Daspo, polizia, telecamere
Dietro lo slogan “Scuole sicure” il governo Salvini-Di Maio militarizza le scuole
Il 12 ottobre mobilitazione studentesca “per scuole aperte a tutti, libere da Daspo e polizia”

 
Con il progetto “Scuole sicure”, direttamente sotto il ministero dell'Interno di Matteo Salvini, il governo stanzia 2,5 milioni di euro per installare telecamere di sorveglianza e incrementare i pattugliamenti di polizia davanti alle scuole di Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia, Verona, Messina, Padova e Trieste. Per chi è colto in flagrante scatterà la Daspo.
La ragione addotta sarebbe il contrasto allo spaccio di droga. Il che significa soltanto ripetere e rilanciare la politica, rivelatasi ormai incontrovertibilmente fallimentare, che punta tutto sulla criminalizzazione e la repressione anziché sulla prevenzione, l'educazione e il recupero di chi assume droga e dei piccoli spacciatori. Sulla prevenzione è dedicato appena il 5% dei fondi e comunque iniziative educative dovranno essere approvate dal Comitato per l'ordine e la sicurezza, cioè dal prefetto: di fatto militarizzandole. Anche su questo il governo del “cambiamento” non cambia proprio niente, anzi riesuma il cadavere putrescente della Fini-Giovanardi, che ha tartassato i giovani disagiati, poveri ed emarginati lasciando agire i pesci grossi indisturbati.
È chiaro quindi che l'obiettivo inconfessabile del governo, con questo provvedimento fascista, è disciplinare e irregimentare ulteriormente le scuole e gli studenti, tenerli sotto sorveglianza, impedirne le lotte, rafforzare lo Stato di polizia, alimentare un clima di paura, sospetto e persino pregiudizio rispetto al problema della droga.
Tra l'altro, visto che si parla di “scuole sicure”, il governo farebbe bene a intervenire sull'edilizia scolastica, che presenta tuttora gravissime mancanze che mettono a repentaglio la sicurezza e persino la vita degli studenti. Oppure fare qualcosa contro l'abbandono scolastico, che è fra le cause principali del disagio giovanile.
Le studentesse e gli studenti scenderanno in piazza il 12 ottobre “per scuole aperte a tutti e tutte, libere da Daspo e polizia” e quella giornata sarà fondamentale per lanciare l'opposizione studentesca al governo giallo-verde in realtà nero.
Anche in questo Salvini è il Trump italiano e del suo camerata a stelle e strisce scimmiotta la folle proposta di armare gli insegnanti. Stessa logica miope, repressiva e fascista. Bisogna fermarlo prima che da oltreoceano importi pure le stragi nelle scuole e il Far West delle armi.

26 settembre 2018