzione e applaudito calorosamente alla sua conclusione dalla sala, è riuscito a centrare perfettamente il tema della manifestazione, saldandolo all'esperienza pratica della propria istanza, e riuscendo così a dare un contributo non formale ma vivo e concreto al successo di questa fondamentale iniziativa politica annuale del Partito.
Così da parte di diversi delegate e delegati è stato messo l'accento sulla necessità di difendere i migranti, regolari e cosiddetti clandestini, contro gli attacchi razzisti, partecipando e promuovendo le manifestazioni e i presidi unitari antirazzisti sugli esempi recenti di Catania e Milano, di promuovere la solidarietà di classe e la loro sindacalizzazione, di contrapporre l'internazionalismo proletario al nazionalismo fascista e xenofobo dilagante, di tenere duro nel lavoro di massa per contrastare il vento di destra e di lottare fermamente per far chiudere o non far aprire i covi fascisti come a Scandicci e nel Mugello.
C'è poi chi ha esortato a radicarsi tra le masse interessandosi concretamente ai loro problemi prendendo esempio dai Grandi Maestri del proletariato, chi ha detto di ispirarsi all'onestà e al coraggio di Mao nel trasmettere il suo insegnamento e la linea del partito agli operai della propria fabbrica, e chi, anch'egli operaio, ha puntato il dito contro l'enorme aumento delle morti sul lavoro e dei salari operai ormai schiacciati ai minimi storici.
Insomma, tutti hanno fatto uno sforzo per dare un contributo di analisi, di proposte e di impegni concreti al Partito, un contributo corale che ha mostrato l'amore profondo del Partito per Mao, le sue strenue posizioni antimperialiste, antifasciste e antirazziste, e la sua ferma determinazione a buttare giù al più presto il governo nero Salvini-Di Maio. Come sempre il Segretario generale non ha mancato di incoraggiare le delegate e i delegati, sottolineando i passaggi più significativi dei vari interventi con lodi e commenti di apprezzamento.

Il discorso di Erne Guidi
Alla fine degli interventi di saluto, la compagna Martenghi ha dato la parola al compagno Guidi per il suo discorso commemorativo tenuto a nome del CC del PMLI, informando i presenti che per stare nei tempi previsti ne avrebbe letta una versione ridotta, mentre la versione integrale sarebbe stata pubblicata su questo numero de “Il Bolscevico” e sul sito del Partito. Un poderoso e magistrale discorso che, per profondità e ricchezza dell'analisi dell'imperialismo in tutti i suoi aspetti e varianti odierni, per la solidità e lungimiranza delle indicazioni politiche, strategiche e tattiche, e per la chiarezza e brillantezza dell'esposizione, ha fatto di questa 42ª Commemorazione di Mao una delle più memorabili della storia del PMLI.
Guidi ha ripercorso storicamente quasi come un visibile affresco l'immenso contributo di Mao alla lotta contro l'imperialismo e il socialimperialismo sovietico, e alle lotte di liberazione dei popoli di Asia, Africa e America Latina, l'influenza mondiale antirevisionista, anticapitalista e antimperialista della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria da lui promossa e diretta, ricollegando quell'epoca gloriosa alla storia dell'internazionalismo proletario di Marx ed Engels e della I Internazionale, fino a Lenin e Stalin e alla III Internazionale comunista. E ha ripercorso tutti gli insegnamenti di Mao contro la guerra imperialista, sull'imperialismo come "Tigre di carta", pericolosa tatticamente ma strategicamente destinata a perire sotto i colpi dei popoli in lotta, sulla "coesistenza pacifica" di Bandung e sulla Teoria dei tre mondi.
È quindi passato ad analizzare le caratteristiche dell'imperialismo odierno, dimostrando brillantemente come nonostante sia cambiato in forme sempre più complesse, le leggi che lo governano sono sempre quelle scoperte e spiegate da Lenin, e come esso sia tutt'ora all'origine della fame, della miseria, dello sfruttamento, dell'inquinamento, delle migrazioni e dei pericoli di guerra che sconvolgono il pianeta.
Ha poi analizzato l'imperialismo ancora più forte, quello americano, dimostrando come in realtà sia in declino e confermando la tesi di Mao che esso è una "tigre di carta destinata a morire", anche se nell'immediato può ferire ed uccidere come una tigre vera. Quindi ha passato in rassegna gli altri imperialismi maggiori, quelli che si confrontano direttamente con gli Usa, e cioè il socialimperialismo cinese in ascesa e l'imperialismo russo, che dopo il crollo del socialimperialismo sovietico, con l'avvento del nuovo zar Putin ha ricominciato a farsi sentire nel mondo, in particolare in Medio Oriente.
Successivamente ha affrontato i più piccoli ma non meno aggressivi imperialismi regionali, Israele, Turchia, Iran e Arabia Saudita, descrivendo minuziosamente la complessa situazione politica e militare del Medio Oriente e del Nord Africa, attualmente uno dei principali focolai di guerra al mondo. Poi ancora ha analizzato l'imperialismo europeo, dimostrando che l'UE rappresenta un inferno per la classe operaia e le masse lavoratrici e popolari, e che essa è irriformabile e va distrutta, cominciando a tirarne fuori l'Italia e portando avanti la nostra posizione astensionista alle prossime elezioni europee.
Sottolineando che le contraddizioni interimperialiste sfociano inevitabilmente in guerre economiche, commerciali e finanziarie, come accade adesso, e finanche in guerre militari mondiali, il compagno ha preso in esame e analizzato approfonditamente tutte queste contraddizioni presenti oggi sulla scena mondiale, che rappresentano altrettanti fattori di guerra. Tra questi l'aggressività e l'espansionismo della NATO, che va sciolta battendosi perché l'Italia ne esca fuori e per smantellare tutte le sue basi.
Infine il compagno è passato a trattare l'imperialismo italiano, il suo ruolo nel mondo, come parte integrante dell'imperialismo Usa ed europeo, le sue ambizioni espansioniste all'esterno, concludendo che il contributo che i marxisti-leninisti italiani possono dare alla lotta contro l’imperialismo è prima di tutto quello di combattere con tutte le loro forze contro l’imperialismo italiano e il suo governo Salvini-Di Maio, fino a buttarlo giù. E quello di abbattere il capitalismo e il potere della borghesia e conquistare il socialismo e il potere politico del proletariato.
Il suo discorso, abbreviato per poter rientrare nei tempi stabiliti, è stato seguito con grande partecipazione ed entusiasmo dai presenti, che non hanno mancato di fargli sentire il loro caloroso assenso, sottolineandone i passaggi più significativi con scroscianti applausi. In particolare quando ha citato Mao e la sua parola d'ordine del 1970 "Popoli di tutto il mondo unitevi per sconfiggere gli aggressori americani e tutti i loro lacché ", sottolineata anche dall'esclamazione "Grande Mao, e bravo compagno Erne!" pronunciata da Scuderi. E come quando ha sferrato un vibrante attacco alla politica antimigranti dei governi imperialisti e la chiusura dei porti decisa dal governo nero Salvini-Di Maio ai migranti, definendola un crimine contro l'umanità.
Applausi che si sono fatti sempre più fitti via via che proseguiva il suo discorso, come quando ha detto che per costruire una nuova Europa socialista occorre prima costruire il socialismo nei suoi singoli paesi a cominciare dall'Italia; come quando ha proclamato l'attualità della parola d'ordine "Via l'Italia dalla NATO. Via la NATO dall'Italia"; quando ha ribadito che il PMLI è al fianco dell'eroico popolo palestinese e di tutti gli altri popoli e movimenti antimperialisti nel mondo, e così via.
Gli applausi si sono fatti infine scroscianti e quasi ininterrotti quando, avviandosi al finale, l'oratore ha ribadito che noi marxisti-leninisti non accetteremo mai che l'Italia partecipi a nuove aggressioni imperialiste, e che il nostro popolo, nel caso fosse coinvolto in una guerra mondiale, deve impedirlo infuocando le piazze e finanche impugnando le armi come fece per liberarsi dal nazi-fascismo. E sono diventati una vera e propria ovazione, con tutta la sala ad applaudire in piedi, quando concludendo il suo discorso, Guidi ha esortato "chi vuol fare come Mao e condivide la linea del PMLI" a venire a darci una mano "prendendo posto nel PMLI o al suo fianco".

Le conclusioni della Commemorazione
Alla fine del discorso, il Segretario generale entusiasta, pronunciando le parole "bravo! viva il compagno Guidi! È un avvenimento, un avvenimento!", si è alzato per andare ad abbracciarlo calorosamente e a complimentarsi con lui, mentre la sala lanciava per due volte le parole d'ordine "Mao, Mao, Mao" e "PMLI, PMLI, PMLI". Subito dopo Martenghi ha lanciato le parole d'ordine del Partito che tutta la sala in piedi ha scandito a pugno chiuso insieme alla Presidenza: "Giù, giù, giù, governo Salvini-Di Maio buttiamolo giù!"; "Via, via, via, fascismo e razzismo spazziamoli via!"; "Sempre sulla via dell'Ottobre, verso l'Italia unita, rossa e socialista!"; "Viva Marx, viva Engels, viva Lenin, viva Stalin, viva Mao Zedong!"; "Coi Maestri e il PMLI vinceremo!". E a seguire il canto corale degli inni del Partito, “L'Internazionale”, “Bandiera Rossa” e “Il Sole Rosso”.
La compagna Martenghi ha ringraziato tutti i presenti per la partecipazione alla Commemorazione di Mao, dedicando un ringraziamento particolarmente caloroso a tutti coloro che prima e anche durante la manifestazione hanno versato dei contributi economici, "che per noi sono come il pane e l'acqua": “Siamo commossi e grati per questa premura dimostrata per le necessità finanziarie del nostro amato partito”, ha aggiunto la compagna. Ha poi invitato i simpatizzanti e gli amici del Partito ad inviare a “Il Bolscevico” le loro impressioni sulla commemorazione, e augurando ai partecipanti venuti da lontano un buon ritorno a casa ha rivolto a tutti un arrivederci all'importante manifestazione nazionale di Roma contro "la barbarie politica e sociale".
La compagna ha quindi concluso ufficialmente la manifestazione con le parole d'ordine: "viva Mao!"; "viva il PMLI!"; "con Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao per sempre contro l'imperialismo e per il socialismo!". Prima di partire per le loro destinazioni, con ancora negli occhi e nel cuore le immagini di questa splendida Commemorazione che rimarrà negli annali del PMLI, molte compagne e compagni hanno voluto abbracciare e complimentarsi personalmente con il compagno Guidi per il suo magistrale discorso, nonché salutare con calore il Segretario generale e gli altri dirigenti del Partito.
 
 
 
 
 
 

12 settembre 2018