Oltre 25 mila manifestanti rispondono all'appello “Intolleranza Zero” di Anpi, Aned e Sentinelli e cantano a squarciagola Bella ciao
La Milano antifascista e antirazzista riempie di rosso piazza Duomo
Importanti interventi dal palco, tra cui quelli di don Biancalani, Nascimbeni, Ariano e dei rappresentanti di Anpi, Cgil e Sea Watch Italia
Il PMLI denuncia il carattere fascista e razzista del governo Salvini-Di Maio e lancia slogan contro di esso coinvolgendo militanti di altri partiti

 
Redazione di Milano
Domenica 30 settembre Piazza Duomo si è tinta di rosso contro ogni forma d'intolleranza xenofoba e di violenza verbale e fisica ad esse ispirate, che l’attuale esecutivo del regime neofascista metodicamente aizza contro immigrati – specie se africani, semiti o musulmani - rom, omosessuali ecc.
Con la parola d’ordine “Intolleranza Zero” oltre 25 mila manifestanti hanno risposto all'appello di Anpi, Aned e Sentinelli che hanno indetto la protesta contro le politiche del nero governo fascista e razzista Salvini-Di Maio ufficialmente intestato a Giuseppe Conte. Una distesa di magliette rosse e di fazzoletti partigiani ha presidiato la piazza dal primo pomeriggio fino al tramonto, fra le bandiere di Emergency, degli ecologisti e dei movimenti Lgbt, gli striscioni dei rifugiati ospiti degli Sprar e quelli delle comunità d'accoglienza, arrivate a Milano con i pullman da Liguria e Piemonte. Presenti le bandiere dei partiti (PMLI, PRC, PCI, PCL e LeU).
Militanti della Cellula “Mao” di Milano del PMLI hanno partecipato alla manifestazione antifascista portando ben alto un cartello con i manifesti del Partito contro il governo nero fascista e razzista Salvini-Di Maio, l’uno raffigurante il ducetto Salvini e il suo balilla Di Maio, l’altro col fascio littorio sbarrato in un segnale di divieto sovrastato dal chiaro monito: “Fermare il razzismo e il fascismo”. Riproduzioni degli stessi manifesti erano nei rossi “corpetti” dei nostri compagni che hanno diffuso centinaia di volantini riportanti il testo del messaggio di saluto della Cellula milanese alla recente Commemorazione di Mao che sintetizza la linea del Partito sui migranti; nello stesso volantino l’invito a scaricare in formato PDF “Il Bolscevico” n. 32, numero speciale sulla Commemorazione del grande Maestro col testo integrale del poderoso e magistrale discorso di Erne Guidi “Mao, l'imperialismo e la lotta per il socialismo”. Anche in questa occasione il volantino letteralmente andato a ruba spesso diventando stimolo di discussione coi nostri compagni o di semplici complimenti e attestati di stima verso il nostro Partito. Il cartello è stato superfotografato sia dai reporter che dai manifestanti perché era il più esplicito nel chiamare in causa in modo inequivocabile l’attuale esecutivo e i suoi ducetti qualificandoli apertamente come fascisti e razzisti.
Il ministro Salvini torna in tutti gli interventi dal palco dove il primo messaggio che viene letto è quello della senatrice a vita Liliana Segre, scampata ad Auschwitz e preoccupata per il clima di antisemitismo e di razzismo che monta, col rischio dell'indifferenza, "causa per me di sconforto". Parlano poi tanti testimoni del clima violento in Italia, fra loro anche il giornalista Enrico Nascimbeni accoltellato da squadristi nazifascisti ad agosto e don Biancalani, prete di Pistoia che accoglie i migranti e che il ducetto Salvini ha additato a uso e consumo degli odiatori razzisti del web e agli squadristi di CasaPound.
Non è mancata la musica: suonata e cantata “Bella Ciao” da Alessio Lega e la sua band (coinvolgendo coralmente tutta la piazza), e “Afroitaliano” dal rapper di origine nigeriana Tommy Kuti.
Interviene, applauditissimo, anche Raffaele Ariano, il ricercatore che ha denunciato la capotreno per le frasi razziste contro i nomadi e per questo è stato linciato mediaticamente con 30mila messaggi contenenti insulti e minacce di follower fomentati dal caporione Salvini e dalla Lega fascista ed ultraxenofoba.
Sul palco sono invitati a parlare vittime di omofobia e donne maltrattate, famiglie arcobaleno e ovviamente migranti quotidianamente vittime di offese fisiche e verbali. Intervengono anche Gabriele Rocchi della Cgil e il presidente di Anpi Milano, Roberto Cenati. Parla la portavoce di Sea Watch Italia Minardi che racconta dell‘ecatombe nel Mediterraneo: “Il soccorso in mare è un gesto umano ed inevitabile. È il fondamento della comunità umana e della politica, principio del diritto internazionale”.
Dei legami nemmeno tanto segreti fra galassia nera e numerosi esponenti di governo, racconta alla piazza il giornalista Paolo Berizzi, che vive sotto scorta dopo le minacce ricevute dall'estrema destra per le sue inchieste e i libri sul riemergere dei movimenti nazifascisti nel Paese.
Tra un intervento e un altro, o durante gli applausi, i marxisti-leninisti hanno ripetutamente lanciato slogan come “Giù, giù, giù, governo Salvini-Di Maio, buttiamolo giù”, “I nazifascisti e chi li protegge, non vanno tollerati, ma messi fuorilegge”, “Lega razzista, partito neonazista”, “Lavoro, casa, diritto sociali, non vogliamo le leggi razziali”, “Migranti e italiani, uniti nella lotta, sarà imbattibile la loro forza!”, coinvolgendo anche militanti di altri partiti.
Una marea rossa, un'imponente piazza stracolma di donne, uomini e bambini antirazzisti e antifascisti che hanno dato un sonoro schiaffo, forte, fortissimo a questo nero governo che si vanta di essere stato votato e voluto dal popolo italiano a dispetto dei reali dati elettorali che lo smentiscono, perché a trionfare è stato l’astensionismo e non il M5S (men che meno la Lega), uno schiaffo a quel “contratto” privatistico imposto dai due ducetti che disattende qualsiasi formale “mandato elettorale”.
Che tutti gli antifascisti, gli antirazzisti, i progressisti e i cattolici democratici si uniscano per fermare il razzismo e buttare giù tutti insieme il governo Salvini-Di Maio. Poi ciascuno andrà per la sua strada. Noi marxisti-leninisti continueremo a lottare per abbattere il capitalismo e conquistare il socialismo, come ha insegnato la gloriosa Rivoluzione d'Ottobre che è l'unica strada per dare il potere politico al proletariato e cambiare davvero l'Italia!

3 ottobre 2018