Da Perugia ad Assisi
In centomila in marcia per la pace
Tantissimi i giovani

 
In ben 100mila persone hanno percorso i venticinque chilometri della Marcia per la pace Perugia-Assisi lo scorso 7 ottobre. La pioggia non ha fermato la loro volontà di esserci ad un appuntamento così importante, specialmente oggi che i principi sui quali la marcia è sorta sono gravemente in discussione.
Quest'anno era particolarmente nutrita la delegazione dei giovani: erano più di 10mila le ragazze e i ragazzi delle scuole.
Fra i temi pulsanti particolarmente sentiti e rilanciati dai manifestanti, la lotta al razzismo e alla discriminazione contro i migranti, e contestualmente la solidarietà nei confronti di Mimmo Lucano, il sindaco di Riace arrestato per vendetta da parte dei magistrati di destra pro-Salvini. Il comitato organizzatore ha addirittura intenzione di proporre Riace per il premio Nobel per la pace.
Che così tante persone abbiano voluto partecipare alla marcia dimostra che è diffusa fra le masse una ancor forte sensibilità antirazzista e contro la guerra: sensibilità che può essere alla base di un nuovo grande movimento contro i venti di guerra continuano a soffiare più funesti e pericolosi di ieri, l'imperialismo italiano attivamente impegnato a espandersi in Libia e l'Italia tuttora base delle forze imperialiste Nato e Usa; e, contestualmente, il razzismo di Stato instaurato da Salvini.
Per questo c'è però bisogno di una marcia per la pace che sia più esplicita contro i suoi avversari e sui suoi obiettivi, abbandoni le ambiguità e i non-detti del pacifismo riformista e non-violento, si faccia sempre più avanzata nelle sue rivendicazioni ma anche nelle sue critiche. Basti pensare che quest'anno le Comunità palestinesi non hanno aderito alla marcia perché quest'ultima non ha detto una parola sulla Palestina costantemente vittima dei crimini e dell'oppressione sionista israeliana. E non è più accettabile la passerella propagandista del gruppo dirigente del PD, non dopo che quel partito si è reso attivo corresponsabile nel promuovere attivamente l'imperialismo italiano e le politiche razziste alla Minniti.
Più importante ancora, porsi esplicitamente contro il governo Salvini-Di Maio e contribuire a costruire l'opposizione sociale contro di esso è il modo migliore per dare la massima efficacia alle ammirevoli energie antirazziste e pacifiste che hanno marciato verso Assisi.
 

10 ottobre 2018